I nostri amici animali sono degni di adeguata sepoltura.
Nelle principali città esistono già ora cimiteri per animali d’affezione

Ci ha fatto compagnia per anni, è stato il nostro amico fedele, compango, colui che ha sopportato la nostra assenza e la nostra presenza, donandoci amore incondizionato. La nostra vita è senza dubbio arricchita da un animale da compagnia, cane, gatto, uccellino o qualsiasi cosa sia. E quando lo perdiamo, il dolore e la mancanza che sentiamo possono essere molto molto dolorosi.

Per questo, dargli adeguata sepoltura, può essere un rito che ci aiuta a superare il lutto, oltre che sentire di avere dato un adeguato riposo al nostro amato animale.

Io immagino i gatti che ho avuto che ora corrono felici nel paradiso degli animali, perché un animale non può che andare in paradiso.

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Un cimitero per animali può anche essere un luogo in cui possiamo ritirarci per ricordare il nostro compagno animale, per rendergli omaggio.

In Toscana, recentemente, il consiglio regionale ha approvato all’unanimitò  la legge per l’istituzione di strutture atte ad accogliere le salme o le ceneri dei nostri animali, il cui preambolo recita così:

“Alla luce della mutata e crescente sensibilità maturata nel nostro Paese in materia di tutela degli animali, è tangibile il contributo degli animali d’affezione alla qualità della vita umana ed il loro valore per la società”.

L’atto è composto da quattro articoli, che disciplinano le modalità per la realizzazione e il funzionamento dei cimiteri per animali di affezione.

Ma la Toscana non è l’unica regione sensibile a questo argomento, da tempo in Italia i cimiteri per animali esistono in numerose città.

A Padova, ad esempio, esiste “Argo, amici per sempre” , una azienda che si occupa di ritirare il corpicino del nostro animale, per poi cremarlo e seppellirlo in un luogo dove poi potrai andare a cremarlo e ricordarlo in solitudine. Il cimitero vero e proprio si trova vicino a Prato della Valle, in un’area verde, curata e tenuta pulita.

Tornando alla Toscana, il 25 gennaio inaugura “Dignipet“, il parco dei ricordi, area di 15.000 mq, dove sono allestite vere e proprie tombe con lapidi dei nostri amici animali.

In Romagna, a Zagonara di Lugo (RA) esiste “Parco Beato” ,  il più grande cimitero per animali realizzato in Italia: un ettaro di terreno, che ospita oltre 3000 piante. Concepito come un parco inglese, è perfettamente attrezzato per ospitare le salme di cani, gatti e cavalli.

Pare che anche Milano avrà entro il 2015 il suo cimitero per animali, secondo il Garante per la tutela degli animali il professor Valerio Pocar, che ha steso la bozza di normativa dopo un lungo percorso di audizione e consultazione di tutte le categorie interessate, il nuovo documento potrebbe venire approvato entro l’estate.

Penso che questa pratica, la sepoltura ed il ricordo del nostro animale domestico, sia segno di cività e di amore verso queste creature che tanto ci donano. Loro forse non ne sono consapevoli, ma noi dobbiamo essere riconoscenti di quanto ci danno incondizionatamente, e curarli non solo da vivi ma anche da morti. Forse la possibilità di avere un luogo dove poter recarsi e fare un pensiero per il nostro animaletto ci aiuta anche a tirarci su, a sentire meno la sua mancanza, a superare il fatto che non ci sia più. Sappiamo che i nostri animali domestici spesso non vivono tanto quanto noi, dobbiamo essere preparati, prima o poi, alla loro dipartita. Negli anni che trascorrono con noi si fanno amare e per loro siamo tutto. Non è facile poi abituarsi all’idea di non vederli più, di non stare più con loro, di non trovarli davanti alla porta che ci aspettano per qualche carezza. Spesso una piccola cerimonia, un momento di ricordo, circondati dai propri cari, è utile per superare il momento della perdita, riuscire a voltare pagina, ancora di più se l’animale era malato da tempo, ma anche se è stata una morte improvvisa.

Il cimitero per animali è stato anche il tema di un libro di Stephen King, Pet Sematary, dove in realtà il cimitero era un antico cimitero indiano, dove gli animali sepolti potevano ritornare in vita. Ma non come erano prima.

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Per cui lasciamo i nostri animali ad un pacifico riposo, possibilmente in un luogo piacevole dove poterli ricordare con tranquillità.

E tu cosa ne pensi?

Hai usato o useresti questi luoghi di sepoltura per il tuo animale? Mi farebbe piacere conoscere la tua opinione, scrivila nei commenti qui sotto!

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3 commenti
  1. Viviana
    Viviana dice:

    Dovendo per forza prendere atto che i nostri amatissimi compagni un giorno ci lasceranno…trovo dignitoso dare un luogo che abbia un affetto, un significato, se una famiglia non ha un giardino certo penso sia una valida alternativa…mi strugge il cuore avvicinarmi a questi pensieri…ma considero gli animali pari, anzi superiori a noi per la costanza e devozione con cui ci regalano il loro amore…..

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  2. Elisa Bertoldi
    Elisa Bertoldi dice:

    E’ vero Viviana! E’ dura superare quei momenti ma forse sapendo che almeno avranno degna sepoltura, ci si consola un po.

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  3. Andrea
    Andrea dice:

    Certo se uno ha un giardino privato può liberamente fare quel che vuole ma mi chiedo come fare nel caso di un giardino condominiale…occorre il consenso per seppellire il proprio compagno anche in quell’area che, pur condominiale, di fatto ogni condomino ha la sua “propria”? E, normativamente, si può fare? Ci sono delle regole specifiche da seguire? Un tanto per l’inumazione, e per la cremazione invece? Oltre ad Argo, ci sono altre imprese che fanno questo, e cioè che procedono alla cremazione individuale del tuo compagno soltanto, restiituendotene le ceneri in un’urna che tu poi possa tenere con te, dove vuoi?
    Credo che per es. per un gatto non si possa rendergli miglior servigio che seppellirlo nel luogo in cui ha vissuto, specie se ha vissuto all’aperto, nel giardino di casa per es….il luogo che per lui era familiare, quello che per lui era il suo territorio…o in alternativa, in casa, ponendo l’urna nella sua cesta preferita per il riposo…dolorosissimo per noi perchè vivremmo quotidianamente il ricordo e quindi la perdita, ma un atto d’amore per lui

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