Colonia felina: come funziona, come si ottiene lo status e come è tutelata

colonia felina

Sempre più spesso si sente parlare di colonia felina e della sua tutela.
In questo articolo vorrei chiarire che cosa si intende per colonia felina, come si ottiene lo status e quali sono le norme giuridiche che la tutelano. Ma prima una piccola premessa.

Da un po’ di anni, lo Stato Italiano si sta impegnando a combattere i fenomeni di randagismo animale per una questione di sanità pubblica, principalmente umana.

Questo processo è iniziato, negli anni ’60, cercando di sconfiggere la rabbia dei cani, pericolosa malattia che si trasmette da animali ad uomo, per poi passare all’inizio degli anni ’90 al controllo dei cani e dei gatti randagi.

Per i gatti, purtroppo, la situazione di randagismo non è semplice da controllare, perché numerosi studi hanno visto come, per i gatti, sia impossibile diventare completamente domestici.
I gatti vivono anche in luoghi sopraelevati e difficili da raggiungere, si riproducono velocemente, motivi per i quali i gatti randagi ci saranno sempre; se si togliessero da un certo luogo, ne arriverebbero altri, essendo animali sinantropi (Si definisce animale sinantropo o sinantropico qualsiasi specie animale che viva negli stessi territori in cui si è insediato l’uomo, senza vincoli di dipendenza diretta da lui.), e il problema non si risolverebbe mai.

Ecco perché lo Stato ha dato delle linee guida per regolarizzare un po’ la situazione, offrendo la possibilità di creare le colonie feline: punti di raccolta dei gatti, che vengono nutriti grazie all’aiuto dei volontari, in cui se ne tiene sotto controllo la presenza, lo stato sanitario e anche le nascite, per evitare che il problema del randagismo dilaghi.

Ma in Italia, come mi sembra di aver già detto più volte, la sanità (umana e di conseguenza animale) non è controllata dallo Stato, bensì dalle regioni, e questo significa che le colonie feline si basano sull’attuazione di leggi regionali che sono tutte molto simili, ma variano in 21 modi diversi (19 regioni e 2 province autonome).

In questo articolo cercheremo di capire come funzionano, anche se le tratteremo in linea di massima perché il caso specifico della vostra zona di residenza, basato su legge regionale e ordinanze comunali specifiche, potete saperlo solamente recandovi negli uffici appositi del vostro comune di residenza.

Colonie feline: che cosa sono e come funzionano

Si parte, innanzitutto, dal presupposto che tutti i gatti randagi del Comune sono di proprietà del Sindaco.

Si, proprio così, il proprietario è lui, e nonostante il gestore della colonia felina sia sicuramente una persona diversa, questa si sta prendendo cura dei gatti del primo cittadino.

Le leggi tendenzialmente dicono di comportarsi nel seguente modo.
Chi vuole iniziare una colonia felina deve, per prima cosa, far parte di un’associazione (di supporto) autorizzata (a livello regionale, solitamente) e attiva nell’ambito della protezione degli animali.

Oppure deve essere in stretto contatto con una associazione.
Infatti il Comune tende a rivolgersi ad essa informarsi sulla affidabilità del responsabile “gattaro”.
Questo per evitare che qualsiasi persona si apra una colonia, ed avere per lo meno un parere da una associazione imparziale.

Questo vale per lo meno per le regioni di cui ho consultato il regolamento, ma come ho detto poco fa, la cosa può cambiare anche da Comune a Comune.

A questo punto deve andare nel Comune di residenza e chiedere la registrazione di una colonia felina, che è un processo molto più semplice di quanto si potrebbe immaginare: il responsabile, che sarà chiamato “gattaro” o “gattara” (si…) deve semplicemente firmare un documento, inserendo i suoi dati, nel quale si impegna a sue spese a gestire la colonia felina.

Le spese valgono per tutto tranne che per le spese veterinarie a cui fa fronte il Comune.

Cosa deve fare il responsabile della colonia felina?

Diciamo che diventare responsabili di una colonia felina (colonia che i vigili urbani verranno poi a controllare per verificare che i gatti veramente ci siano, che venga fornito loro da mangiare, che il responsabile abiti effettivamente nella zona della colonia) è più un onere che un privilegio, e chi lo fa lo deve fare solo per amore verso i gatti, visto che nutrirli (che è la spesa più grande) non è poi così economico, specialmente se l’associazione che si occupa di protezione animali non fornisce supporto materiale in questo senso (non tutte hanno abbastanza fondi per poterlo fornire).

colonia-felina

Il gattaro (più la scrivo questa parola e più brutta diventa) deve prendersi la responsabilità di:

  •  nutrire i gatti,
  • di censirli più precisamente possibile compilando periodicamente una scheda per il comune,
  • di indicare la presenza della colonia tramite cartelli (dovrebbe fornirli il comune)
  • favorire l’adozione dei gatti che ci vivono.

Per quanto riguarda la nutrizione, il cibo (secco) deve essere distribuito ad orari fissi, per far abituare i gatti, sempre in un posto ben preciso, e si può dare la possibilità agli abitanti della zona di lasciare loro stessi del cibo in punti ben segnalati così da contribuire al benessere della colonia.

Molto importante anche l’acqua, che deve essere sempre lasciata a disposizione, pulita, in punti ben precisi.

Inoltre il responsabile deve acchiappare i gatti, per quanto possibile, per portarli a sterilizzare (cosa che faranno i veterinari ASL o veterinari convenzionati di cui il Comune fornirà il nominativo) e segnalare la presenza di malattie, se presenti.

Cosa deve fare il Comune?

Il Comune riconosce l’attività del responsabile della colonia tramite il rilascio di un apposito tesserino, che potrà essere presentato in caso di necessità.

Inoltre si impegna a far fronte alle spese sanitarie relative ai gatti e a quelle degli interventi di sterilizzazione, essenziali per controllare le nascite di nuovi gatti e per evitare che la colonia diventi ingestibile.

Inoltre deve favorire in ogni modo l’attività del responsabile, ad esempio fornendo cibo inutilizzato (proveniente magari da mense scolastiche) per la nutrizione degli animali e garantendo l’accesso ad aree magari private (di solito altri condomini) per portare acqua e cibo agli animali.

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Inoltre deve garantire l’incolumità della colonia, quindi sia degli animali che la abitano che del responsabile stesso, visto che gli atti vandalici nei confronti degli animali sono all’ordine del giorno: di questo si occupa la Polizia Municipale (se non è troppo impegnata a fare le multe).

Come viene tutelata una colonia felina?

Per prima cosa, la colonia felina è stanziale, per cui se è lì, lì rimane.
Il che quando siamo in aperta campagna non è un problema, ma è stanziale anche se è in un’area privata, come quella condominiale.

Ti ho parlato in questo articolo dei gatti in condominio e come comportarsi con i vicini.

Nessuno può chiedere di spostarla o di togliere i gatti, se non (unico caso) se i gatti sono un problema di sanità pubblica, ma allora è necessario l’accertamento del veterinario ASL.

Altrimenti, anche se i condomini votano all’unanimità, la colonia rimane lì, non ci sono deroghe.

Può solo essere limitata in qualche modo, ad esempio con l’utilizzo di una rete (per impedire che i gatti di proprietà si mescolino con quelli della colonia… questo, per una questione di responsabilità, non deve succedere!).

Poi, per chi pensasse che ammazzare i gatti sia un’idea brillante per rimuovere la colonia felina, vorrei ricordare due cose: per prima cosa ne torneranno altri.

Seconda cosa, l’uccisione di un animale è punita con la reclusione da tre a diciotto mesi, il maltrattamento con la reclusione da tre a dodici o con la multa da 3000 a 15000 euro (Legge n. 189/2004).

Motivo per cui, nel caso in cui il gattaro installasse le telecamere, cari maltrattatori… sarete del gatto.

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Queste essenzialmente le tutele, unite al fatto che i soliti Vigili urbani sono alle dipendenze del Comune e che quindi intervengono in urgenza nel caso in cui il gattaro li chiamasse per qualsiasi tipo di problema.

Ovviamente l’urgenza varia in base al quantitativo di Vigili disponibili, che sono gli stessi che vanno anche sui luoghi degli incidenti stradali, per cui verranno appena possibile: comunque, diciamo che per legge il Comune, anche se non devolve fondi ai gattari, sta (o dovrebbe stare) dalla parte del gestore della colonia, anche perché come abbiamo detto all’inizio i gatti sono del Comune.

Motivo per cui se avete molti gatti intorno casa e già ve ne occupate per motivi vari, vi conviene andare ad acquisire lo status di colonia, perché essenzialmente sarete tutelati per un’attività che già fate.

E se pensate che i gatti intorno a casa vostra possano essere in pericolo a causa di malintenzionati, qualche protezione in più la avrete.

Due parole anche sulla situazione opposta: non diventate colonia felina se avete dei gatti di proprietà, così ve li sterilizzano gratis: una denuncia per falsa attestazione non ve la toglie nessuno.
Così come tutta una serie di conseguenze legali che vi lascio il piacere di scoprire, se volete provarci…

Cosa dice la legge sulle colonie feline

Eccoci ai veri e propri riferimenti legislativi in merito alla protezione di animali d’affezione e di colonie feline.
Di queste questioni se ne occupa la seguente legge: 14 agosto 1991, n. 281, Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo.

I più importanti punti, che riguardano gatti e colonie feline, sono i seguenti:

1. “Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente.“

2. comma 7 “È vietato a chiunque maltrattare i gatti che vivono in libertà.“

2. comma 8 “I gatti che vivono in libertà sono sterilizzati dall’autorità sanitaria competente per territorio e riammessi nel loro gruppo.”
Se l’ASL interviene fornendo tutela ufficiale e sterilizzazione, la comunità di gatti liberi è in qualche modo ufficializzata.
La sterilizzazione va richiesta all’ASL competente del territorio con una segnalazione scritta e viene poi effettuata gratuitamente dagli ufficiali veterinari.
L’ufficiale veterinario non è però tenuto a provvedere alla cattura e alla degenza, per cui si può invece richiedere l’aiuto dell’ASL o delle associazioni protezioniste.
A sterilizzazione completata i gatti vengono immessi nuovamente sul territorio.
Ulteriori informazioni sul controllo demografico dei gatti liberi sono contenute nelle leggi regionali sul randagismo.

2. comma 9 “I gatti in libertà possono essere soppressi soltanto se gravemente malati o incurabili.”

2. comma 10 “Gli enti e le associazioni protezioniste possono, d’intesa con le unità sanitarie locali, avere in gestione le colonie di gatti che vivono in libertà, assicurandone la cura della salute e le condizioni di sopravvivenza.”
Nello specifico l’associazione stipula con l’ASL competente o con l’assessorato regionale alla Sanità un accordo scritto ed ottiene tesserini di riconoscimento che identificano i volontari come autorizzati a nutrire e accudire la colonia, protette da angherie di cittadini zoofobi.

Per approfondire che cosa fare nel caso ci si imbatta in un gatto vagante, ci vengono in aiuto anche le indicazioni di Oipa, che trovi qui: http://www.oipa.org/italia/cosafare-gatti/.

Hai esperienze di colonie feline? Raccontamele nei commenti!

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55 commenti
  1. Elisa di Miciogatto.it
    Elisa di Miciogatto.it dice:

    Cara Desiree, semplicemente adottare i gatti non è sufficiente.
    Cito dall’articolo:
    “A questo punto deve andare nel Comune di residenza e chiedere la registrazione di una colonia felina, che è un processo molto più semplice di quanto si potrebbe immaginare: il responsabile, che sarà chiamato “gattaro” o “gattara” (si…) deve semplicemente firmare un documento, inserendo i suoi dati, nel quale si impegna a sue spese a gestire la colonia felina.”
    Quindi deve fare domanda presso il suo Comune.

    Rispondi
    • Federico
      Federico dice:

      Ciao Elisa, volevo capire quale gatto è considerato di proprietà. Io al momento ho 10 gatti. Mi dice il responsabile di una colonia che basta che ce ne siano 3 per diventare colonia. 2 gatte femmine le ho adottate da un privato e altre 2 le abbiamo prese perché erano abbandonate per strada. Poi sono passati 5 o 6 gatti randagi tutti insieme, a inizio 2016, e ci hanno messo in cinta le 3 femmine che avevamo(l’ultima femmina presa per strada l’abbiamo trovata pochi mesi fa). Ora quindi abbiamo 3 figli dall’altra presa per strada, 2 figlie femmine da una presa da un privato e un’altra figlia femmina dall’altra gatta presa da un privato. Non ci hanno dato il tempo di sterilizzarle, ci hanno preso alla sprovvista a fine inverno(cioè primi mesi del 2016). E così sono nati questi figli. Che all’inizio erano di più ovviamente. Quindi ora abbiamo 3 mamme, 6 figli e la nuova arrivata. Vorrei evitare di dover rinchiudere in casa per 8 mesi le femmine come ho dovuto fare nel 2017. Posso diventare colonia o sarebbe falsa attestazione? Davvero il comune deve pagare tutte le spese sanitarie? Quindi ci dovrebbero sterilizzare le femmine e fare tutti i vaccini obbligatori? leggo qui che si chiama trivalente quello obbligatorio [https://www.miciogatto.it/quali-sono-le-vaccinazioni-del-gatto-e-perche-e-importante-vaccinarlo/] Ma ripeto, possiamo diventare colonia? Io vivo in campagna, stanno liberi. Le 2 gatte femmine abbandonate, le abbiamo trovate nel territorio di un comune confinante. Le 2 adottate invece, una sempre in questo paese confinante, l’altra in un altro paese confinante. Quindi nessuna di loro 4 è stata trovata nel comune che dovrebbe pagarci le spese. Poi ci sono i 6 figli nati qui. Ma sterilizzano solo le femmine i comuni?

      Rispondi
      • Elisa Bertoldi
        Elisa Bertoldi dice:

        ciao Federico, devi chiedere informazioni a Enpa o Oipa della tua zona, perchè io come te non so quale sia il limite tra “gatto di proprietà” (come te che dici i miei gatti) e colonia. Quindi ti consiglio di informarti presso queste associazioni di tutela degli animali. Qui da me se un gruppo di gatti è dichiarato colonia del Comune, questi DOVREBBE accollarsi le spese sanitarie, in realtà qui è Enpa che ha dei veterinari convenzionati e i gatti vengono sterilizzati a spese di Enpa. Spesso anche alcuni gatti che sono randagi ma seguiti da persone, vengono sterilizzati a spese di Enpa o con un piccolo contributo. Fai sapere!

        Rispondi
    • Maria
      Maria dice:

      Ciao sono di Perugia ho dichiarato la colonia al canile però vorrei fare mettere il cartello della esistenza della la colonia protetta del comune come devo e a chi rivolgermi per farlo?

      Rispondi
  2. Damiano
    Damiano dice:

    Volevo capire se è possibile (e corretto) fare domanda nel mio caso: non ho mai preso gatti (a parte una cucciola abbandonata tra i rovi), ma spontaneamente alcuni gatti vengono di fronte a casa mia. Quando ci sono, gli do da mangiare, tanto che alcuni di loro si sono stanziati in maniera fissa lì: tornano a determinate ore del giorno e li nutro due volte al giorno, sempre. In questo momento sono 3-4, anche se altri bazzicano nel giardino di casa senza avvicinarsi così tanto al pianerottolo. Sono randagi, ad eccezione di uno di loro, che so essere scappato da casa di un amico, che per questo motivo me l’ha affidato. Sono quindi da considerarsi “di proprietà” mia, o potrei eventualmente fare domanda come colonia? PS: la casa non è un condominio, ma tre appartamenti di proprietà della mia famiglia.

    Rispondi
  3. donatella
    donatella dice:

    come si fa a farsi pagare e da chi le spese veterinarie xchè fino ad adesso le ho sostenute tutte io escluse sterilizzazioni grazie!!!

    Rispondi
  4. Sara
    Sara dice:

    Buongiorno,
    da un paio di settimane nel cortile interno del palazzo in cui vivo è arrivata una mamma gatta con i suoi piccoli. Abbiamo iniziato ad accudirli dando loro da mangiare. Vorremmo portarli dal veterinario e magari sterilizzarli. Non abbiamo purtroppo i mezzi economici per adottarli e comunque loro non sembrano favorevoli a stare in casa, soprattutto i cuccioli, meno la mamma. Anche in questo caso è possibile richiedere la registrazione di colonia?
    Grazie

    Rispondi
  5. Luisa
    Luisa dice:

    Ciao , vicino al mio condominio , in un cantiere c’erano tre piccoli micetti, ho iniziato ad accudirli ,ora è passato un anno sono cresciuti , il cantiere è terminato e i gatti si sono spostati vicino al mio condominio, spesso entrano nel cortile. Nell’ultimo mese si è aggiunto un altro gatto che si è proprio stabilito all’interno del cortile. Io continuo a fare loro da mangiare all’esterno del recinto condominiale proprio per non avere lamentele; questa sera alcuni condomini hanno minacciato di dare polpette avvelenate ai gatti se non vengono allontanati, cosa posso fare?

    Rispondi
    • Elisa Bertoldi
      Elisa Bertoldi dice:

      Come consigliato nell’articolo, devi rivolgerti al tuo Comune affinchè sia riconosciuta la Colonia Felina. Ti riporto anche:
      “Seconda cosa, l’uccisione di un animale è punita con la reclusione da tre a diciotto mesi, il maltrattamento con la reclusione da tre a dodici o con la multa da 3000 a 15000 euro (Legge n. 189/2004).”
      Fallo ben capire ai tuoi vicini.
      Ti consiglio di leggere anche questo articolo: https://www.miciogatto.it/gatti-condominio-comportarsi-vicini-non-li-vogliono/
      In cui cito: “Le minacce agli animali, invece, sono passibili di denuncia da parte del proprietario: nessuno può provare ad uccidere o anche solo parlarne, minacciando (del tipo “ti ammazzo il gatto”) il proprietario.

      Qualora succedesse, deve essere immediatamente sporta denuncia alla Polizia Municipale, ai Carabinieri o al Corpo Forestale che controlleranno e prenderanno gli opportuni provvedimenti contro colui che minaccia.”

      Ti consiglio di chiamare Enpa, le Guardie Zoofile o Oipa della tua zona, come misura preventiva possono fare un sopralluogo, suonando alla porta dei tuoi vicini e intimandoli a non far del male ai gatti.
      Fammi sapere!

      Rispondi
      • Luisa
        Luisa dice:

        Purtroppo, per poter fare denuncia di minaccia, devi avere dei testimoni altrimenti rischi una controdenuncia per calunnia e diffamazione. Quello che ti consiglio è di rivolgerti al tuo Comune per far riconoscere e censire quanto prima la colonia, e di rivolgerti alle Guardie Zoofile della tua provincia affinché vadano a fare due chiacchiere coi simpatici vicini.

        Rispondi
        • leontide barberis
          leontide barberis dice:

          Non è detto, nel momeno che la gattara gestisce il gattile, o la colonia per conto del Sindaco del Comune che ne è proprietario e non solo, riveste anche il ruolo di pubblico ufficiale e polizia giudiziaria, andando in questura facendo un esposto ( esponendo i fatti ) nel quale indica che tali soggetti hanno manifestato azioni illecite nei confronti della colonia del quale lei è solo la persona che la gestisce per conto del sindaco, per il quale nutra timore di possibili illeciti, la questura o chi per essa è obbligata a raccogliere tale informazione e richiamare la persona o i soggetti identificati al fine di identificarli e prendere informazioni al riguardo, mettendo bene in evidenza che nessuno denuncia ma nell’ ipotesi di un futuro illecito penale possono essere indicati come persone non estranee al reato.
          In questo modo, si tiene conto della possibilità che la dove ci fosse stata anche una parvenza di intenzione nel commettere un qualchesia delitto, questi non accada ( prevenzione ) e si mette al corrente che se accade si interviene (repressione).

          Rispondi
  6. Marco
    Marco dice:

    Gentili Signori di Miciogatto:
    Vorrei porvi alcune domande in relativo al tema colonia felina che non ho capito.
    Vivo in campagna e da un po di tempo ho una gatta che ha fatto dei gattini e ne sono rimasti 2 poi e’ arrivata un’altra gattina e ha fatto anche lei una cucciolata di 3 gattini di cui 2 femmine con un totale di 7-8 gatti. e sono 4 femmine e vorrei fermare le prossime cucciolate ma non ce la faccio di tasca mia a gestire una sterilizazione a 4 gatti femmine che costa mi pare mi disse il veterinario 120€ per un gatto femmina e 60€ per un gatto maschio.
    Io sono amante dei gatti ma non voglio una super popolazione sia nei miei confronti e sia per i gatti stessi.
    Li faccio mangiare con il miglior cibo sul mercato, anno acqua a volontà, riparo ecc.
    La mia domanda è questa: ce una legge che obbliga il comune di favorirmi una colonia felina a riconoscermela? perche non ho portato io li i gatti ma sono venuti li dasoli e se le cucciolate aumenteranno non ce la faro’ a gestire la cosa economicamente. Quindi mi interessa solo se ce una legge al riguardo per la sterilizazione di tutti i gatti per evitare soprapopolamenti.
    QUALE è IL MIO COMPITO E OBBLIGO E IMPEGNO OLTRE A NUTRIRLI? I VACCINI E MICROCIP SONO SEMPRE A CARICO DEL COMUNE O MIO?
    E GLI OBLIGHI DEL COMUME O DELL’ENTE COMPETENTE SE RICONOSCONO LA COLONIA FELINA QUALE E’?
    PS. ce un documento dove e’ riportato tutti i comuni dove dice de il comune acetta la colonia felina oppure no?
    Vorrei sistemare i mici prima dell’inverno.
    Vi ringrazio attendo vostre notizie.
    cordiali saluti. Marco!.

    Rispondi
    • Luisa
      Luisa dice:

      Marco, fai domanda di riconoscimento Colonia Felina al tuo Comune. Una volta riconosciuta e censita dal veterinario asl che esce a verificarne l’esistenza,ti verrà assegnato il numero di riconoscimento colonia ed avrai le sterilizzazioni a carico del Comune, il tuo compito sarà provvedere alla cattura, al trasporto presso il veterinario che ti verrà indicato, e a riportarli indietro una volta eseguito l’intervento.
      Durante l’anestesia verrà applicato il microchip che ne attesta l’appartenenza a quella colonia.
      Non vengono vaccinati, e se vorrai farlo sarà a carico tuo, di questo ne potrai parlare con il veterinario asl.
      Sempre a carico tuo saranno il cibo, ed eventuali cure . Alcuni Comuni prevedono un (piccolissimo) contributo per il cibo, ma di qesto ti dovrai informare presso l’ufficio ecologia del tuo Comune.

      Rispondi
      • Marco
        Marco dice:

        Gentilissima luisa, grazie per avermi dato delle risposte complete.
        Unico mio terrore è il veterinario nel senso: lei mi ha detto che ………. al trasporto presso il veterinario che ti verrà indicato! cioè il comune mi indica il veterinario dove devo portarli? oppure posso decidere io? se la risposta che non posso decidere io ma il comune mi deve indicare il veterinario dove portarlo ho terrore di questa cosa xche’ mi indicheranno sicuramente al 90% un veterinario vicino al comune che è un macellaio….non posso specificare in dettaglio per paura di ripercussioni ma in privato posso spiegare in dettaglio. Quindi mi conferma che e’ il comune dove scegliere il veterinario? se si io posso rifiutare e portarli in una clinica all’avanguardia molto seria?
        Grazie.

        Rispondi
        • luisa
          luisa dice:

          Caro Marco, chiedo scusa ma vedo solo ora. Purtroppo per avere le sterilizzazioni a carico del Comune dovrai recarti dal veterinario asl che ti sarà indicato dal Comune stesso.
          Nessuno ti vieta di portarli, a tuo carico, da un veterinario tuo di fiducia.

          Rispondi
  7. Angela
    Angela dice:

    Ciao e complimenti per il lavoro d’informazione che fate. Io mi sto per trasferire in una casa molto grande con giardino immenso dove vive una colonia di 13 gatti, che sono sempre stati nutriti ed accuditi da due anziani che ci abitavano prima. Mi è stato riferito che hanno fatto testare per Fiv e Felv alcuni dei gatti, che sono risultati tutti Fiv positivi. La questione è questa: essendo io e il mio compagno molto amanti dei gatti (ne abbiamo già un paio in casa), vorremmo continuare ad occuparcene ma far sterilizzare 13 gatti è una spesa insostenibile. Essendo malati, vorremmo farlo a maggior ragione ed abbiamo chiesto aiuto all’ASL. Ci hanno detto di registrare la colonia al Comune ma che avrebbero potuto farci storie perché i gatti sono su suolo privato e dunque non considerabili una colonia pubblica. Per caso puoi delucidarmi su questo punto o consigliarmi come muovermi in tale senso? Grazie mille in anticipo per qualsiasi tipo di aiuto potrai darmi :)

    Rispondi
    • Luisa
      Luisa dice:

      cara Angela, fai richiesta di censimento e riconoscimento della Colonia secondo le procedure della tua regione e/o del tuo Comune di residenza, e qualora facessero storie porta a testimonianza i due anziani che se ne occupavano prima ed i vicini di casa.
      I gatti quando scelgono un luogo in cui vivere non stanno mica a domandarsi se un giardino possa essere proprietà privata, o suolo privato. E normalmente tutte le colonie feline vivono in luoghi che sono proprietà private.

      Rispondi
  8. Maddy
    Maddy dice:

    buonasera, vorrei sapere come fare per togliere la mia colonia felina ad una associazione (nel modulo avevo chiesto l’aiuto di una associazione per la cattura ma poi ho effettuato io la cattura). grazie

    Rispondi
  9. Evelina
    Evelina dice:

    Ciao,

    grazie per l articolo molto informativo!
    Mia domanda:
    Siamo in un posto vacanza al sud della Sardegna- clima mite per i gatti – dove c’ è un gruppo di 14 gatti randagi ma abituati ad avvicinarsi alle case quando ci sono i proprietari (c’é quasi sempre qualcuno durante tutto l’anno solo a meta gennaio fino a febbraio spesso non c’é nessuno) che mettono fuori in una piazzetta del cibo.
    Siccome io vorrei chiedere la registrazione e sopratutto la sterilizzazione dei gatti al comune, volevo chiedere se potrebbe essere un problema che io non ci sono tutto l anno. Tutti i vicini sono gentili con i gatti ma si lamentano che diventano sempre di più e già sono troppi….
    Grazie per la vostra risposta!

    Rispondi
  10. Danilo
    Danilo dice:

    Negli ultimi anni ho donato in adozione più di 40 gattini. Si sono stanziate a casa mia 9 gatte e 4 maschi. Le 9 Gatte partoriscono sistematicamente 2 volte l’anno con una media di 3 cuccioli ciascuna. Attualmente ho 1 gatta che ha partorito 4 gattini e 4 gatte in stato di gravidanza avanzata. Tra 1 mese avrò quasi 30 gatti e non ce la faccio più a gestirli. Il problema è che questi gatti vengono considerati miei (di proprietà) perchè io me ne prendo cura. Uno status , questo, assurdo e fin troppo generalista a parer mio

    Rispondi
  11. giulia g
    giulia g dice:

    salve ragazzi
    un grande aiuto e consiglio, ho una colonia mia a Roma Nord
    tutto in regola segnata , con tanto di cartello enorme con scritto leggi ecc casette riparo.
    Talmente fatta bene che la gente pensa che sia ricca o non so cosa ..perchè continuano ad abbandonare gatti , adulti, cucciolate… e io non so cosa fare. Ogni volta è una tragedia per salvare questi cuccioli, per trovargli riparo e cure senza la loro mamma.
    Premetto che la mia colonia non è di condominio ma su strada pubblica , attacata a una scuola pubblica asilo, ormai cè da due anni, la preside è daccordo e tutto.
    Vorrei poter spaventare quei bastardi che abbandonano i gatti, con un cartello di video sorveglianza..
    LA DOMANDA è..
    POSSIBILE RICHIEDERE AL COMUNE L ISTALLAZIONE DI TELECAMERE ?
    O POSSO PROVARE AD ATTACCARE IL FINTO CARTELLO. TANTI LO FANNO.MA PAURA CHE POSSANO SCOCCIARMI.

    COMUNQUE SIA HO PENSATO ANCHE SE IL SUOLO è PUBBLICO , I DIRITTI DELLA COLONIA TI PERMETTENO DI DARE RIPARO AI MICI QUINDI SARà POSSIBILE LA RICHIESTA?

    GRAZIE INFINITE! AIUTO!

    Rispondi
  12. cinzia
    cinzia dice:

    Salve buon giorno. Sono amministratrice di sostegno di una signora ultranovantenne, disabile, ricoverata da anni in una struttura.
    Quando ho dovuto accettare il mio incarico e quindi inventariare i beni della signora amministrata, mi sono accorta che sulla sua proprietà ( ove lei vanta il diritto di usufrutto) è stata istituita una colonia felina.
    Orbene la mia amministrata ha la necessità di entrare nel possesso materiale dell’immobile, di cui la nuda proprietà è stata donata alla nipote ( la quale molto probabilmente avendo avuto anche l’uso dell’immobile avrà istituito la colonia felina) al fine di poterlo locare poichè la pensione che percepisce non è sufficiente per pagare la retta della struttura dove vive ( e non ha altri fondi da dove attingere denaro) .
    Mi chiedo pertanto come posso fare per far spostare la colonia felina che non è stata certo chiesto dalla mia amministrata proprietaria del bene?
    Se qualcuno pùò aiutarmi
    Grazie

    Rispondi
  13. Giovanni
    Giovanni dice:

    Per esperienza personale/professionale, posso senz’altro confermare che, in materia di colonie feline, gestione, aiuti, sovvenzioni, partnership veterinarie, assistenza delle AUSL, tutela e sorveglianza da parte di Municipale e Vigili del Fuoco…tutto dipende (e sottolineo tutto) dipende dalle consuetudini del vostro luogo di residenza. Prima ancora di porre attenzione alle singole normative regionali, una prassi virtuosa del vostro Comune di residenza potrà semplificarvi le cose molto meglio della norma generale e astratta. Questo perché, come per tutto il diritto, un conto è il principio e la norma programmatica, un conto è il regolamento attuativo e dunque le reali modalità in cui la norma assume valenza nel consorzio umano. Sintetizzando, la norma viva è quella realmente applicata, mentre tutto quello a cui è difficile dare attuazione spesso rimane lettera morta.
    Proprio per questo motivo è opportuno instaurare un stretto dialogo con gli enti di riferimento, dal Comune alle AUSL, passando per gli assessorati all’ambiente e le forze dell’ordine locali, per poter realizzare al meglio quanto -sulla carta- accordato alle colonie feline.
    Per quanto riguarda le colonie feline in condominio, queste sono da sempre un focolare di discordia e dispetti, sì che ogni caso va trattato per suo conto.
    Purtroppo, per la cronaca, la Legge del 4 novembre 2010 n.201 è intervenuta sulle norme del codice penale riducendo drasticamente le sanzioni per i maltrattamenti sugli animali. Chiaro indice che, nel tessuto sociale, queste norme non sono state avvertite come segno di civiltà.

    Rispondi
  14. Mari
    Mari dice:

    Salve, da qualche mese dalla finestra di casa calo del cibo e dell’acqua per dei gatti che si sono stanziati nel cortile di un privato che è confinante col mio. Siccome alcuni abitanti del quartiere si sono lamentati e hanno minacciato di fare del male ai gatti, volevo chiedere: posso richiedere lo status di colonia felina pur non potendo accedere completamente al luogo in cui vivono?

    Rispondi
  15. Serena
    Serena dice:

    Ciao, sono una “gattara” non ancora ufficialmente. Volevo sapere nel caso mi trasferissi se io possa trasferire da me anche loro così da occuparmene.

    Rispondi
  16. angelo
    angelo dice:

    salve,
    da settembre 2018 mi occupo del nutrimento di 5 (ora diventati 4) gatti nei giardini della scuola (liceo) dove presto servizio.
    i gatti hanno diritto a restare o un giorno, visto che a settembre 2019 io non lavorerò più in quel liceo, potrebbero essere mandati via?
    grazie

    Rispondi
  17. Marina
    Marina dice:

    Comunque un bell articolo ma resta solo articolo. La realtà è ben diversa. Per me che ho una colonia felina di tre gatti sono iniziati solo guai e polizia locale che è intervenuta solo in difesa di chi odia gli animali
    Per di più nonostante le mie segnalazioni, ad enti in difesa di animali, carabinieri, guardiezoofile, mai nessuno è venuto in mio soccorso.
    E pensare che ci sono leggi Europee che richiamano ma non gliene frega a nessuno.
    In’assemblea condominiale l amministratore ha, addirittura, incitato i condomini a denunciar
    mi

    Rispondi
    • Silvana
      Silvana dice:

      Si è vero.. Sembra tutto bello ma la realtà è un altra cosa. Anch io avevo fatto richiesta per un colonia felina di circa 20 gatti…ma il sindaco del mio comune vuole che mi prenda anche la responsabilità che se un gatto di questa colonia una volta certificata causa danni o incidenti a persone o cose ne rispondevo io di tasca mia. Ti fanno passare la voglia di aiutare…

      Rispondi
  18. Paola
    Paola dice:

    Salve, cosa accade se alcuni gatti censiti come facenti parte di una colonia, non si fanno più vedere o muoiono prima della sterilizzazione? Si può uscire dal programma?

    Rispondi
  19. Ely
    Ely dice:

    Ciao io ho un terreno in campagna(privato) e ci sono più di 20 gatti, quasi tutti selvatici, che però do da mangiare io. Si può considerare una colonia? E se si dove mi devo recare per registrarla ? Grazie

    Rispondi
  20. Ornella
    Ornella dice:

    Buongiorno vorrei un vostro consiglio. Da un paio di anni nel mio parco avevo posizionato delle cucce per la colonia felina che vi risiede. Due giorni fa mi sono accorta che qualche condomino le ha buttate. Posso denunciare il condominio nella persona dell’amministratore per questo furto?

    Rispondi
  21. Silvana
    Silvana dice:

    Buongiorno se chiedo al comune dove risiedo di domanda per colonia felina, è normale mi venga chiesto di firmare un modulo dove io divento unica responsabile di danni a persone o cose causati dai gatti della colonia di cui mi prenderei cura? Altrimenti il sindaco non mi darebbe l ok per la sterilizzazione.

    Rispondi
  22. Dani
    Dani dice:

    Ma Se una gattara, che ovviamente non ha detto nulla al sindaco ecc ecc…porta a sterilizzare dei gatti, rimessi poi sul territorio e dopo muoiono a causa di infezioni ecc…la responsabilità cade su qualcuno?

    Rispondi
  23. Daniela
    Daniela dice:

    Mi riferisco ad una colonia felina di Roma sita in un cortile di un condominio già riconosciuta e iscritta nell’apposito registro; poiché l’intestatario, il mio compagno, è ormai i una casa di riposo, di fatto della colonia me ne occupo io. Vorrei sapere come fare per intestare a me la colonia, visto che il mio compagno non è più in grado di occuparsene fisicamente e, tra l’altro, non ci sta più con la testa. Vorrei anche sapere se il passaggio di intestatario si può fare on line. Grazie.
    Cordialità
    Daniela

    Rispondi
  24. gaetano
    gaetano dice:

    Ciao a tutti avrei bisogno di un consiglio, abito in un condominio da 5 anni, ci sono sempre stati gatti qui… col tempo ho cominciato ad occuparmene, sopratutto cibo e cure mediche di base. è un grosso impegno sopratutto economico. ovviamente ci sono persone che mi lodano e altre che mi odiano, dicono che i gatti “sono aumentati” (vorrei sapere come fanno a misurare questo fenomeno vista l’estensione del parco) e che “si sente puzza di gatto” quando poi le aree che ho ripulito e adibito a ricovero temporaneo erano imgombre di spazzatura inoltre le aree adiacenti non vengono pulite dal personale adibito, e comunque ci sono tanti cani padronali che “usano” tutto il parco a piacimento e non so proprio come fanno a dire che si tratta di puzza di gatto…anyway… sto pensando di intestarmi la colonia felina sperando in una maggior tutela, però personalmente penso che la sterilizzazione anche se necessaria violi la natura del gatto inoltre non ho lo stomaco sopratutto ne il tempo di catturare un gatto per farlo sterilizzare, coi tempi dell’asl poi, con il lavoro sarebbe un casino. cè soluzione? inoltre si parla del fatto che gli interventi non vengono fatti in anestesia ma con la chetamina che immobilizza lasciano il gatto cosciente e con possibili enormi traumi psicologici post intervento, mi sapete illuminare in proposito?

    Rispondi
    • Elisa Bertoldi
      Elisa Bertoldi dice:

      Allora la sterilizzazione avviene o tramite la Asl oppure da veterinari convenzionati che usano tutti i criteri migliori per i gatti…come l’anestesia totale. Non fidarti di dicerie. Per lo status di colonia senti anche Enpa e Oipa della tua zona che ti possono aiutare con le catture e le sterilizzazioni. Credimi che fai solo un favore ai gatti sterilizzandoli, perché se non li sterilizzi ti ritrovi con centinaia di gatti da mantenere, che litigano tra di loro, si ammalano e finiscono sotto alle macchina. In questo video ho parlato della sterilizzazione anche a livello “morale”, guardalo :) https://youtu.be/SQ2SHZKo0Os

      Rispondi
  25. ALESSANDRA
    ALESSANDRA dice:

    Buonasera, ho bisogno di un consiglio e di supporto. Io e un’altra volontaria gestiamo in un piccolo comune Umbro una colonia di 15 gatti, censita e sterilizzata. La colonia si è stabilita su un piccolo spazio abbandonato che però è di proprietà della Curia. Ora la Curia ha deciso di realizzare dei parcheggi ripulendo quindi la zona ed eliminando quindi l’habitat della colonia. Abbiamo quindi chiesto di poter spostare di qualche metro le casette e il cibo, ma la persona che segue la Curia mi dice che non autorizzerà mai la presenza della colonia. Prima ancora ho sentito la Asl che risponde dicendo che per un eventuale spostamento (drastico) occorrono sei mesi e non consiglia la procedura (inoltre non ci siamo con i tempi visto che queste persone stanno agendo ora). Il Comune mi dice che i gatti devono rimanere in quella zona ma senza aiutare noi due volontarie in alcun modo in questa “discussione” con la Curia. Quindi chiedo,cosa posso fare da cittadina e volontaria? Scrivere al Papa?!?! Sono molto amareggiata per questa situazione.

    Rispondi
  26. Annamaria Sandomenico
    Annamaria Sandomenico dice:

    Buonasera. Qualcuno può dirmi come fare a registrare una colonia felina in provincia di crotone Calabria.
    Nessuno del posto sa come deve fare, insomma è come vivere fuori dal mondo.
    Io vivo in Umbria ma una mia amica in Calabria nutre molti gatti e fecondono continuamente e dovrebbe attivare la sterilizzazione per diminuire il numero del randagismo. Dove deve andare?

    Rispondi
  27. loredana
    loredana dice:

    salve ho circa 13 gatti adulti e 5 piccoli ,ho mandato al comune ossia alla asl roma 2 il modulo di richiesta di registrazione di una colonia, ma ancora non mi hanno risposto, devo sterilizzarli ma il costo per me è enorme
    per il resto me ne occupo da 8 anni non è un problema vivo in campagna e loro sono dentro la recinzione e non si allontanano mai di molto dormono e mangiano li da me. sono a casa
    chi devo chiamare per sapere se hanno accettato la registrazione lo sapete?

    Rispondi
    • Elisa Bertoldi
      Elisa Bertoldi dice:

      Allora io non ho mai sentito che “passino un sussidio” per seguire una colonia felina. Anzi spesso sento persone che devono sborsare di tasca propria i soldi per sterilizzazioni e cibo. Praticamente le volontarie fanno a spese proprie quello che dovrebbe fare il servizio pubblico. Non so poi nel tuo Comune come funziona.

      Rispondi
  28. Jump
    Jump dice:

    Salve, ho acquistato casa con giardino e anche un appezzamento di terreno distanziato di 20 metro dalla stessa.
    Su quest’ultimo vivono dei gatti ed ho scoperto che rientrano in una colonia felina registrata al
    Comune.
    La mia domanda è, posso recintare la proprietà dopo aver conosciuto la gettata o gattara?
    Grazie

    Rispondi

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