Alla scoperta delle fasi di crescita del gatto

Alla scoperta delle fasi di crescita del gatto

Ci sono alcuni compagni di viaggio silenziosi che ci affiancano nel corso delle fasi più importanti della nostra vita. Sono discreti e garbati, sempre attenti ai nostri movimenti e impegnati a regalarci piccoli grandi momenti di evasione e relax. I gatti, e più in generale tutti gli animali domestici, sono amici sinceri e assoluti. Alcuni definiscono i mici degli scaltri opportunisti, mentre c’è chi li identifica con un vero e proprio stile di vita. Amano la comodità e non disdegnano affatto l’ozio, con il trascorrere degli anni diventano spesso pigri e sornioni mentre da cuccioli sono iperattivi: una gioia per gli occhi. Vediamo allora come avviene lo sviluppo e la crescita del gatto analizzando nel dettaglio le sei fasi della sua vita.

L’importanza di scongiurare gli attacchi di pulci e zecche

Non bisogna mai dimenticare che, dal momento che questi animali passano in genere alcune ore ogni giorno al di fuori dell’ambiente di casa, sarà comunque sempre necessario proteggere la loro salute ricorrendo a un prodotto antiparassitario per gatti. L’obiettivo dichiarato di tale presidio di sicurezza è infatti quello di riuscire a creare un’efficace barriera, in grado di ostacolare l’attacco di zecche e pulci. Il morso di queste ultime in particolare può essere molto pericoloso. Tra le malattie che si potrebbero trasmettere ci sono sia la tenia che l’emobartonellosi (colpisce il sangue e può scatenare gravi reazioni immunitarie). Il forte prurito – fino a lacerarsi – può essere un campanello importante della presenza di pulci, inoltre già ad occhio nudo potrebbero essere visibili dei piccoli punti neri sul manto dell’animale.

Vita da gatti, ecco quanto e in che modo si sviluppano

Molto spesso quando li osserviamo o li accarezziamo mentre fanno le fusa ci chiediamo quanto potranno crescere i nostri amati gatti e quanto a lungo potranno farci compagnia. Bisogna partire dal presupposto che i fattori da tenere in considerazione per rispondere a queste domande sono diversi. Molto dipende dal loro specifico corredo da un punto di vista genetico, senza contare il fatto che la crescita e lo sviluppo del gatto vengono influenzati in maniera netta e importante dal loro regime alimentare e quindi anche da elementi esterni quali appunto la nutrizione. E’ possibile suddividere le fasi di crescita del gatto in 6 step, che sarà utile mettere a fuoco per assicurargli una vita sempre sana. La regole relative al benessere valgono fin dalle prime settimane di vita e permangono durante tutta la fase adulta. Col tempo cambiano i ritmi e le necessità ma il livello di cura e attenzione che mettiamo nei loro confronti quello non si abbassa mai.

Appena nascono, dopo una gravidanza che può durare dai 60 ai 70 giorni circa, i gattini pesano poco meno di un etto. Cresceranno molto in fretta nei mesi a venire, iniziando un percorso di esplorazione molto importante e caratterizzato da slanci di curiosità assoluti, prima di diventare deliziosamente pigri.

Le prime due fasi e come affrontarle

I cuccioli di gatto quando nascono sono molto deboli e sono ciechi: hanno necessità assoluta del latte della loro mamma e il motivo è presto detto. Al suo interno sono contenuti sia nutrienti importantissimi che proteine protettive: gli anticorpi saranno decisivi per il mantenimento in salute del baby micio, soprattutto perché appena nato il suo sistema di difesa non è ancora del tutto completo. Sarà sempre mamma gatta ad assicurare il giusto apporto di calore nelle prime fasi della vita dei suoi piccoli, visto che quando vengono alla luce sono sprovvisti del pelo. Gli occhi vengono finalmente spalancati sul mondo dai cuccioli all’incirca dopo una settimana dalla nascita. Attenzione al monitoraggio del peso, un’operazione da effettuare con costanza e ogni giorno. E’ possibile intervenire modificando il regime alimentare nel caso in cui, controllando le tabelle del veterinario, vi siano discrepanze di rilievo.

Questo per quanto riguarda la prima fase di vita del gatto. La seconda prende avvio qualche settimana dopo la nascita, quando – ancora deboli e dormiglioni – ai gattini spuntano i primi denti da latte (in tutto ne spunteranno 26, molto più piccoli di quelli permanenti che compariranno più avanti).

Terza e quarta fase, attenzione all’alimentazione

La corretta alimentazione del gatto nelle primissime fasi della sua vita è importantissima e in grado di orientare il suo futuro. Trascorso un mese dalla nascita i cuccioli iniziano a mettere su peso e possono iniziare a esplorare l’ambiente e a giocare con gli altri gattini della cucciolata. E’ il momento di modificare gradualmente l’alimentazione, inserendo nella dieta cibo prima morbido e poi più solido. Inizialmente i gattini sono abituati solo al latte materno dunque a un tipo di alimentazione liquido: il loro pancino deve adesso adattarsi a nuovi alimenti. Attenzione a non avere troppa fretta in questa fase, potrebbero comparire sintomi come la diarrea o dolori addominali.

Vediamo adesso che cosa avviene e come comportarsi allo scoccare della quarta fase. I gattini – i quali hanno raggiunto i due mesi di età – sanno alimentarsi in maniera definitiva con cibo solido, ma la fase della crescita è comunque nel pieno e dunque avranno bisogno di un determinato fabbisogno sia energetico che nutrizionale differente rispetto agli animali adulti.
I cuccioli devono essere alimentati con cibi ad hoc, pensati per la loro specifica età (sia che si tratti di secco oppure di umido). La quarta fase è anche quella in cui bisogna portare il gattino dal veterinario per una prima visita: si otterranno tutte le info necessarie in merito a vaccinazioni e alimentazione. Entro il sesto mese dalla nascita, inoltre, i gattini potranno completare la dentizione: i 26 dentini da latte lasceranno il posto ai 30 denti permanenti.

Quinta e sesta fase, arriva l’età adulta

Superato il settimo mese di vita il cucciolo di gatto diventa un micio adulto (le femmine possono procreare, mentre i maschi saranno sessualmente maturi un mese più tardi all’incirca): siamo nella quinta fase. Dopo aver valutato la questione e aver ottenuto tutte le info in merito si potrà eventualmente procedere con la castrazione.

Dopo l’iniziale entusiasmo esplorativo e l’iniezione di curiosità dei primi mesi, lentamente i gatti si calmano, diventando pigri e sornioni: è arrivata l’ultima fase, quella adulta. Trascorso il nono anno di età si potranno iniziare a notare peli più bianchi intorno alla bocca: è un indicatore che l’invecchiamento è scattato. La fatica nei movimenti e la pigrizia lentamente prendono il sopravvento. Per quanto riguarda la vita media di un gatto generalmente si assesta sui 15 anni, ma non è raro che questa ‘barriera’ venga superata (alcuni esemplari hanno raggiunto quota 19). Molto dipende, ad ogni modo, dal corredo genetico ed ereditario.

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