Post sterilizzazione gatta e castrazione gatto: cosa fare

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Post sterilizzazione gatta e castrazione gatto cosa fare

In questo articolo vedremo come comportarci dopo gli interventi di sterilizzazione della gatta e castrazione del gatto, cioè come gestire il post operatorio di questi due interventi, come rendere confortevole la convalescenza post sterilizzazione e come aiutare il gatto a riprendersi dall’operazione e dall’anestesia.

Gli interventi di ovariectomia e di orchiectomia, che vengono comunemente definiti sterilizzazione e castrazione rispettivamente della gatta femmina e del gatto maschio, sono considerati interventi di routine.
Ma sebbene siano interventi che vengono effettuati con una certa frequenza, sono pur sempre interventi chirurgici, che richiedono una valutazione da parte del proprio veterinario di riferimento, mediante una visita clinica e l’esecuzione di eventuali esami diagnostici, un’anestesia, un intervento chirurgico, un post operatorio e un periodo di convalescenza, durante il quale i tessuti che hanno subito un danno potranno ripararsi e rigenerarsi.

Sono tra l’altro due interventi assai differenti l’uno dall’altro. Nel caso dell’ovariectomia (sterilizzazione della gatta) è necessario accedere alla cavità addominale, cosa che non è necessaria fare per l’orchiectomia (castrazione del gatto).
Di conseguenza anche il periodo postoperatorio e la convalescenza saranno differenti per la gatta femmina e per il gatto maschio.

Che cosa si intende per post operatorio

Il periodo post operatorio è generalmente inteso come il periodo necessario ad un animale, una volta terminato un intervento, qualunque esso sia stato, per ritornare in un buon stato di equilibrio fisico.

All’interno di questo periodo potremmo individuare due momenti distinti:

  • Il primo è quello subito a ridosso dell’intervento, durante il quale l’animale deve smaltire l’effetto dei farmaci utilizzati durante l’anestesia e riacquistare il completo controllo dal punto di vista neurologico e funzionale.
    Questo è il periodo che il gatto trascorre ancora in ambulatorio. Il veterinario infatti dimetterà il gatto solo quando questo avrà riacquistato il pieno controllo sensoriale e motorio, sarà in grado di camminare ed espletare i propri bisogni fisiologici in modo del tutto autonomo.
  • Un secondo momento è quello che trascorre il gatto una volta ritornato a casa propria, nel proprio ambiente familiare. Potremmo definirlo il periodo di convalescenza.
    Durante questo periodo si dovranno avere maggiori attenzioni i primi giorni (quanti questi siano effettivamente dipenderà dl tipo di intervento subito) e via via, con il trascorrere del tempo, si assisterà ad una graduale guarigione.

La ripresa, intesa come il tempo necessario al gatto per smaltire l’anestesia, recuperare il controllo delle proprie funzioni e guarire dalle ferite chirurgiche è soggettivo e varia da gatto a gatto.

Anche l’età in questo ha il suo peso: gatti più anziani hanno tempi di ripresa più lunghi rispetto a quelli giovani, così come gatti con problematiche cliniche rispetto a gatti in buono stato di salute.
Va però detto che questo tipo di interventi solitamente è effettuato quando il gatto e la gatta sono giovani, non sono così comuni infatti le sterilizzazioni e le castrazioni definite tardive, ossia quelle che avvengono in età adulta o senile.

Sterilizzazione gatta: post operatorio

L’intervento di sterilizzazione della gatta, che comporta l’asportazione delle gonadi (ovaie,) richiede che in sede di intervento chirurgico si acceda nella cavità addominale. Abbiamo già detto che tale intervento si chiama ovariectomia.
Talvolta è necessario eseguire oltre che l’asportazione delle ovaie anche quella dell’utero, in questo caso l’intervento prende il nome di ovarioisterectomia.

Questo secondo intervento risulta un pochino più lungo rispetto al primo, con conseguente aumento dei tempi di somministrazione dei farmaci anestetici e con la possibilità di dover aprire una breccia operatoria più grande, ossia di dover fare un taglietto maggiore a livello della pancia per procedere.

Come detto prima, la gatta verrà dimessa dal veterinario solo quando si sarà “svegliata” , quando cioè avrà il pieno controllo motorio e sensoriale.
Tenuto conto della natura dell’intervento, il veterinario potrà consigliare di continuare una terapia analgesica, per la gatta appena sterilizzata, cioè contro il dolore, per uno o anche più giorni post sterilizzazione della gatta.
Questo genere di terapie sono spesso accompagnate da alcuni effetti secondari: una leggera sedazione e una sensazione di nausea che può causare inappetenza. Leggi anche: Anestesia gatto: effetti collaterali e risveglio

Al momento delle dimissioni il veterinario avrà cura di lasciarvi tutte le indicazioni da seguire anche in merito all’alimentazione, che solitamente viene ripresa a distanza di alcune ore per permettere al gatto di riprendersi appieno e non rischiare che si verifichino problematiche quali episodi di vomito.

Castrazione gatto maschio: il post operazione

L’intervento di castrazione del gatto, risulta solitamente più veloce in termini di tempo rispetto a quello della gatta, perché l’asportazione delle gonadi (testicoli) non richiede di accedere nella cavità addominale.
Una eccezione è rappresentata da una condizione definita di criptorchidismo.
In questo caso i testicoli rimangono nella cavità addominale e non scendono nella sacca scrotale. Appena nati i gattini infatti non hanno i testicoli esteriorizzati.

Essendo più rapido, la ripresa dall’anestesia per i maschietti è generalmente più veloce.
Anche per quanto riguarda le terapie analgesiche, quelle per controllare il dolore, possiamo avere differenze rispetto alle prescrizioni che vengono fatte per le femmine.

Sarà discrezione del vostro veterinario consigliarvi o meno una terapia da seguire anche a casa. Spesso la terapia analgesica effettuata in sede di intervento è sufficiente.

Anche in questo caso seguiranno alle dimissioni le indicazioni circa la ripresa dell’alimentazione, perché seppur più rapida la ripresa, l’assunzione di farmaci anestetici può lasciare degli strascichi ancora per qualche ora, sebbene agli occhi del proprietario il gatto sia tornato il gatto di sempre appena si sia varcata la soglia di casa.

La convalescenza post sterilizzazione

Ci sono delle accortezze che possiamo mettere in atto per far sì che la convalescenza a casa sia la più serena possibile per il nostro micione?
Per prima cosa, una volta ritornati a casa, sia che il gatto abbia subito un intervento di orchiectomia (castrazione) sia che la gatta abbia subito quello di ovariectomia (sterilizzazione), collochiamo il trasportino in un ambiente tranquillo e possibilmente isolato della casa, come una stanza non troppo frequentata.

Tranquillo perché il gatto potrà avere ancora degli strascichi dell’anestesia e non sentirsi ancora pienamente a suo agio.
Gestire situazioni confusionarie e caotiche potrebbe risultare un forte motivo di disagio per lui.

Isolato perché se in casa ci sono altri animali questi potrebbero essere incuriositi dagli odori che avvertono, dell’ambulatorio veterinario ma anche dei prodotti disinfettanti utilizzati e di liquidi corporei o feromoni emessi dal gatto stesso.

Anche in questo caso le reazioni del convalescente potrebbero non essere così amichevoli, perché si sente in difficoltà, ma anche perchè non viene riconosciuto dai conviventi.
Lasciare per qualche tempo, anche un paio d’ore, che il gatto possa uscire spontaneamente dal trasportino aperto in un ambiente tranquillo e ben conosciuto servirà a scongiurare questi pericoli.
Sarà anche più semplice rispettare le indicazioni lasciate dal proprio veterinario circa il digiuno iniziale.

Post sterilizzazione gatta: cosa fare?

Nel caso della gatta femmina i primi giorni (fino alla prima settimana) bisognerà accertarsi che non si lecchi la ferita operatoria.
Il rischio è che si possa togliere i punti di sutura a livello della pancia e che la ferita si riapra.

Per evitare tutto questo affidatevi anche in questo caso alle indicazioni che vi lascerà il veterinario.
I gatti non amano particolarmente i collari elisabettiani, quei coni che vengono messi intorno al collo per evitare che possano leccarsi o mordicchiarsi dopo gli interventi.

Spesso con le gatte è sufficiente applicare una garza aderente a coprire la sutura che di solito prevede l’applicazione di punti “poco fastidiosi” perché il più delle volte interni. Non è di solito necessario medicare a casa la ferita della sterilizzazione della gatta. Tuttalpiù potrà essere consigliata l’applicazione di prodotti locali facilitanti il processo di cicatrizzazione.

Sterilizzazione gatto maschio: convalescenza

Nel caso del gatto maschio, in cui la ferita chirurgica non è a livello della pancia, la gestione risulta molto più semplice.
Si dovrà fare attenzione a che non si lecchi con insistenza ma è tendenzialmente un attenzione da avere durante la prima giornata, durante la quale il gatto potrà avvertire odori a lui estranei (disinfettanti e medicinali ad esempio) ed essere più propenso a cercare di ripulirsi.

Se hai domande o dubbi sulla gestione del post sterilizzazione gatta oppure gatto dopo castrazione, naturalmente puoi rivolgerti al veterinario che ha effettuato l’intervento, ma scrivi pure qui nei commenti, saremo lieti di dare un parere.
Se hai già effettuato la sterilizzazione del tuo gatto, facci sapere nei commenti come è andata la convalescenza.

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27 commenti
  1. Sara
    Sara dice:

    Salve, la mia gatta è stata appena sterilizzata, ha tre micini e nonostante non si regga in piedi cerca disperatamente di andare da loro. La veterinaria mi ha detto di tenerla isolata, ma lei vuole uscire. Posso portarla dai piccoli?

    Rispondi
  2. milena
    milena dice:

    salve.ieri il mio gatto di quasi 2 anni ha avuto la.castrazione all altro testicolo che era rimasto ritenuto in addome fino ad ora …
    Premetto che gia prima a volte quando andava a urina miagolava…prima e durante… E nella.lettiera alcuni giorni ho trovato agglometati pju piccoli rispetto a quelli normali… I giorni antecedenti la.castrazioni le.pipi mi sembravano normali e senza lamentarsi quando le faceva. Invece tornato a casa dalla castrazione non ha urinato è stato operato alle 16 e verso la mezzanotte notavo che il.gatto era nervoso andava in lettiera e miagolava e non faceva nulla…dopo due o tentativi l ha fatta abbastanza ma non ho sentito un rumore di getto come quando urina di solito. Nin l ho sentito il rumore del getto..pero ne ha fatta abbastanza ..mi sono svegliata alle 11 e in lettiera non c era traccia di ulteriore urina..e dolo averlo fatto mangiare di nuovo ho visto che prova andare in lettiera a fare pipi miagola ma non fa nulla…puo accadere che l.anestesia o il.dolore per il.titpo di intervento zampe basse vie…dal dolore ecc..non urini bene..è normale? grazie della risposta

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    • Elisa Bertoldi
      Elisa Bertoldi dice:

      Ciao Milena, ma queste cose qui le hai dette al veterinario? Perché da quelle che descrivi sembra che il gatto abbia tipo dei calcoli o qualcosa che gli provoca dolore quando urina, ti consiglio di dirlo subito al veterinario prima che la cosa peggiori, chiama subito!

      Rispondi
  3. Maria Trifu
    Maria Trifu dice:

    Oggi ho fatto sterilizzare i miei gattini di quasi 6mesi, maschio e femmina….adesso sono a casa, lui si lecca e anche lei, sono molto affettuosi, tra un po’ darò loro da mangiare e bere, sono come tramortiti, mi fanno molta pena…..speriamo bene.

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  4. Paola
    Paola dice:

    Salve vorrei sapere visto che il maschio e la femmina sono stati sterilizzati e quando si vedono si soffiano come se non si conoscessero più se è una reazione naturale che vada con il tempo a sistemarsi oppure continui! Sono molto preoccupata! Grazie

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  5. Ingrid
    Ingrid dice:

    Salve,la mia gatta di un’anno è appena stata castrata ed è a casa da 1 ora,non sopporta il collare elisabettiano perciò ma movimenti strani scatenandosi.sono molto in ansia anche se so che è normale.mi potete dare dei consigli ?grazie per l’attenzione

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  6. antonietta zangaro
    antonietta zangaro dice:

    Buonasera. Oggi pomeriggio ho fatto fare al veterinario l’intervento di orchiectomia al mio gatto maschio di 7 mesi. Mi preoccupa il fatto che non miagola e non mi chiede il cibo. Sta gironzolando per la casa un pochino intontito, ed io non so come mi devo comportare? Non ha vomitato e non so se farlo mangiare, ma, dato l’orario, lo farò domani mattina.
    Vi ringrazio in anticipo e grazie per tutte le informazioni che ci date!

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    • Elisa Bertoldi
      Elisa Bertoldi dice:

      Ci vuole qualche ora perché il gatto si riprenda completamente, ma nel caso del maschio non dovrebbe essere lunga la ripresa. Se continua così, consulta il veterinario che l’ha sterilizzato o un altro.

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  7. annalisa baldanzi
    annalisa baldanzi dice:

    Buonasera oggi ho fatto castrare il randagino che vive fuori casa ma ogni tanto viene in cantina a dormire, il veterinario mi ha detto di tenerlo al chiuso anche domani, ora è chiuso in bagno ancora intontito, in casa ho un altro gatto e nn mi sembra il momento di farlo socializzare, potrei tenerlo un giorno in cantina anche se non è pavimentata e quindi polverosa da morire? Pensavo che almeno potesse essere meglio del bagnetto….

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  8. Federica
    Federica dice:

    Ciao…..venerdì ho fatto castrare il mio gatto…Sembra stare bene però non mangia e dorme più del solito..pensavo si riprendesse piu velocemente quindi sono preouccupata anche se so che è un intervento di routine

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  9. Giovanna
    Giovanna dice:

    Ciao, ho sterilizzato ieri la mia gatta, volevo sapere una curiosità e un consiglio riguardante la ferita sulla pancia.
    Già da oggi continua a leccarsi e a mordere un po’ i fili della ferita.. non è mai stata abituata ad indossare un collarino, quindi evito in principio di mettere il collare elisabettiano.. non so se applicare una garza o un body potrebbe andare bene, visto che l’altra mia gatta l’anno scorso si strusciava a terrà fino a quando riusciva a levarselo.. non saprei come applicarlo (la garza/mutanda/body) e cosa poter fare per essere sicura che non si lecchi o mordi sulla pancia, anche perché controllare ogni minuto ad ogni ora mi sembra più stressante per me

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  10. Rita Spanu
    Rita Spanu dice:

    La mia gatta è stata sterilizzata 8 giorni fa…dopo 2 giorni stava benissimo…adesso invece è molto giù mangia pochissimo..ieri si è tolta I punti

    Rispondi
  11. Sonia
    Sonia dice:

    Oggi hanno sterilizzato la mia gattina di un anno.Durante l’operazione ha vomitato due o tre volte pur essendo a digiuno.La veterinaria le ha dato plasil.È normale tutto ciò?Sono preoccupata.Grazie

    Rispondi
  12. Carmen
    Carmen dice:

    Salve, ho una gattina di 11 mesi che vive completamente all’esterno perché in casa non è possibile. Tre giorni fa ha iniziato a partorire ma purtroppo il parto non è andato a buon fine, cosi il giorno seguente il veterinario ha proceduto sia con il parto cesareo sia con la sterilizzazione. Ora è in casa da due giorni, per lo più dorme e mangia. Mi chiedevo dopo quanto tempo dall’operazione posso riportarla di nuovo all’esterno?

    Rispondi
  13. Mario
    Mario dice:

    Vorrei sapere cosa può essere successo durante un intervento di sterilizzazione di una gattina.
    Premetto che la gattina almeno apparentemente godeva ottima salute, aveva circa 7 anni, e ci avevano convinto che una gatta anche se adulta si poteva sterilizzare, e in questo modo sarebbe vissuta più a lungo, e avrebbe evitato delle malattie.
    Parlato con il veterinario ci ha detto che si poteva fare benissimo, infatti l’ha voluta visitare, usando anche il fonendoscopio, e ci siamo dati appuntamento questa mattina 01 /02/2020 per l’intervento , naturalmente abbiamo seguito la prassi del digiuno etc…
    Lasciata alle ore 9,30 siamo stati richiamati alle ore 11,30 per andare a riprenderla.
    Stava nel suo trasportino addormentata, e ogni tanto aveva qualcosa come un singhiozzo, chiesi al veterinario, e mi rispose che era normale.
    Portata a casa, tenuta al caldo e al buio, controllandola ogni tanto , dopo un paio d’ore vedendola immobile l’ho palpata e mi sono accorto che non respirava, chiamato subito il veterinario , mi ha detto di portargliela subito, e purtroppo ha dovuto constatare che era deceduta…….
    Premetto che l’intervento è stato eseguito da due veterinari non uno.
    Mi ha detto che quando l’hanno aperta si sono accorti che aveva un inizio di infezione all’utero, e che se l’avesse saputo prima non avrebbe fatto la sterilizzazione.
    Ma come è possibile, se sei un medico ti fermi, e magari prima la curi e dopo decidi se è il caso di sterilizzarla.
    Siamo distrutti dal dolore!
    La mia domanda ad un esperto:cosa può essere successo? Cosa hanno sbagliato? è stata l’anestesia?
    Ringrazio chi potrà darmi una minima risposta.

    Rispondi
  14. Massimo
    Massimo dice:

    sALVE , hO 2 GATTI DI 7 MESI sorellina e fratellino svezzati insieme, e compagni di gioco . HO fatto sterillzzare dapprima lei (3,5)e da 9 giorni lui . Da quando lui e’ tornato a casa dopo operazione ho notato che lui (4,5 kg di gatto ) tende ad essere “aggressivo” nel gioco, e anche nel cibo cerca di essere predominante a tal punto che Lei e’ molto piu apatica, mangia poco e ogni volta che mangia si guarda sempre le spalle per paura che arriva lui . Gia contattato il veterinario e abbiamo cambiato da ieri dieta , . e’ possibile secondo voi usare dei diffusori di feromoni ? augurandoci che funzionino?

    Rispondi
  15. Marco
    Marco dice:

    Buonasera . Ho castrato il mio gatto martedì scorso, post operazione ha reagito bene , mangia ,e un po’ mogio ma mi hanno detto che è normale …ho notato però che dove è stato operato c’è un ematoma un po’ scuro è normale ?

    Rispondi
  16. Matteo Zedda
    Matteo Zedda dice:

    Ho castrato il gatto due giorni fa. Posso levare il collare? Mi sembra una tortura per lui e mi pare che se vuoi trovare il modo di leccarsi lo trova.

    Rispondi
  17. rita
    rita dice:

    Buongiorno,
    sabato ho fatto castrare il gattino, tutto ok si è ripreso velocemente solo volevo sapere se posso farlo uscire in giardino visto che si lamenta per andare fuori, ho paura che il terreno possa fare male alle ferite, di norma quanti giorni devono passare?
    Grazie a chi mi risponderà

    Rispondi
  18. Valentina
    Valentina dice:

    Ho due gattine,sorelle,che hanno vissuto sempre insieme. Lunedi,avendo quasi un anno,le ho fatte sterilizzare…una è tornata alla normalità…l altra è invece aggressiva con la sorella. C è una spiegazione a questo? Passerà?

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