Farina di insetti e crocchette agli insetti, approfondiamo

Si fa un gran parlare negli ultimi tempi di cibi contenenti farina di insetti per consumo umano, con tanto di commenti indignati sui social, smorfie schifate e disgusto generale. Le farine di insetti sono però utilizzate da molti anni nella mangimistica animale, con tanto di crocchette agli insetti sia per cani che per gatti.

Secondo studi e persone favorevoli al consumo di insetti su larga scala, l’allevamento di insetti sarebbe di gran lunga più sostenibile rispetto all’allevamento di animali, e si otterrebbe una fonte di proteine molto più nutriente.

Vediamo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento, partendo da basi scientifiche e poi allargando il dibattito alle opinioni personali, per quanto possibile.

Cosa dice la normativa sull’uso di farine di insetti per animali e per l’essere umano

Non è facile destreggiarsi tra normative italiane ed europee e successive modifiche, per cui mi sono avvalsa per questo articolo anche della consulenza del dott. Valerio Guiggi, veterinario specialista in ispezione degli alimenti, che si occupa anche di alimentazione del cane e del gatto.

Normativa sull’uso degli insetti per l’alimentazione animale

Nella mangimistica per animali l’uso degli insetti è sempre stato pratica comune. Il catalogo degli alimenti presenti nei mangimi per animali è stato rifatto completamente nel 2013, ma gli insetti erano presenti anche prima di questo rifacimento.
Qui sotto puoi vedere la citazione di “invertebrati” consentiti nei mangimi animali come da REGOLAMENTO (UE) N. 68/2013 DELLA COMMISSIONE del 16 gennaio 2013 concernente il catalogo delle materie prime per mangimi, aggiornato appunto nel 2022:

Invertebrati nel mangime per animali

Per conoscere quali invertebrati nello specifico sono permessi, bisogni andare in un altro catalogo che si chiama Feed materials Register e lì si possono trovare tutti i possibili ed immaginabili ingredienti permessi nella alimentazione degli animali, tra cui gli insetti permessi, ovviamente inseriti con il loro nome scientifico.

Ad esempio i grilli sono consentiti:

Grilli permessi nel pet food

e pure farine e carne di larva della mosca soldato nera, annotando anche che sono una fonte molto ricca di proteine:

larve di mosca soldato nera nel pet food

Normativa sull’uso di insetti per l’alimentazione umana

Leggo dal sito https://aliainsectfarm.it/, azienda di Milano che si occupa di cibo per l’alimentazione umana contenente insetti:

Dal 2015 gli insetti edibili e i prodotti che li contengono sono considerati Novel Food e sottoposte al Regolamento Europeo 2015/2283. A maggio 2021 la Commissione Europea autorizza il primo Novel Food a base di tarme della farina (tenebrio molitor)

Nel febbraio 2022 si applica il Regolamento Attuativo che consente la commercializzazione di alimenti contenenti il grillo domestico (Acheta domesticus)

La procedura è questa, come riportato sul sito di Alia Insect Farm:

“I prodotti alimentari a base di insetti vengono valutati e quindi, potenzialmente, autorizzati in base alle domande presentate da produttori di insetti (o altre parti interessate) che riguardano uno specifico prodotto a base di insetti. Per ogni alimento autorizzato, la Commissione europea adotta un Regolamento di esecuzione che ne autorizza la commercializzazione. Tale atto normativo si basa su un parere “positivo” adottato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA)
in merito alla sicurezza del prodotto presentato, di volta in volta, dalle singole aziende o parti interessate.”

Ad oggi le richieste di autorizzazione riguardano alimenti contenenti il grillo domestico, la larva della farina, la locusta migratoria e l’ape da miele.

Sempre nel blog di Alia Insect Farm si legge:

Al momento le uniche farine di grillo disponibili e autorizzate non sono italiane. La prima autorizzazione, infatti, è stata nel 2022 rilasciata ad un’azienda olandese. La seconda, nel 2023, ad un’azienda vietnamita. Entrambe possono commercializzare le loro farine sul territorio europeo, Italia compresa.

… Quindi, ad oggi, non si potranno realizzare e vendere prodotti made in Italy che contengano questa materia prima. Si possono invece già realizzare e vendere nel nostro paese alimenti contenenti insetti commestibili autorizzati provenienti da altri Stati.

È interessante anche leggere nel sito di Alia Insect farm le modalità di allevamento dei grilli, in attesa di approvazione di farine di insetti a base di grillo italiano.

Sul piano della sostenibilità, la diffusione di una alimentazione basata sugli insetti fa parte del cosiddetto piano “From Farm to Fork” promosso dalla commissione Europea, che mira a una produzione alimentare sostenibile, con sicurezza alimentare, e senza sprechi.

Anche la FAO (Food and Agricolture Organization of the United Nation) promuove la diffusione degli insetti come fonte di cibo, con notevoli benefici.

Crocchette agli insetti per gatti

Ci sono in commercio numerosi prodotti di pet food a base di farina di insetti sia per cani che per gatti. In particolare le crocchette a base di insetti sono un alimento proteico adatto ai gatti che soffrono di intolleranze alimentari ed allergie verso le fonti proteiche contenute all’interno di altre crocchette, come le proteine del pollo, del coniglio, ecc.

I gatti mangiano insetti anche in natura, mi viene in mente la predilezione di una gatta che ho avuto per le cavallette che entravano in casa.

Addirittura la British Veterinary Association (BVA), associazione di veterinari inglesi afferma che gli insetti potrebbero esser e più salutari per i nostri animali da compgnia rispetto a carne derivata da mucche e vitelli. Se ci pensiamo, quale gatto si mangia una mucca in natura?

Su Zooplus puoi trovare ad esempio queste crocchette di Concept for Life a base di larve di Hermetia illucens, cioè le larve di mosca soldato nera, usate comunemente anche nell’alimentazione dei rettili.

Crocchette agli insetti
Crocchette gatto agli insetti

Questi sono gli ingredienti nello specifico:

30,5% proteine di insetti (larve di Hermetia illucens, essiccate), 29,8% sorgo, proteina di piselli, 5,0% piselli, proteine vegetali idrolizzate, 3,5% olio di salmone, solfato di calcio diidrato, carbonato di calcio, cloruro di sodio, cloruro di potassio, idrolizzato di gelatina, polpa di barbabietola (dezuccherata), semi di lino, olio di semi di girasole, 0,2% inulina della cicoria, farina di alghe (ricca di DHA*). 
* acido docosaesaenoico

e questa la composizione:

crocchette gatto agli insetti

Oppure questo snack a base di proteine degli insetti:

Snack gatto a base di insetti
Snack per gatti agli insetti

Su Pacopetshop troviamo invece Yora, azienda mangimistica che produce pet food a base di insetti, in particolare larve, ponendo l’accento sulla sostenibilità e circolarità del loro allevamento. Inoltre secondo Yora il pet food a base di insetti è altamente proteico e digeribile.

Crocchette gatti a base di insetti
Crocchette Yora per gatto a basi di insetti

Ecco qui gli ingredienti:

COMPOSIZIONE: 62,5% Insetti (Farina di Insetti 40%, Insetti Freschi 19,5%, Olio di Insetti 3%), Avena (7%), Patate (6,5%), Glutine di Mais, Mais, Lievito di Birra, Piselli, Minerali, Semi di Lino, Pomodoro, Salsa Vegetale, Alghe Marine Essiccate 0,4%, Cicoria 0,4%, Barbabietole Essiccate (0,4%), Carota Essiccata, Zucca, Prezzemolo Essiccato, Cavolo Essiccato, Condroitina Solfato (290 mg/kg), Glucosammina (290 mg/kg).

La mia opinione sulle farine di insetti

Premesso che la mia opinione conta poco, la scrivo solamente perché MicioGatto l’ho creato io e quindi mi sento libera di esprimerla.

In primis come alimenti per gatti e cani non vedo assolutamente nulla di strano nel fornire pet food a base di insetti, anzi la trovo una cosa assolutamente naturale. Il gatto si ciba di insetti anche in natura, certo che sono più piccoli di una preda animale per cui ovvio che il gatto in natura prediliga prede un po’ più grandi, per ottimizzare le proprie energie.

Per quanto riguarda l’alimentazione umana, io sono vegetariana, perché mi fa pena mangiare un animale: non vedo differenza tra i miei gatti ed un coniglio ed un maialino e non vedo perché dovrei fare un distinguo tra loro a livello di mia alimentazione.

Ritengo inoltre che l’allevamento di animali per il consumo umano, specie se intensivo, sia crudele e irrispettoso verso creature che soffrono come noi ed hanno tutto il diritto di vivere come noi. Dato che l’essere umano può campare senza problemi senza cibarsi di carne animale (salvo persone con patologie), non vedo perché io debba contribuire a questa pratica crudele.

Ognuno comunque fa le sue scelte, io dico quale è stata la mia scelta fatta diversi anni fa, ma non mi sogno mai di rompere le scatole a chi mangia carne, ognuno fa quello che vuole. Anzi sono per lo più le persone che mangiano carne che quando mi hanno davanti e scoprono che sono vegetariana che rompono le scatole a me :)

Per quanto riguarda il consumo di insetti, in linea di massima non mi farebbe schifo mangiarli. Men che meno se sono sotto forma di farina, mi farebbe un pochettino senso mettere in bocca una cavalletta intera, ma penso sia una questione di abitudine.

Non vedo differenza tra mangiare gamberetti o cavallette, l’unica remora che avrei è chiedermi se le cavallette, o i grilli o qualunque insetto possano soffrire diventando cibo di massa. mi chiederei se soffrono in allevamento o per come vengono abbattuti. In pratica mi farei le stesse domande che mi faccio per quanto riguarda l’allevamento degli animali. Forse nella mia mente (ma non sono una scienziata) gli insetti non soffrono meno perché hanno una psiche meno sviluppata rispetto ad una mucca o un maiale, quindi probabilmente li mangerei.

Anche perché sarebbero una fonte proteica preziosa per me che non assumo proteine della carne.

Quello che non mi piace è la polemica rabbiosa che scoppia sui social quando si aprono questioni come queste: perché persone che di scienza non sanno nulla esprimono opinioni ritenendole la verità assoluta? Ci fidiamo o non ci fidiamo della scienza? Perché se la risposta è no, siamo messi male.

Io non mi affido certo solo alla scienza nelle mie scelte di vita, ma anche quello verso la scienza è in tutto e per tutto un atto di fede che faccio, e lo faccio anche quando compro al supermercato delle semplici pizze surgelate: che ne so io di quali processi sono avvenuti per produrre quel cibo? Quali sono i controlli? quali studi scientifici? Mi affido al “buon senso”? Che limiti ha il “buon senso” se non so nulla di come si svolga il processo produttivo di quelle pizze surgelate e dei loro componenti?

Molte persone affermano che cibarsi di insetti non sia “naturale” per l’essere umano, e qui mi viene da sorridere pensando all’ingenuità di questa affermazione: quanto di “naturale” c’è nella vita dell’essere umano? E perché in alcuni paesi è “naturale” mangiare insetti e qui no? Non sembra più una questione puramente mentale di preferenze tramandate?

Altre persone affermano che gli insetti fanno male, sono tossici, generano intolleranze ecc. Non ho approfondito le obiezioni in questo ambito, anche perché quando leggo queste obiezioni non si cita mai su che cosa sono fondate? Su una singola persona? Su uno studio scientifico? Sulle impressioni personali? Se non ci basiamo su un terreno di dialogo comune, abbiamo poco di cui parlare.

Intanto vedo riportati articoli così:

gli insetti sono tossici

E mi metto le mani nei capelli per la deriva dei contenuti che ci sono su Internet e sull’etica di chi li scrive: contenuti allarmistici palesemente creati per generare paure senza alcun fondamento. Lo sai vero che qualsiasi alimento può essere tossico?

E questo uno dei commenti:

commento facebook

Con tanto di 60 persone che esprimono la loro approvazione a questo commento. Io mi dico solo: “aiuto”.

Ecco il complottismo:

E c’è anche chi ha capito perché lo fanno:

commento facebook

Ed io che sono sempre più basita da quello che le persone scrivono sui social, ma oltre a starne lontana il più possibile, mi rendo conto che al mondo siamo veramente tante teste, ma di razionale c’è ben poco. Forse queste persone preferiscono cibarsi di animale riempiti di antibiotici, non lo so. Oppure preferiscono cibarsi di animali erbivori che vengono nutriti con farine di carne di altri animali, forse questo per lo è più “naturale”. E con tutto che sono ben cosciente della deriva del mondo e della società e del fatto che si salva ben poco attorno a noi.

E tu che cosa ne pensi? Apriamo il pure il dibattito delle opinioni nei commenti cercando di rispettare le idee di tutti naturalmente. E se sei a conoscenza di fonti scientifiche o di studi che contribuiscono ad una discussione sensata, scrivimi pure.

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2 commenti
  1. Fabio
    Fabio dice:

    Verissimo che i gatti in natura mangiano insetti anzi vari studi su comunità di gatti randagi indicano che si tratta della loro fonte primaria di nutrimento, mi chiedo però se per loro sia equivalente nutrirsi di crocchette a base di un insetto qualsiasi.. voglio dire, cosi come non mangiano vitelli e conigli non credo si mangino nemmeno le larve di quella mosca.. se i gatti si nutrono di cavallette, grilli, falene ecc. perchè non fare delle crochette con questi insetti?

    Rispondi

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