Spazzolare il gatto: a cosa serve e quanto spesso va fatto?

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spazzolare il gatto

Ci sono gatti a pelo corto e a pelo lungo.
I primi spesso hanno il pelo così corto che questo non ha particolari problemi, mentre i secondi hanno bisogno, di tanto in tanto, di essere spazzolati: i peli, infatti, tendono ad agglomerarsi tra loro fino a formare dei veri e propri nodi, e nonostante il gatto si prenda molta cura del proprio corpo (perché lo fa) in questi casi è bene dare una mano, da proprietari.

In natura, infatti, nessuno spazzola i gatti se non loro stessi, con la lingua, ma per i gatti che vivono in casa il pelo tende ad essere particolarmente lungo e lucente, a differenza di quanto accade fuori, e questo perché per avere un bel pelo ci vuole abbondanza di sostanze nutritive: l’organismo mette infatti nella cute l’energia come ultima parte, perché prima la manda agli organi vitali, che sono più importanti.

I gatti, in casa, hanno tutto il necessario per star bene e anche il loro pelo rispecchia questa caratteristica.
Ovviamente il nostro spazzolamento non deve sostituire la tolelettatura che il gatto fa per conto proprio, ma sarebbe opportuno anche ogni giorno dare una spazzolata al gatto, per una serie di motivi.

Nei negozi online come questo shop di Addestramentocaniblog.it potrai trovare le spazzole adatte per spazzolare il tuo gatto sia che abbia il pelo lungo che corto.

Perché spazzolare il gatto?

Per prima cosa, lo spazzolamento è una questione psicologica, spazzolare il gatto serve a legare di più il gatto al padrone.
Se ogni sera, per una decina di minuti, ci mettiamo sul divano con il gatto, anche guardando la televisione, e lo spazzoliamo questo è un momento di intimità tra uomo ed animale, e se per il gatto è piacevole si affezionerà ancora di più a noi.

Inoltre spazzolare il gatto serve ad aiutarlo a perdere quella lanugine di cui si libera nei cambi di stagione.
In questo modo teniamo sotto controllo la perdita di pelo.
In un mio precedente articolo, ti ho dato numerosi consigli per togliere i peli di gatto da mobili e vestiti.

L’importante è abituare il gatto alla spazzola fin da quando è piccolo, perché accetta di farsi fare le cose dal padrone, cosa che è meno incline ad accettare quando ormai è adulto; pertanto è un’abitudine che andrebbe presa fin dai primi giorni di vita.

Lo spazzolamento va a rimuovere sul corpo del gatto i peli che ormai si sono staccati dal follicolo pilifero, e che rimangono incastrati nel resto del manto; il gatto li rimuoverebbe da solo, ma leccandosi poi ingerirebbe questi peli che rimangono, come palline, nello stomaco che devono poi essere vomitate, perché non possono essere digerite.

Inoltre lo spazzolamento è un’operazione importante per diagnosticare problemi del pelo.
Alcune malattie, ad esempio, causano la perdita eccessiva di pelo, che si vede dalla spazzola, e la desquamazione cutanea, quella che in gergo si chiama “forfora”; anche ferite o ulcere si possono notare mentre si spazzola, e queste cose vanno riportate al veterinario che cercherà una soluzione prima che il gatto inizi effettivamente a stare male.

Immancabile poi il controllo per le pulci e le zecche:
le zecche è impossibile non vederle mentre si spazzola e si possono rimuovere, delle pulci si vedono le feci (puntini neri alla base del pelo) e bisogna trattare con gli appositi prodotti quanto prima perché le pulci, se il gatto le mangia, possono provocare la crescita di una tenia (Dypilidium caninum, a scapito del nome colpisce soprattutto i gatti) nell’intestino, che è un problema grosso.

Abbiamo parlato in un altro articolo di come tenere sotto controllo pulci e zecche.

Come spazzolare il gatto

In realtà spazzolare il gatto non è una cosa difficile, anzi è piuttosto semplice.
Ci sono delle regole da seguire, ma non abbiamo particolari necessità, per cui basta un po’ d’attenzione e, soprattutto, bisogna fare in modo che lo spazzolamento per il gatto sia un momento piacevole e non temibile.

  • Per prima cosa, spazzoliamo sempre nella direzione del pelo perché i gatti odiano essere spazzolati contropelo, e se ne andrebbero subito.
  • Quando si spazzola, vanno usate spazzole per animali (quelle nostre hanno ben poco senso); sarebbe opportuno avere un kit di spazzole come questo, più che una sola spazzola, perché più dimensioni diverse aiutano a spazzolare meglio il gatto.
  • Si inizia con la spazzola con i denti più larghi così da rimuovere i residui grossolani, e poi si ripassa con quelle più fini.
    Se facessimo con una spazzola sola, senza misure diverse, o lo spazzolamento non sarebbe ideale (solo spazzola grande) o diventerebbe difficile muoverla (solo spazzola piccola).
  • Se notiamo che ad un certo punto la spazzola non va, fermiamoci e vediamo perché.
    Di solito dipende dai nodi che si sono formati nel pelo, e che dobbiamo provare a sciogliere prendendo i peli con le dita, alla base (così non tirano e non fanno male al gatto) e cercando di scioglierli con la spazzola.
    Se non riusciamo, meglio tagliarli: se continuiamo ad insistere rischiamo di far male al gatto, che potrebbe graffiare, mordere, e sicuramente non si farebbe spazzolare così volentieri le prossime volte.

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