Gatto spaventato, il comportamento e come calmarlo

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Gatto spaventato, comportamento come calmarlo

Un gatto spaventato non è semplice da gestire, può essersi impaurito per molti motivi, magari di cui non riusciamo nemmeno a capire le cause, potrebbe nascondersi, scappare, soffiare, ma anche diventare aggressivo. Ecco qualche suggerimento per calmare un gatto spaventato e come riconoscere i segnali che ci indicano che il gatto è impaurito.

Gatto spaventato: comportamento

Può essere che osserviamo un gatto completamente immobile, accucciato sulle quattro zampe, con gli occhi ben aperti, e non ci rendiamo conto che è un gatto spaventato.
Il gatto in natura è sia predatore che preda e per questo assume diversi atteggiamenti specifici per salvaguardare la propria vita che includono:

  • rimanere immobile
  • scappare
  • nascondersi
  • attaccare

Se un gatto è spaventato può mettere in pericolo sé stesso, ad esempio scappando a forte velocità e finendo sotto ad una macchina, oppure diventare aggressivo verso gli altri, per difendersi.

Quando un gatto inizia a provare paura, o timore, si guarderà attorno, per vedere se può scappare da qualche parte. Può essere che si lecchi una zampa, come per auto tranquillizzarsi.

Il comportamento di un gatto spaventato cambia anche a seconda del suo carattere: se è un gatto timido si comporterà in un modo, se invece è un gatto spavaldo e magari attaccabrighe, tenderà ad essere più aggressivo.

Se era disteso si alza, preparandosi alla fuga, per precauzione. Il suo corpo si mette all’erta, potrebbe alzare la gobba, e, a seconda se di carattere è timido o spavaldo, potrebbe cercare di diventare invisibile oppure cercare di farsi il più grosso possibile gonfiando il pelo e facendo la gobba.

Gatto spaventato: sintomi

E’ importante imparare a leggere il linguaggio corporeo del gatto, perché esso ci dice molto sul suo stato d’animo. Il gatto non è dotato di parole e quindi dobbiamo diventare bravi, prima di pensare di intervenire in qualche modo, a capire qual’è il suo stato d’animo e nel caso sia spaventato, se la sua paura è ancora lieve oppure si tratta proprio di un gatto terrorizzato.

Non necessariamente un gatto spaventato scappa. Lo scappare può essere una reazione immediata ad uno spavento improvviso, un pericolo che lo induce a girare i tacchi e fuggire, come ad esempio un forte rumore che lo coglie di sorpresa, un altro gatto o cane che lo insegue.

Stesso discorso vale per un gatto che si nasconde, non sempre la paura induce il gatto a nascondersi immediatamente: non sempre ne ha il tempo o riesce a farlo, anche se un gatto impaurito tende comunque a cercare un nascondiglio.

Ci sono alcuni segnali che possiamo leggere quando guardiamo il nostro gatto e ci chiediamo se sia spaventato, e sono:

  • il gatto si accuccia quasi a spalmarsi sul pavimento
  • il gatto allarga gli occhi e le pupille
  • la coda è bassa
  • il gatto abbassa le orecchie
  • il gatto deglutisce spesso
  • potrebbe arrivare ad urinare o defecare per la paura

Questi sintomi di un gatto spaventato lo inducono ad immobilizzarsi e spesso fissare la causa del proprio terrore per capire come si può mettere in salvo e come agire.
Spesso il gatto spaventato su guarda attorno alla ricerca di una via di fuga, e questi sintomi possono essere più o meno accentuati a seconda del grado di paura del micio.

Gatto spaventato: come comportarsi

Se ci stiamo avvicinando ad un gatto e questo inizia a manifestare segnali di timore e paura non insistiamo, rimaniamo fermi e magari indietreggiamo di un passo. Non serve a nulla forzare: se insistiamo, il gatto potrebbe scappare o nascondersi. Rimaniamo fermi e indietreggiamo ancora di più se il gatto soffia, ringhia e mostra segni di aggressività.

Non avviciniamo una mano, se il gatto ha paura e non ha modo di fuggire, potrebbe attaccarci e graffiarci.
Non avviciniamoci al gatto da dietro, sperando di prenderlo di soppiatto, potremmo provocare una reazione violenta, una fuga terrorizzata o un attacco da parte del gatto.

Lasciamolo tranquillizzarsi da solo, magari accucciamoci a terra, in modo da non sembrare grandi e minacciosi. Muoviamoci lentamente e magari sediamoci per terra, stando vicini al gatto, ma senza muoverci verso di lui.

Se vediamo che il gatto assume una postura rilassata, seduta e non vuole scappare, proviamo a muovere qualche piccolo oggetto per attirare la sua attenzione e stimolare il gioco e la curiosità. Se abbiamo fortuna magari il gatto vorrà annusarci un dito e riusciremo a stabilire qualche contatto.

Tutti questi passaggi, specialmente in caso di un gatto randagio spaventato, potrebbero durare giorni, se non settimane: la fiducia di un gatto si conquista con molto tempo e fatica!

Gatto spaventato in casa

Se abbiamo portato a casa un gatto e questo è molto spaventato, probabilmente per qualche giorno non lo vedremo, perché si nasconderà dietro a qualche mobile, o sotto al letto o al divano. Non forziamo nemmeno in questo caso il contatto: cerchiamo di allettarlo con il cibo, che dovremo lasciare a sua disposizione.

Lasciamolo tranquillo, ed ogni tanto proviamo a farlo giocare a distanza con una cordina, per tentare di farlo avvicinare. Se si avvicina a noi, non cerchiamo di prenderlo, potremmo vanificare tutto il lavoro di avvicinamento fatto in diversi giorni.

L’avvicinamento di un gatto spaventato in casa andrà fatto in modo graduale, lasciamolo che si abitui ai rumori di casa, al nostro odore, e lasciamo che ci associ al cibo e al gioco, senza mai cercare di prenderlo o assillandolo con continui richiami. Solitamente dopo qualche giorno o settimana, il gatto emergerà spontaneamente dal suo nascondiglio e magari lo troveremo inaspettatamente a dormire sul nostro letto.

Come calmare un gatto spaventato

Oltre al consiglio di non forzare il contatto e di lasciare che il gatto rimanga nel suo nascondiglio e si tranquillizzi da solo, possiamo usare qualche rimedio per infondergli un po’ di calma. Possono essere ad esempi utili i fiori di Bach, naturalmente consigliati da un veterinario, come ad esempio il Rescue Pets, la miscela di fiori di Bach anti panico formulata in gocce da mettere nell’acqua, e senza alcool.

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Possiamo poi utilizzare un diffusore di feromoni, che farà effetto dopo qualche ora o giorno, per favorire un ambiente “amichevole” al micio spaventato, attraverso i feromoni di amicizia emessi dal diffusore com equello di Feliway.

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Per calmare un gatto spaventato naturalmente devi capire qual’è la causa della sua paura e cercare di eliminarla: se è spaventato da un rumore dovresti farlo smettere, se è spaventato da un cane bisogna allontanare il cane, se il gatto è spaventato da un bambino, bisogna allontanare il bambino.

Se la causa non è rimediabile, come ad esempio nel caso di un gatto spaventato dal temporale (come nel caso del mio Oscar), la soluzione è fornirgli un nascondiglio dove si senta il più possibile sicuro, chiudere bene porte e finestre in modo che i rumori siano limitati, ed evitare di prenderlo in braccio, ma lasciare che si nasconda dove preferisce.

E tu hai mai avuto a che fare un gatto spaventato? Come hai gestito la situazione? Sei riuscito ad avvicinarlo? Raccontami la tua esperienza nei commenti!

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6 commenti
  1. Nicoletta
    Nicoletta dice:

    La mia micetta che e con noi acasa ormai da agosto , ( abbiamo altri 3 gatti con qui va molto d’accordo) ieri se spaventata improvvisamente per via di un pille che nn aveva mai visto , vedendola terrorizzata ho tolto il pille dal divano ..ma niente di rifiuta di entrare in sala , tiene il divano d’occhio ormai da parecchie ore e non mangia , non dorme e sempre in allerta . Qualcuno ha mai visto comportamenti simili nei propri gatti ?

    Rispondi
  2. Edo
    Edo dice:

    Ciao,
    ho preso in adozione un gatto ormai 2 settimane fa, ha 7 mesi ed è stato recuperato da una stalla.
    La protezione animali l’ha portato subito dal veterinario, il quale l’ha castrato, sverminato e vaccinato.
    In queste due prime settimane si è rintanato dietro al frigorifero ed esce solo di sera quando sono a letto.
    Ha molta paura, infatti non sono ancora riuscito a toccarlo! Non voglio forzare la situazione, ma vorrei che si sbloccasse almeno un po, per iniziare ad avere un po di confidenza reciproca.
    Ho provato ad attirarlo con i giochi, col cibo e anche a coricarmi per terra parlandogli lentamente, ma nulla. Non si vuole fidare… Avete altri consigli per acquisire un po di fiducia e farlo sentire a casa?

    Rispondi
    • Elisa Bertoldi
      Elisa Bertoldi dice:

      Due settimane sono ancora poche :) Proprio sabato prossimo uscirà un video in proposito sul canale YouTube di MicioGatto.
      Non provare a toccarlo, lascia che si abitui all’ambiente, che capisca che non vuoi forzarlo a fare nulla, lasciagli cibo e giochi a disposizione, ed abbi pazienza :)

      Rispondi
  3. CLAUDIO
    CLAUDIO dice:

    Il mio gatto d’appartamento era caduto (o saltato) dal davanzale della finestra (1° piano).
    Non me ne sono accorto subito e quando l’ho cercato, ormai era scappato, forse per la presenza di un cane.
    Per 3 giorni l’ho cercato inutilmente.
    Ieri sera, dopo le 23,30, sono uscito di casa e ho visto il gatto in fondo alla nostra viuzza che conduce alla strada sottostante.
    Mi sono accucciato, l’ho chiamato, e lui ha iniziato ad avvicinarsi e ho notato che la coda era un po’ arruffata e grossa, ma tenuta abbastanza alta. Ha fatto un piccolo miagolio, e mi ha anche annusato il dito.
    Poi ho alzato dolcemente la mano per accarezzarlo e provare a prenderlo, ma lui subito se ne è andato, girando dietro il mio condominio. Io non l’ho rincorso per non spaventarlo, ma lo chiamavo. Girato però l’angolo, era scomparso.
    Spero di avere altre occasioni, perché ci sono rimasto molto male di essere stato così vicino e di non aver potuto riportarlo a casa.

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  4. Cristian
    Cristian dice:

    Ciao abbiamo un gattino all’incirca di 2/3 mesi portato a casa da 4 giorni ma purtroppo era già stato adottato e poi riportato indietro causa incompatibilità con un cane ( nn era aggressivo ) gli venivano le tachicardia. Bene la gatta miagola in continuazione e si rifugia sotto al divano e soffia anche se passi davanti al divano miagola di notte e nn dorme abbiamo cambiato il trasportino con la cuccia e lei ha fatto la pipì sopra e le popo vicino alla cuccia ( lettiera è nella stessa camera al lato opposto , abbiamo rimesso il trasportino ma nn ritorna rimane sotto al divano miagola o soffia a volte gioca si fa avvicinare soffia ma nn graffia e si fa prendere e la metto vicino al mangiare , mangia e si mette di nuovo sotto al divano . Ps come facciamo a fargli fare i suoi bisogni nella lettiera grazie mille aiutateci !!!

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  5. Ketty
    Ketty dice:

    Abbiamo adottato una gattina di 3 mesi, ora ne ha quasi 5, inizialmente era ovviamente spaventata dalla nuova casa, abbiamo seguito i consigli, molto utili di Micio Gatto che avevamo cominciato a leggere prima di prenderla e dobbiamo dire che ora siamo felicissimi di come la gattina di nome Leeloo de il film il Quinto elemento, sta sviluppando il suo carattere, abbiamo la fortuna di avere una gattina che ci parla e si fa capire molto bene interagisce con noi tramite miagolio e posizioni del corpo ed e’ molto affettuosa anche se come tutti i gattini piccoli e’ una bella birbante. Questa mattina ha assistito al suo primo temporale era chiaramente impaurita e agitata, abbiamo risolto parlandogli, come facciamo sempre anche in altre circostanze, molto lentamente e con tono pacato finche’ non si e’ avvicinata e poi con una buona dose di carezze ha capito che quel rumore non era una minaccia e si e’ sbloccata psicologicamente.

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