Calcoli e renella nel gatto: sintomi, cura e prevenzione

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Calcoli e renella nel gatto sintomi cura e prevenzione

In questo articolo parliamo dei calcoli alla vescica del gatto in modo generale, cercando di capire quali sono e come comportarsi nel caso in cui il gatto ne soffre.

Non è il primo articolo che dedichiamo a questo argomento, perché abbiamo già parlato dei calcoli di struvite che sono calcoli a tutti gli effetti, e sono anche i più frequenti: per questo gli abbiamo dedicato un articolo apposito, e se il vostro gatto soffre di struvite vi conviene leggere quell’articolo specifico.

In questo articolo parleremo invece di tutti gli altri calcoli vescicali e urinari, che cosa sono, quali differenze ci sono tra uno e l’altro e come si risolvono.

I calcoli, che quando sono piccoli si chiamano renella, si differenziano per la loro composizione chimica: a seconda degli atomi che ci sono all’interno dei singoli calcoli si ha un nome diverso.
Questo non influisce più di tanto sui sintomi dei calcoli, che danno ostruzione alle vie urinarie e cistite (praticamente sempre), ma influisce sul trattamento e sui modi che abbiamo per rimuoverli ed evitare le recidive, alimentazione compresa.

Tra i calcoli che possiamo trovare nelle urine del gatto ci sono:

  • Struvite: non mi dilungo perché ne ho parlato nell’altro articolo, sono i calcoli più comuni nel gatto.
  • Cristalli di ossalato di calcio: sono cristalli composti prevalentemente da calcio, insieme all’acido ossalico.
    Sono particolarmente difficili da rimuovere e spesso è richiesta la chirurgia.
  • Urato: detto anche acido urico è la degradazione della purina, un nucleotide che può essere eccessivamente presente nella dieta; i cristalli più comuni sono urato di ammonio.
Cristalli di urato

I cristalli di urato sembrano delle stelline. Immaginate che dolore.

  • Xantina: sono causati dalla mancanza di un enzima oppure dalla presenza eccessiva di alcuni farmaci nell’organismo. Sono particolarmente frequenti le recidive.
  • Cistina: di solito sono calcoli dovuti a difetti renali che si concretizzano nelle urine sotto forma di calcoli, e la situazione è difficilmente risolvibile in modo definitivo, rispetto ad altri calcoli.

I calcoli nel gatto, sono una delle cause della Sindrome Urinaria Felina (FUS), o meglio della Sindrome del basso tratto urinario felino (FLUTD: Feline Lower Urinary Tract Disease).

Cause di calcoli e renella nel gatto

Viste le tante tipologie di calcoli urinari, non è semplice capire quali siano le cause dei calcoli nel gatto, visto che ogni tipo di calcolo è causato da problemi diversi.

In certi casi si formano per un problema congenito del gatto, in altri da errori di alimentazione, in altri ancora sono dovuti a farmaci (di cui magari il gatto non può fare a meno a causa di altre patologie).

Per capire le cause della renella o dei calcoli alla vescica c’è quindi necessità per prima cosa di un esame delle urine che permetta di capire che calcoli sono (sono molto diversi uno dall’altro, quando si guardano al microscopio), quindi di altre analisi per capire con precisione qual è il problema specifico.

Calcoli e renella nel gatto: i sintomi

Se le cause dei calcoli renali sono molto diverse una dall’altra, i sintomi dei calcoli renali sono molto simili,  indipendentemente dalla tipologia; possono cambiare invece in base alla loro posizione, perché possono essere sia in vescica (la fattispecie più comune), sia nell’uretra (e allora c’è ostruzione alle vie urinarie del gatto), sia nel rene e nell’uretere (il tubicino che collega rene e vescica), però questi ultimi due casi sono rari.

Quello che nota il proprietario va da difetti di urinazione, cioè il gatto che fa pipì poco ma spesso, e nei casi più gravi anche sangue nelle urine del gatto, maschio o femmina è indifferente (perché il problema è la vescica, che è uguale in entrambi i sessi).

Il caso più grave di tutti è l’ostruzione, evenienza in cui un calcolo blocca il flusso di urina che si accumula in vescica.
Il gatto in questo caso non urina ma sta visibilmente e palesemente male, tanto da dover ricorrere ad un intervento medico veterinario urgente (perché il gatto potrebbe avere un blocco renale e morire nel giro di 3-4 giorni dall’inizio di questa situazione!).

Quindi i sintomi di calcoli nel gatto sono, dal più lieve al più grave:

  • il gatto fa poca pipì ma va spesso nella lettiera (pollachiuria)
  • il gatto fa la pipì fuori dalla lettiera
  • il gatto maschio potrebbe leccarsi molti di frequente il pene
  • il gatto miagola mentre fa la pipì perché prova dolore (stranguria)
  • ematuria, sangue nelle urine del gatto
  • dolore addominale
  • ostruzione delle vie urinari

Cura dei calcoli del gatto

La cura dei calcoli, come si può capire da quanto detto finora, dipende molto dal tipo di calcolo e viene stabilita dal veterinario solo dopo che ha avuto modo di controllare la situazione e, soprattutto, che ha capito di che calcoli si tratta.

Calcoli di cistina nel gatto

Questi sono i calcoli di cistina.

Questo permette di capire la causa dei calcoli, quindi di capire se si possono trovare soluzioni definitive: in certi casi ciò non è possibile, perché la causa è congenita (cioè si tratta di un problema genetico del gatto) e l’unica cosa che si può fare è tenere sotto controllo la situazione.

In generale esistono tre tipi di terapia che si possono fare per la renella o per i calcoli urinari del gatto.

L’intervento chirurgico

In alcuni casi, come in quello dei cristalli di ossalato, è necessario un intervento chirurgico per rimuoverli perché non si possono togliere in altro modo, specie quando sono grandi.

Di solito l’operazione per i calcoli non si fa, o meglio si cercano di sfruttare altre soluzioni, ma quando questo proprio non è possibile, l’intervento è necessario. L’intervento per i calcoli nel gatto consiste nell’aprire la vescica, togliere i calcoli e richiudere, e contrariamente a quanto si può pensare, non è un intervento complesso.

Risolve subito il problema, per cui il gatto momentaneamente sta bene, ma bisogna fare attenzione alle recidive dei calcoli.

I farmaci

Praticamente sempre quando ci sono dei calcoli si utilizzano dei farmaci, sia per la cistite (antibiotici soprattutto, per evitare la proliferazione batterica che aggrava la situazione), sia per il pH urinario (l’acidità), che deve essere modulato e modificato così da evitare la ricomparsa dei calcoli.

Attenzione, però: ogni calcolo ha un pH di crescita diversa, per cui in base al tipo di calcolo si danno sostanze diverse per portare le urine al pH migliore per evitare la crescita di quei calcoli.

L’alimentazione

Infine, l’alimentazione per la renella del gatto, che è importantissima non tanto nell’immediato (per cui servono gli altri due metodi), quanto nel proseguire della patologia.

Questo perché per i calcoli le recidive sono molto frequenti, e se non si fa attenzione ad eliminare dalla dieta gli alimenti che contengono gli elementi che causano la formazione del calcolo ecco che quelli torneranno, anche se abbiamo eseguito le prime terapie.

E’ un problema non da poco, visto che mi occupo di alimentazione: l’alimentazione del gatto cambia da calcolo a calcolo.
Gli alimenti “Urinary” sono di solito pensati per i cristalli di struvite, non per i cristalli di ossalato, xantina o cistina.
Questo significa che prima di fiondarvi ad acquistare un mangime Urinary per il vostro gatto è importantissimo parlare con il veterinario, o se preferite con un veterinario che si occupi di alimentazione, sia nel caso in cui vogliate proseguire con la dieta industriale, sia che decidiate di passare alla casalinga.

Avendo ogni tipo di calcolo una risoluzione differente, risulta molto complesso capire, da proprietari, cosa fare precisamente per risolvere la situazione senza un aiuto, anche perché se si sbaglia, nel giro di poche settimane, il problema torna.

Non solo: se si sbaglia prendendo, per esempio, un alimento Urinary per cristalli che non sono la struvite, può essere che quell’alimento sia ricco di un elemento che contribuisce alla formazione dei calcoli del vostro gatto (ad esempio, ricco di calcio e il vostro gatto soffre di ossalato…): questo andrebbe a peggiorare la situazione.

Leggi anche: Cibo Urinary per gatto: consigli e marche

cristalli di ossalato di calcio calcoli del gatto

Ossalato: che calcoli carini, sembrano piccoli diamanti!

Per cui, per la terapia alimentare è necessario fare sempre molta attenzione ed evitare di cercare rimedi naturali per i calcoli nel gatto, o cercare soluzioni erboristiche, che al massimo possono essere utili solo per modificare il pH delle urine, ma non di più.

Per evitare alla radice i calcoli nel tempo l’unico modo è l’alimentazione, per cui una dieta per i calcoli del gatto appositamente formulata è la garanzia migliore che potete avere per il benessere, momentaneo e duraturo, del vostro gatto.

E tu hai avuto esperienza con il tuo gatto con i calcoli? se vuoi raccontarcela, o se hai domande sui calcoli o sulla renella, scrivi pure nei commenti le tue domande e osservazioni.

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1 commento
  1. Maria
    Maria dice:

    Gatto di 8 mesi con nanismo da ipotiroidismo. Ricoverato per calcoli di urato di ammonio. Cateterizzato e disostruito.
    Veterinari consigliato cibo hepatic secco e urinary umido.
    Non vuole mangiarlo. Che posso fare?

    Rispondi

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