Svezzamento di un gattino: come fare e come nutrirlo

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Svezzamento gattini

In questo articolo parliamo di svezzamento gattini, di cosa fare per svezzare un gattino di un mese o anche meno, in modo che cresca sano e ben nutrito anche se è rimasto orfano. Può infatti succedere di ritrovarsi con dei gattini neonati in casa: se la nostra gatta li ha partoriti, procederà a nutrirli e crescerli, ma può succedere anche che ci imbattiamo in gattini ancora da svezzare.

Ma che cos’è tecnicamente lo svezzamento di un gattino?
Lo svezzamento è il passaggio del gattino dal cibo liquido, ossia il latte materno, al cibo solido, che può essere il cibo umido o le crocchette.

Quando il gattino non ha più bisogno di cibarsi del latte materno, si dice svezzato.
E’ chiaro che, fin quando il gattino non è svezzato, ha estremo bisogno della madre e del latte materno, per nutrirsi.

Quanto dura lo svezzamento di un gattino?

Lo svezzamento di un gattino può iniziare circa dopo 30 giorni di vita, quindi i gattini di un mese iniziano già lo svezzamento, e termina in genere quando il gattino raggiunge 2 mesi.

Capita a volte che però la nascita di gattini non sia un evento atteso e ben visto, ed alcune persone senza criterio cercano di “piazzare” i gattini subito, senza aspettare che la mamma li abbia svezzati.

Questo è un grosso errore, perché per i gattini, come per tutti i mammiferi, il momento dello svezzamento è molto importante, perché da la possibilità al micio di nutrirsi di tutte le sostanze presenti nel latte materno, di sviluppare le sue difese immunitarie, e di crescere come un gatto sano. Leggi anche: Gattini in adozione, quando il distacco dalla madre?

L’ideale per affidare a qualcuno un gattino appena nato, sarebbe aspettare la fine dello svezzamento, almeno.

Ci sono poi persone con un po’ meno criterio che regalano i gattini quando ancora la gatta sta allattando, e persone che il criterio nemmeno sanno cosa sia, che li tolgono alla gatta e li mettono in una scatola vicino ai cassonetti dell’immondizia, “così qualcuno li trova e li prende”.

Per chi trova questi sfortunati gattini, l’istinto è quello di adottare quei mici, o almeno lo speriamo, ma spesso non si sa come comportarsi: in particolare non sappiamo come nutrirli, come svezzarli.

Svezzamento di gattini orfani: cosa fare

Quando dobbiamo andare a svezzare dei gattini di meno di un mese,  la prima idea che ci viene è quella di fornire un po’ di latte, ma non è una buona idea: il latte vaccino non solo fa venire la diarrea al gattino, ma non è nemmeno nutriente come dovrebbe.

Il latte di vacca va bene per un vitello, ma è molto più povero del latte di gatta.

Vediamo quindi come e quando nutrire un gattino ancora non svezzato, che sia neonato, di 2 settimane o di un mese, che ancora non mangia il cibo solido.

Cosa dare da mangiare ad un gattino da svezzare

Abbiamo detto che il latte non va bene, perché non ben digeribile dal gattino, e povero di nutrienti. Ma che cosa dobbiamo dare in sostituzione ad un gattino piccolo per contribuire al suo svezzamento?

Come svezzare un gattino
Come svezzare un gattino

Se andiamo in farmacia, potremo acquistare un prodotto in polvere da sciogliere in acqua, per gattini piccoli, formulato dalle aziende proprio in virtù dei fabbisogno di un gatto piccolo.

Questo latte in polvere va sciolto in acqua tiepida, e fatto succhiare dal micino da un biberon, facendo attenzione che si cibi di tutta la dose necessaria.

Alcuni preferiscono provare delle ricette casalinghe per “ricreare” il latte di gatta, ma purtroppo la limitatezza degli ingredienti utilizzabili (latticini e uova, sostanzialmente) non riescono a garantire senza integrazioni l’adeguatezza nutrizionale di questo “latte artificiale”.

Per questo motivo, consigliamo se volete procedere con la soluzione casalinga di contattare un veterinario che si occupi di nutrizione o di riproduzione, o in alternativa di affidarvi ad un prodotto specificamente bilanciato per le esigenze del gattino.

Quanto mangia un gattino da svezzare?

Un gattino ancora da svezzare mangia alliincirca un terzo del suo peso, al giorno, di latte artificiale (con composizione “media”): se il gattino pesa 100 grammi dovrà assumerne circa 30 grammi al giorno.

La dose deve così aumentare man mano che il gattino cresce. Dovremo quindi pesare con regolarità il gattino per capire quanto e quando nutrirlo.

Come allattare un gattino da svezzare

Per nutrire il gattino da svezzare, forniamo il cibo con un biberon o con una siringa senza ago, ma non strizziamolo in bocca al gattino, in modo che non vada in trachea e il micio rischi di soffocare; il gattino deve succhiare da solo, e lo farà perché il biberon o la siringa senza ago emula il capezzolo della mamma.

Inoltre il gattino non va mai tenuto a pancia e bocca all’insù, come se fosse un bambino, con il biberon schiacciato in bocca, rischiamo che soffochi.

Nutrire un gattino da svezzare
Nutrire un gattino da svezzare

Quando allattare il gattino da svezzare

Molto importante è anche gestire le poppate nel tempo, stabilire quando e come allattare il gattino piccolo.

Per farlo bisogna conoscere l’età del gattino, facendoci magari aiutare, per stabilirla, da un veterinario (comunque portiamolo dal veterinario giusto per assicurarci che stia bene e facciamoci dare qualche consiglio).

  • Gattino da 0 a 10 giorni, bisogna nutrirli ogni due ore durante il giorno, ogni tre durante la notte.
  • Da 10 a 15 giorni, va nutrito ogni tre ore durante il giorno, ogni quattro nella notte.
  • Da 15 a 20 giorni, va nutrito ogni quattro ore durante il giorno, ogni cinque durante la notte.
  • Da 20 a 30 giorni, ogni 5 ore durante il giorno, ogni 6-7 durante la notte (se arriviamo a mezzanotte va bene la mattina seguente).

Questa routine può sembrare pesante, ma bisogna sempre pensare che si tratta di farlo per un mese, anche meno in base all’età del gattino: dopo i 30 giorni daremo sempre meno il latte artificiale e inizieremo a dare un po’ di cibo umido, per abituarlo all’alimentazione da adulto e quindi svezzarlo.

Come svezzare il gattino

Pian pianino, dopo i 40 giorni di età del gattino, potremmo provare a mettergli un un piattino un po’ di pappa composta da cibo umido diluito con acqua, e lasciarla a disposizione del micio.

Cerchiamo di essere graduali: all’inizio mescoliamo il latte artificiale con un po’ di cibo umido, diminuendo sempre più le dosi di latte.

Pian piano il gattino inizierà a mangiare autonomamente, e così sarà terminato lo svezzamento del gattino.

E’ un periodo di transizione in cui la tua casa sarà riempita di piattini mezzi vuoti, il micio avrà sempre il musetto sporco e si posizionerà con tutte le zampe dentro al cibo, ma non demordere, nel giro di 2 o 3 settimane il gattino imparerà a mangiare senza tuffarsi interamente dentro al piatto.

Queste regole permetteranno di sopperire alla mancanza della mamma del gattino, e dopo un po’ di sacrificio avremo, finalmente, un micio pronto a farci compagnia per molti anni a venire.

E a te è capitato di nutrire un gattino veramente piccolo, di svezzarlo? Raccontaci la tua storia!

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3 commenti
  1. Andrea
    Andrea dice:

    Salve, io sto svezzando i miei gattini che sono stati tolti dalla mamma e abbandonati da qualcuno. Hanno un mese e mezzo, sto provando con cibo umido, tipo purè e penso di passare in questi giorni alle crocchette per gattini. La situazione che mi preoccupa è il nostro gatto adulto che è con noi da prima. Lui ancora non è castrato. Ultimante, dopo tre settimani che i gattini sono con noi, il gatto adulto ha cominciato ad avere diarrea e vomito. No sappiamo se si tratta di qualche virus o batteria oppure se si tratta di una situazione di stress. E’ possibile che i gattini abbiano trasmesso qualcosa a lui? Loro sono passati per una situazione simile prima dello svezzamento, avevano diarrea e vomitavano il latte, ora stanno bene. Comunque appena ora stanno avendo un poco di contatto tra di loro, diciamo che i piccoli non sono benvenuti da parte del nostro gatto. Spero non sia qualcosa grave e rimango in attesa di qualsiasi consiglio che mi possa dare.

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  2. Chiara
    Chiara dice:

    Quando dite persone senza criterio secondo me siete anche fin troppo gentili. Io parlerei di persone senza cuore. La mia gatta ha partorito 6 settimana fa quattro meravigliosi gattini che purtroppo dovrò dare via. Mi si spezza il cuore a pensare che un giorno non saranno più con me e pensare che c è gente che se ne libera il prima possibile mi fa innervosire tantissimo

    Rispondi
  3. Chiara
    Chiara dice:

    Ho allevato 2 gattini orfani ritrovati ancora con gli occhi chiusi. Epoca presunta di nascita 29-30 marzo.
    Il maschio da 3 gg ha cominciato a mangiare cibo solido e alla fine ancora un po’ di biberon di latte ma lei non ne vuole sapere e vuole solo biberon, nonostante le offerte.
    Che faccio? Insisto cosi e piano piano imparerà????
    Pesano circa 550 grammi, adesso il maschio ovviamente sta mangiando di più e cresce di più….
    Grazie

    Rispondi

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