Unghie del gatto: come crescono? vanno tagliate? Consigli per la cura

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In questo articolo cercheremo di dare una panoramica su uno degli organi del gatto meno considerati, ma più importanti per il suo modo di essere: parliamo infatti delle unghie del gatto, organi annessi all’apparato tegumentario che si trovano dopo le falangi, in cima alla punta delle dita.

Tutti i gatti hanno le unghie e, anzi, sono molto importanti per il loro comportamento, visto che sono un’arma di offesa e di difesa (insieme ai denti).

Ma molti proprietari non le conoscono e, tenendo più alla propria mobilia che al proprio gatto (Diamine! Il mobile l’ho pagato 6000 euro, il gatto me l’hanno regalato…) le tagliano incondizionatamente o addirittura le asportano (qui la colpa è anche dei miei illustri colleghi che fanno questo intervento…).

Per cui cerchiamo in questo articolo di capire come sono fatte, e perché sono così importanti per un gatto.
Ovviamente, vediamo anche come possiamo prendercene cura.

L’unghia del gatto: cos’è e come è fatta

Per prima cosa, l’unghia è un unghia, e la nostra non è diversa da quelle di altri animali, dal gatto al cavallo.
Motivo per cui guardando le nostre, di unghie, avremo un’idea abbastanza precisa della struttura delle unghie del gatto, che sono simili, anche se hanno una forma diversa dalla nostra.

Per prima cosa, bisogna sapere che l’unghia non è osso, e non è in alcun modo attaccata alle ossa.
Altrimenti vedremmo a scuola gli scheletri con le unghie, invece non le hanno.

E’ cheratina, la sostanza che forma tra le altre cose i nostri capelli, i peli del gatto e che se presente in quantità può diventare estremamente dura.

Pensiamo al corno del rinoceronte, allo zoccolo del cavallo (che è la sua unghia, il cavallo ha un solo dito per arto e cammina sulle proprie unghie) e ovviamente alle unghie del gatto.

Come tutte le cose dure, se un’unghia è ben affilata può graffiare, quindi essere usata come arma.

L’unghia è composta essenzialmente da tre parti.

  • Abbiamo lo strato germinativo, che si trova sotto l’unghia (e non si vede) che è quello in cui si raccolgono le sostanze nutritive necessarie a formare la nuova unghia.
  • Abbiamo poi il vallo ungueale, che è praticamente la “parte rosa”.
    Se guardate le vostre unghie, sotto lo smalto e i fiorellini della nail art, la vedrete perché è la parte che si trova proprio sopra al dito, insomma non quella libera.
    E’ rosa perché c’è il sangue, ma anche i nervi, per cui se la tagliamo fa male.
    Quella parte ce l’ha anche il gatto, e se le unghie sono chiare si vede bene come un alone rosa nell’unghia.
  • Infine c’è la lamina ungueale, che è l’unghia vera e propria come la intendiamo noi e che è quella che graffia, nel gatto.
    Tra l’altro quella del gatto è praticamente uguale alla nostra, c’è un solco sotto.
    Avete presente una donna con le unghie lunghe?
    Ecco, fategliele un po’ più ricurve (lateralmente) e un po’ più spesse, e avrete l’unghia del gatto.
    Che se poi si affila chiaramente va a graffiare.

Le unghie del gatto si consumano?

Le unghie di tutti gli animali sono sottoposte ad un consumo, che ne autolimita la crescita.
Questo vale per tutti gli animali, dalle mucche che ci camminano sopra e quindi le consumano da sotto, ai cani che le strusciano per terra, ai gatti che quando sono in natura si “fanno le unghie”.

Gli unici esseri che hanno bisogno del tagliaunghie siamo noi, che viviamo in casa e non le consumiamo; ma cani e gatti domestici stanno seguendo il nostro esempio, anche perché noi veterinari diciamo sempre che al gatto, fin da piccolo, deve essere insegnato che i mobili non si graffiano.

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Il problema di questa situazione è che per il gatto farsi le unghie è una necessità, insomma ne ha bisogno, e non solo per una questione di manicure.

Per il gatto il farsi le unghie è un po’ come per noi il cartello “Proprietà privata –  Cane mordace” (anche se abbiamo un gatto), insomma serve a spaventare gli altri gatti.
Il gatto ha alcune ghiandole sebacee sotto i cuscinetti che producono i feromoni che noi uomini non percepiamo, ma i gatti si, e anche molto bene. Insomma, per un gatto è semplice dar sapere che quella zona è di sua proprietà, e l’altro gatto di conseguenza deciderà se girare alla larga o sfidarlo.

In questo altro articolo puoi trovare dei consigli per acquistare il miglior tiragraffi, mentre in questo altro ti ho dato dei consigli per evitare che il gatto graffi il divano.

Ed è questo il motivo per cui quando i gatti vivono fuori tutti i tronchi sono loro, per farsi le unghie, ed è così che se le consumano e in natura non hanno mai bisogno di tagliarle.

Tagliare le unghie del gatto: è una cosa da fare?

Per i gatti che vivono fuori, in base a quanto abbiamo appena detto, la risposta a questa domanda è no, perché se le fanno da soli e non è il caso di tagliarle noi.

Anche perché il consumo naturale rispetta di più la forma dell’unghia rispetto al nostro tagliaunghie; insomma, è un po’ come quando si limano le nostre, che rispettano la forma originale.

Quando un gatto vive in casa, però, dobbiamo insegnargli che la mobilia non si tocca, e anche se si posiziona un tiragraffi, cosa comunque da fare giusto per farlo “sfogare” per la sua indole, questo non è sufficiente a garantire il consumo ungueale.

Conseguentemente si, le unghie vanno tagliate.
Ovviamente tagliate, non asportate, e lo si può fare anche da soli ma vi consiglio di andare dal veterinario, le prime volte, e farvi insegnare.

In generale, se quando il gatto cammina sentite “tic, tic, tic” significa che picchiano per terra e vanno spuntate un po’.

Cat Nail Cap Soft Paws Soft Claws Clear

Tagliare le unghie non è difficile, se il gatto c’è abituato (ci va abituato fin da piccolo), perché se lo farà fare; se non vuole, e ancor peggio se l’unghia è incarnita (ahia!) va portato dal veterinario che gli farà una leggera sedazione, giusto perché non si rivolti, poi le taglierà.

Quando si taglia bisogna assolutamente evitare l’area rosa (anche perché se tagliamo lì inizierà a sanguinare) e invece bisogna tagliare solo quella bianca, cosa più difficile per le unghie scure.
Ma il principio è semplice: del resto è come le nostre unghie.

Solo che la gente, quando non sa come fare, va a cercare su internet le guide per tagliarle, e trova immagini come questa:

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Immagine che ci fa vedere bene dov’è la parte rosa, ma fa tagliare l’unghia nella direzione sbagliata, perché il gatto non la potrà più utilizzare per sorreggersi.

Proprio ieri il mio capo-vet mi diceva che tanti anni fa ha visto morire un buon numero di gatti che pensavano di sorreggersi alle tende di casa con le unghie ma che, avendole tagliate, cadevano di sotto.

Per cui le unghie si tagliano rispettando la loro forma, ovvero così:

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In questo modo rispetteremo la forma dell’unghia, ma anche il benessere del gatto che cercherà comunque, sempre, di utilizzarla per graffiare e marcare il territorio, come abbiamo visto prima: una “spuntatina” ogni tanto, insomma male non fa, se il gatto vive in casa. Leggi l’approfondimento: Come tagliare le unghie al gatto, con video.

Come per tutte le cose, però, non bisogna esagerare: immaginate se arrivassi io e vi togliessi lo smartphone di mano per qualche giorno.
Come reagireste? Ecco, per il gatto con le unghie è all’incirca la stessa cosa.
Anche se non va su Facebook.

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2 commenti
  1. LiliRose
    LiliRose dice:

    Il mio gatto non graffia i mobili, è abituato ad usare il suo tiragraffi. Il problema è che di notte cerca di entrare in camera da letto e a lungo andare sta lasciando un bel po’ di graffi sulla porta! Accorciargli le unghie risolverebbe questo problema? O comunque, anche se meno profondo, il graffio resterebbe ugualmente?
    Grazie in anticipo se potrete darmi una risposta!

    Rispondi
    • donatella
      donatella dice:

      Penso graffierebbe ugualmente la porta. Se non vuoi farlo salire sul letto, forse puoi predisporre una cuccetta calda per lui. Forse vuole semplicemente stare in tua compagnia. I miei trovano sempre la porta aperta; non so se è giusto, ma mi va bene così

      Rispondi

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