miele ai gatti fa bene fa male

L’altro giorno pensavo alle notevoli proprietà benefiche del miele, del fatto che lo prendo quando ho la tosse e il mal di gola e mi chiedevo, visto che la mia gatta Lady ha episodi di tosse, se potessi darlo anche a lei, così mi sono informata se il miele fa bene ai gatti, quanto se ne può dare e che benefici può avere ad esempio per il raffreddore del gatto.

Consapevole che gatti ed umani sono profondamente diversi e che non darei mai una medicina umana al mio gatto, ho pensato al miele per il suo effetto emolliente sulla gola, calmante, ad effetto antibiotico naturale. Certo è un alimento zuccherino, cosa di cui i gatti non hanno assolutamente bisogno, anzi, ma mi sono chiesta se dare miele ai gatti fa male oppure può far bene in alcuni casi.

Ripassiamo: che cos’è il miele e che proprietà ha

Il miele viene prodotto dalle api, nei loro alveari, partendo dal nettare dei fiori, una sostanza zuccherina prodotta apposta dai fiori per attirare gli insetti impollinatori, che grazie alle loro “visite” contribuiscono a far moltiplicare le piante.

L’ape succhia il nettare dei fiori, lo porta nell’alveare, dove, passando da un’ape all’altra, viene elaborato dagli enzimi delle api, perde il contenuto in acqua, e viene depositato dalle api in celle di cera, come approvvigionamento di cibo di scorta.

Il miele ha numerosissime proprietà benefiche per noi esseri umani: è decongestionante delle vie aeree, esercita una attività antibatterica ed è energizzate, un ottimo rimedio in caso di tosse, raffreddore e laringiti. E’ antiinfiammatorio e favorisce la rigenerazione dei tessuti.

Le qualità ed il sapore del miele cambiano a seconda del fiore dai cui deriva, ed ognuno ha diverse proprietà. E’ un alimento insomma preziosissimo e di cui fare uso, per noi umani basta mangiarne un cucchiaino al giorno per trarne tanti benefici.

In commercio esiste il miele pastorizzato ed il miele crudo Il miele vergine o crudo o grezzo è più solido, non è sottoposto a cottura e preserva intatte tutte le proprietà benefiche del miele, con il rischio però di presenza di spore tra cui quelle del botulino, pericoloso nei bambini sotto ai 12 mesi di età. Il miele pastorizzato è stato riscaldato per favorire la liquidità e il miscelamento di vari mieli e spesso lo troviamo al supermercato (anche in questo caso, leggiamo l’etichetta).

Il miele crudo è rischioso solo per i bambini non svezzati, sarebbe sempre meglio cercare miele non pastorizzato prodotto da apicoltori locali che lo vendono sicuro. La pastorizzazione infatti, se il miele è prodotto e conservato bene, non è necessaria né obbligatoria. Meglio cercare mieli che in etichetta riportano la dicitura “non sottoposto a trattamenti termici”.

Regala o adotta un alveare

Ovviamente senza le api nemmeno il miele esisterebbe, per questo è importante tutelare le api, e se sei interessata ad approfondire questo aspetto del discorso, ho trovato una StartUp che tutela le api, molto interessante, dove si può anche adottare un alveare per contribuire alla salvaguardia delle api.

3Bee è una green start up che ha a cuore la sostenibilità e la salvaguardia del pianeta, in particolare delle api.
Grazie alla tecnologia all’avanguardia, 3Bee sviluppa sistemi intelligenti per monitorare la salute delle api e sostenere il prezioso lavoro dell’apicoltore.

Questi sono gli obiettivi di 3Bee:

  • Preservare la biodiversità e l’ambiente: le api sono responsabili della germinazione di oltre l’80% di piante, frutta e verdura. Le conseguenze dirette e indirette di questa attività rendono le api fondamentali per la conservazione di biodiversità ed ecosistemi.
  • Sostenere gli apicoltori locali attraverso una retribuzione etica del loro lavoro: gli apicoltori locali ricevono sostegno finanziario per le attività, aumentando numero delle colonie e produzione di miele, venduto direttamente al consumatore attraverso la nostra piattaforma.
  • Tutela della sicurezza alimentare e promozione di un’alimentazione genuina: grazie al rapporto diretto tra produttore e consumatore locale, creato attraverso la piattaforma, incoraggia l’acquisto e il consumo di miele monitorato, genuino, artigianale e naturale al 100%.

Adotta un alveare con 3Bee” è un programma di ricerca, sviluppo ed economia circolare. Grazie al programma è possibile:

  • Adottare e proteggere un alveare a distanza anche senza essere un apicoltore,
  • Seguire e monitorare h24 e da remoto la crescita e lo sviluppo dell’alveare grazie alla tecnologia di 3Bee che ne misura costantemente peso, umidità, temperatura e suoni,
  • Gustare un miele unico prodotto dall’alveare adottato alla fine della stagione apistica e sempre nel rispetto dei tempi di produzione del miele e dell’apicoltore.

Per l’adozione è possibile scegliere:

  • L’apicoltore;
  • L’alveare;
  • Il miele da gustare;
  • La durata dell’adozione.

Dopo l’adozione si riceve:

  • Il certificato di adozione personalizzato;
  • Le credenziali per accedere all’app di 3Bee per monitorare giornalmente la crescita e lo sviluppo del tuo alveare;
  • Il miele prodotto dalle api adottate alla chiusura della stagione apistica (sempre nel rispetto dei tempi di produzione delle api e dell’apicoltore).

Secondo me questo è un bellissimo modo per prendersi cura dell’ambiente e delle api anche se non si ha la possibilità di avere direttamente un alveare o occuparsi di loro di persona. Scopri qui il progetto 3Bee.

Miele ai gatti

Ma veniamo ai nostri mici, per scoprire se il miele fa bene ai gatti. Il miele non è un alimento necessario ai gatti, che si nutrono principalmente di carne, e di quello hanno bisogno. Non intendo in questo articolo incoraggiare gli umani a dare in pasto ai loro mici merendine al miele o qualsiasi golosità umana con la scusa che il miele fa bene ai gatti.

Di per sé il miele non fa male ai gatti, a meno che non ne diamo in quantità spropositate, allora rimpinzeremmo il nostro gatto inutilmente di un alimento molto calorico, questo non è cosa da fare. La cosa a cui stare attenti è il leggero potere lassativo del miele, che se per noi umani è leggero, in quantità elevate nel gatto può essere forte, causando diarrea. Quindi non esageriamo mai nelle quantità.

Attenzione anche nel caso di un gatto diabetico: il miele non va dato, perché comunque stiamo dando un alimento zuccherino che il diabetico non è in grado di metabolizzare correttamente, soprattutto quando parliamo di gatti, che non digeriscono bene gli zuccheri.

Si può dare miele ai gatti solo in piccole quantità, ad esempio mezzo cucchiaino al giorno, ed evitare di darlo ai gattini. Con pochissime quantità si possono sfruttare i benefici del miele sul gatto senza mettere a rischio la sua salute.

Il miele ai gatti può essere utile in caso di raffreddore o episodi di tosse, come per noi umani, per il suo effetto emolliente ed antibatterico. Inoltre il miele fa bene ai gatti anche in caso di allergia, rafforzando il sistema immunitario ma aumentando la tolleranza verso gli allergeni. Il miele può essere anche utilizzato, in piccole quantità, come cicatrizzante sulle ferite che si procurano i gatti.

Si può sfruttare l’effetto energizzante del miele anche per gatti che sono debilitati a causa di malattie o convalescenze, sempre in piccole quantità e consultandosi con il veterinario.

Quindi riassumendo possiamo dare miele ai gatti in caso di:

  • tosse
  • raffreddore
  • scarsa energia
  • allergie stagionali
  • ferite aperte
  • stitichezza

Ai gatti piace il miele?

Ogni gatto ha i propri gusti, ad alcuni gatti piacciono gli alimenti zuccherini, ad altri in genere no. Alla mia gatta il miele non piace, non ne è attratta, e quando le faccio annusare il vasetto del miele fa una smorfia disgustata.

Per darle il miele io immergo la punta del mio dito nel vasetto e poi gliene spalmo un pochetto sul muso, più che posso dentro in bocca, così lei ripulendosi lo mangia, e non fa alcun verso di disgusto quando lo mangia. Secondo me non le piace l’odore, ma non le dispiace il sapore.

Prodotti a base di miele per gatti

Esistono addirittura dei prodotti per gatti a base di miele, e in questo caso per gattini che hanno bisogno di energia nei primi mesi di vita, e qui rispondiamo alla domanda su come dare miele ai gatti: attraverso il pet food, se il gatto non lo vuole mangiare in nessun modo al naturale. Honey for Pet sono bustine da 6 gr, con miele, polline, pappa reale e altri nutrienti che favoriscono il microclima intestinale, aiutano con le energie il gattino e stimolano il sistema immunitario.

miele ai gatti di honey for pet

Ecco la lista degli ingredienti di questo prodotto per gatti a base di miele:

Miele millefiori, melata (91,2%), polline estratto liquido (5%), pappa reale (1%), propoli, nucleotidi, inulina. Additivi, prodotti naturali e botanicamente definiti: estratto liquido di echinacea (0,6%). Composizione analitica (%S.T.Q.): Proteina 1,29, Fibra 2,5, olio e grassi 0,03, ceneri 0,87, umidità 17,6.

[ Scopri qui Honey for Pet ]

Si può spargere sul cibo (se il gatto lo mangia) e dare ai gatti anche adulti in caso di periodi di stress fisico.

Conclusioni

Come vedi il miele fa bene ai gatti, e si possono sfruttare tutte le sue importanti proprietà per il benessere del gatto, senza esagerare nelle quantità. Parliamo in questo articolo di un gatto sano, senza particolari patologie, per cui se il tuo gatto ha una condizione di salute particolare, consulta il tuo veterinario prima di dargli qualsiasi cosa.

Se hai dato miele al tuo gatto su consiglio del veterinario e hai ottenuto benefici, scrivicelo nei commenti e se hai altre esperienze siamo lieti di sentirle!

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