Scheletro gatto: quante ossa ha un gatto e come è fatto

scheletro del gatto

In questo articolo parleremo dello scheletro del gatto, che fa parte, assieme alle articolazioni, ai muscoli e ai tendini, dell’apparato locomotore del gatto, vedremo quante ossa ha un gatto e come sono suddivise nella anatomia dello scheletro di un gatto .

Lo scheletro del gatto è formato da circa 280 ossa, che possono variare in numero anche a seconda del numero di ossa presenti nella coda (alcune razze hanno una coda molto corta, ad esempio il Manx).

Le ossa del gatto possono essere suddivise in:

  • ossa del cranio, che comprendono il cranio, la mandibola e i denti
  • 7 vertebre cervicali (come quasi tutti i mammiferi)
  • 13 vertebre toraciche (gli umani ne hanno 12)
  • 7 vertebre lombari (gli umani ne hanno 5)
  • 3 vertebre sacrali come la maggior parte dei mammiferi (gli umani ne hanno 5 perché sono bipedi)
  • 22 o 23 ossa caudali (tranne il gatto dell’isola di Mann), o della coda, o coccigee
  • 13 costole per lato
  • ossa delle zampe anteriori (41 ossa) e posteriori (39 ossa)

Sia le ossa che le cartilagini del gatto sono molto flessibili e resistenti, permettendogli di fare grandi salti, sia in altezza che in orizzontale e di correre anche a grandi velocità (fino a 48 km/h per brevi tratti, in media 8 km/h, può arrivare a fare 100 km in 9 secondi).

ossa gatto

Le articolazioni nel gatto

Le articolazioni dei gatti sono di 3 tipi a seconda della loro flessibilità e funzione:

  • Articolazioni fibrose: non sono flessibili, come ad esempio la linea mediana della mandibola, una articolazione fibrosa che, se un gatto cade pesantemente a terra e sbatte il mento, può spaccarsi.
  • Articolazioni cartilaginee: sono più flessibili nel gatto rispetto ad altre specie, un esempio sono i dischi invertebrali nel gatto, fatti di cartilagine dura, ma flessibile.
  • Articolazioni sinoviali: si trovano ad esempio nelle zampe, e sono a cardine o a sfera-e-cavità, per consentire un ampio grado di movimento. Sono circondate da fluido sinoviale lubrificante e possono essere soggette ad artrite o sinoviti.

I legamenti nel gatto

I legamenti sono presenti in tutte le articolazioni, specie in quelle sinoviali, dove sono importantissimi per la stabilità, ad esempio nell’anca, dove può essere una dislocazione. Si tratta di fasce fibrose molto resistenti.

Testa del gatto: anatomia del cranio

Nello scheletro di gatto, la forma della testa può variare molto di razza in razza. Può essere spiccatamente triangolare, tipicamente nelle razze Orientali, oppure quadrata, come nei Maine coon, o rotonda, come nel Certosino. Nel Persiano la forma del cranio è schiacciata dando la caratteristica forma del muso.

scheletro testa gatto

L’anatomia del cranio del gatto vede un osso frontale molto corto, delle fosse orbitali molto ampie e grande spazio per la mandibola e la dentatura, cosa tipica dei carnivori. Le ossa del cranio dei gatti, come negli esseri umani, si saldano man mano che il micio cresce, nei cuccioli le ossa sono flessibili e lo proteggono dai traumi cranici.

La mandibola del gatto si può muovere solo in verticale, ma grazie alla sua possenza e conformazione, ha una grande forza e fa da “tenaglia” per trattenere le prede.

L’osso ioide nel gatto, posto alla base del cranio, ha una particolare conformazione che gli consente di emettere le fusa, ma non di ruggire come i leoni.

La dentatura del gatto

La dentatura del gatto è molto importante perché essendo un predatore carnivoro, gli consente di sopravvivere. Come in tutti i carnivori, l’ultimo premolare superiore e inferiore vengono detti “ferini” e servono per strappare la carne dalle prede.

dentatura gatto

Da adulto il gatto ha 30 denti (da piccoli anche loro hanno i denti da latte) e la dentatura è composta da:

  • 3 denti incisivi superiori e 3 inferiori per emiarcata (mezza bocca);
  • 1 canino superiore e 1 inferiore;
  • 3 premolari superiori e 2 inferiore;
  • 1 dente molare superiore e 1 inferiore.

Per una descrizione dettagliata dei denti del gatto, la loro funzione, quando cadono e i problemi che possono avere, ti rimando all’approfondimento: Denti del gatto e mal di denti, la guida

Vertebre, tronco e coda del gatto

Come dicevamo, le vertebre del gatto si suddividono in:

  • 7 vertebre cervicali
  • 13 vertebre toraciche
  • 7 vertebre lombari
  • 3 vertebre sacrali
  • da 20 a 24 ossa caudali, o della coda, o coccigee

Le vertebre del gatto sono molto flessibili, abbiamo visto tutti come il gatto può inarcare verso l’alto la schiena, facendo la tipica “gobba”, e può ruotare la parte anteriore del corpo di addirittura 180° rispetto alla parte posteriore.

La prima vertebra cervicale, che si attacca al cranio e detta atlante, e poi la colonna vertebrale culmina con la coda del gatto, che è comporta da un numero variabile di ossa, molto piccole e flessibili, che gli consentono una mobilità completa. Quindi la risposta alla domanda se la coda del gatto ha le ossa è si, ce le ha.

Per approfondire la mobilità della coda del gatto e la sua funzione, ti mando all’approfondimento: Il linguaggio della coda del gatto

scheletro del gatto

Anche le costole e tutto il torace del gatto sono molto flessibili, ciò gli consente di passare attraverso fessure molto strette, avrai sicuramente visto qualche gatto passare attraverso le grate di un cancello o appiattirsi al suolo, l’unico suo limite sono le dimensioni della testa, il resto si adatta a tutto.

Nello scheletro del gatto infatti, nella gabbia toracica, solo le prime 9 costole si collegano allo sterno, le altre 4 sono “false”, cioè sono libere di muoversi senza collegamento allo sterno, grazie ai potenti gruppi muscolari.

Ossa nel gatto: gli arti anteriori e posteriori

Il gatto ha una clavicola molto piccola, collegata allo sterno solo da un legamento, e questo gli consente una grandissima mobilità, tanto che le spalle possono muoversi in modo del tutto indipendente e ciò gli consente una velocità maggiore in corsa ed un passo più lungo. L’unico limite è che non possono muovere gli arti lateralmente, ma ciò non è affatto una limitazione per loro.

Scheletro zampe gatto

Le zampe del gatto, come ben sappiamo, sono quattro. Vediamo ora l’anatomia delle zampe del gatto. Il gatto ha le zampe posteriori più lunghe di quelle anteriori. Le zampe anteriori sono composte da 41 ossa, mentre le zampe posteriori sono composte da 39 ossa.

Ossa zampe anteriori del gatto:

  • clavicola
  • scapola;
  • omero;
  • radio e ulna (avambraccio)
  • 5 dita (con 13 falangi)
  • carpo formato da 7 ossa
  • metacarpo formato da 5 ossa

Ossa zampe posteriori gatto:

  • osso coxale nella cintura pelvica
  • femore;
  • rotula
  • tibia
  • fibula stiloidea
  • 4 dita del piede complete e un dito interno (variabile in relazione al piede);
  • 7 ossa in due file nel tarso
  • 4 ossa nel metatarso

Questa conformazione delle zampe gli consente una grande agilità, tanto che il gatto può saltare ad una altezza che è 5 volte la sua statura.

I gatti sembrano essere destrorsi o sinistrorsi come noi umani, sembrano infatti preferire l’uso della zampa destra o sinistra, per quanto riguarda le zampe anteriori. Alcuni studi sembrano aver dimostrato che le gatte femmine preferiscono usare la zampa sinistra, mentre i gatti maschi preferiscono usare la destra. Le zampe del gatto culminano con le mani e con le dita, che il gatto poggia a terra, vediamo ora in che modo.

Le dita e gli artigli del gatto

L’anatomia delle zampe del gatto si conclude con le dita, ma quante dita hanno i gatti? Il gatto possiede cinque dita nelle zampe anteriori e quattro nelle zampe posteriori, manca infatti il dito più interno corrispondente al nostro alluce. Quindi in totale i gatti hanno 18 dita.

Esistono gatti polidattili? Si, si stratta di una anomalia genetica per cui un gatto può nascere con più di 18 dita, e la polidattilia è ereditaria nel gatto, per cui se uno dei due genitori è un gatto polidattile, ci sono un 50% di probabilità che nasca un gattino polidattile.

gatto polidattile

La polidattilia colpisce più spesso le zampe posteriori, ed alcuni gatti possono arrivare ad avere fino a 7 dita per zampa. Questo non ha nessuna influenza sulla loro salute generale, sono gatti del tutto sani.

I gatti polidattili sono più comuni tra le razze americane come i Maine Coon, pare infatti che nei suoi luoghi di origine si credesse che un gatto polidattile portasse fortuna tra i marinai, da qui la sua diffusione e quindi l’incrocio tra gatti polidattili.

Il gatto non è un animale plantigrado come noi umani, ma digitigrado, cioè quando cammina poggia il peso sulle dita, non su tutto il piede. L’ultima falange di ciascun dito termina con un artiglio retrattile. Questo gli permette di essere silenzioso quando si muove e di avvantaggiarlo così nella attività di caccia, ma di estrarre gli artigli prontamente per attaccare, difendersi o correre ed arrampicarsi.

Gli artigli del gatto sono ricurvi e piatti lateralmente e quando vengono retratti, sono collocati in una guaina.

artigli gatto

A. Falange media B. Falange distale C. Artiglio D. Piega cutanea dell’artiglio E. Cuscinetto digitale F. Cavità articolare 1. Superfici di articolazione delle falangi 2. Legamento della 2ª e 3ª falange 3. Tendine estensore del dito 4. Tendine flessore del dito 5. Legamento elastico rilassato 7. Porzione adiposa dei cuscinetti digitali 8. Copertura cutanea

Una cosa importante da capire è che gli artigli retrattili del gatto non sono ossa, ma sono composte da cheratina, ed all’interno c’è, come puoi vedere nell’immagine, il vallo ungueale, la parte rosa, che contiene vasi sanguigni, quindi è parte viva, e se tagliata, provoca dolore. L’asportazione degli artigli al gatto non è affatto una buona idea, perché asporteresti anche una falange, causando una vera e propria amputazione, con conseguenti problemi al gatto.

Per un approfondimento sulle unghie del gatto ti rimando all’articolo: Unghie del gatto, come crescono e consigli per la cura

Le zampe del gatto: i cuscinetti

Anche se non fanno strettamente parte dello scheletro del gatto, accenniamo ai cuscinetti del gatto, che rivestono la parte sottostante delle dita e sono la parte che il micio poggia per terra camminando. I cuscinetti sono delle membrane elastiche, presenti in numero di 5 sul plantare: uno per ogni dito e uno più grande trilobato.

Il numero di cuscinetti non corrisponde a quante dita ha il gatto: ci sono infatti 7 cuscinetti nelle zampe anteriori e 5 in quelle posteriori. Attraverso i cuscinetti il gatto suda e si rende silenzioso quando cammina, in modo da non essere sentito dalle prede.

Per un approfondimento sui cuscinetti del gatto, che noi gattari amiamo tantissimo, ti rimando all’articolo dedicato: Cuscinetti gatto, tutto sui nostri amati gommini.

In questo articolo abbiamo visto come è fatto lo scheletro del gatto, quante ossa ha un gatto e come sono composte la coda, la spina dorsale e le zampe del gatto. Se vuoi puoi tornare all’indice della guida all’anatomia del gatto, attraverso questo link, oppure proseguire leggendo tutto sui muscoli del gatto.

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