Erba gatta: cos’è, effetti sul gatto e come coltivarla

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erba gatta cos'è e a cosa serve

Chiunque abbia un gatto avrà sentito almeno una volta parlare di erba gatta. A prima vista, sembra semplicissima erba, come le graminacee che si trovano nei giardini e che il gatto mangia, come sappiamo, per regolare il proprio equilibrio intestinale ed evitare la costipazione delle feci, perché contiene fibre.

Qualcuno la avrà anche comprata, nei negozi di animali, e la avrà data al proprio gatto, che avrà iniziato ad avere comportamenti strani.
Si struscia, fa le fusa, si rotola, miagola, insomma sembra abbia qualcosa che non va. Leggi anche: Dove si compra l’erba gatta

Qualcuno pensa addirittura che sia una specie droga ma, ovviamente, questo non è vero, altrimenti non la venderebbero.
La spiegazione di come funziona l’erba gatta è affascinante, e non ve la aspettereste probabilmente.

Erba gatta: effetti

L’erba gatta è una pianta, appartenente alla specie Nepeta cataria, che non ha effetti particolari sull’uomo. Se la mangiamo noi, insomma, non ci fa nulla, è erba.

In realtà la Nepeta è l’erba gatta vera e propria, quella diciamo “originale”, simile alla menta, perché nei negozi di animali si trova anche una graminacea, la Dactylis glomerata, o erba mazzolina, che non ha però lo stesso effetto dell’erba gatta: è normale erba, insomma, e si usa per integrare fibra nei gatti che vivono in appartamento.

Le due immagini seguenti vi chiariranno di molto le idee sulla differenza tra le due (la prima è la Nepeta cataria, la seconda la Dactylis, in forma naturale).

Erba gatta Nepeta cataria
Erba gatta Nepeta
Erba gatto per il gatto Dactylis
Erba gatto per il gatto Dactylis

Perché il gatto si comporta in modo strano quando entra in contatto con l’erba gatta? La spiegazione sta in un organo, che gli animali tra cui i gatti hanno, che si chiama organo vomero-nasale.

È composto da un tubicino che collega la bocca (dietro ai due incisivi centrali superiori) al naso, ma non ci arriva perché finisce a fondo cieco.
Come il naso serve a percepire gli odori, questo organo serve a percepire i feromoni, sostanze emesse dagli altri gatti che permettono di comunicare.

E una sostanza emessa dall’erba gatta, che si chiama nepetalattone, è chimicamente simile ad un feromone felino. Un feromone che viene emesso dai genitali. Un feromone sessuale, insomma. Leggi anche: I feromoni, messaggeri del gatto

Da qui si capisce perché i gatti, sia maschi che femmine, si comportino in modo bizzarro quando la mangiano o ne sentono l’odore: hanno l’impressione di avere davanti un gatto maschio o una femmina in calore, a seconda dei gusti. Poi, ovviamente, l’effetto passa, in genere nel giro di 15-20 minuti.

A cosa serve l’erba gatta e perché il gatto a volte vomita

Fisiologicamente, a che cosa serve l’erba gatta?
In generale l’erba, una volta ingerita, apporta fibre all’intestino e quindi lo regolarizza, ma aiuta anche a rimuovere i boli di pelo dallo stomaco, per cui fa bene al gatto.

Non bisogna fargli fare indigestione di erba per non rischiare lo sviluppo di una diarrea osmotica, ma alcuni fili al giorno non possono che giovare al nostro amico a quattro zampe.

E come mai a volte il gatto vomita? Se il gatto vomita dopo che ha mangiato l’erba, nulla di allarmante, anche in questo caso, perché il vomito è un meccanismo di difesa.

A volte i boli di pelo nello stomaco da tempo diventano piuttosto grandi, e i fili d’erba vanno ad incastrarsi in mezzo ad essi formando palle ancora più grandi, detti bezoari, che non riescono a procedere oltre, nell’intestino. E se non possono andare avanti tornano indietro tramite il vomito.

È un sistema di pulizia dell’organismo, al gatto non ha fatto male l’erba. Anzi, gli ha fatto bene.

Erba gatta: come si coltiva

Coltivare l’erba gatta (la Dactylis, per la precisione) in casa è semplice, molto semplice. Si può coltivare l’erba gatta piantando direttamente i semi. Al supermercato e nei negozi di prodotti per animali ci sono molte volte sacchetti di semi di erba gatta con le istruzioni.

Come si coltiva l’erba gatta? Le alternative, dunque sono due: la prima è trovare i vasi con l’erba già spuntata nei negozi di animali, la seconda è di acquistare direttamente i sacchetti con i semi.

Esistono anche delle vaschette di plastica, vendute già con terriccio e semi di erba gatta già pronti, che basta “scartare” e annaffiare, per vedere crescere la nostra erba gatta nel giro di qualche giorno, e non doverci nemmeno preoccupare del vaso in cui metterla.

I nostri gatti andranno direttamente a mangiare l’erba gatta dalla vaschetta in cui cresce.
Basta quindi ricordarsi di annaffiare periodicamente l’erba gatta e crescerà rigogliosa per molte settimane.

Se invece si acquistano i semi di erba gatta senza vaschetta, andranno piantati. Si prende un vaso, quindi, e si riempie di terriccio.
Quindi si mettono un po’ di semi, a distanza di un centimetro uno dell’altro, e si ricoprono con 1-2 cm di terra, non di più perché altrimenti poi non riesce a crescere.

Come si coltiva l'erba gatta
Come si coltiva l’erba gatta

Quindi va annaffiata per qualche giorno, con poca acqua ma costante, così che in una settimana (o anche meno) inizierà a spuntare l’erba, che non supererà i cinque centimetri in altezza.

Teniamola in un posto a contatto diretto del sole, ma non per tutto il giorno, altrimenti potrebbe seccare; un balcone non rivolto a sud va benissimo.

Una volta cresciuta, togliamone un po’ ogni giorno e diamola al gatto, finché non è finita. Da notare che difficilmente l’erba farà i semi in un vaso in casa, per cui quando è finita bisogna acquistare nuovamente i semi come la prima volta, e coltivarla di nuovo da capo.

Video Erba gatta

Ecco in un video l’esperienza di Elisa ed i suoi gatti Lady ed Oscar con l’erba gatta o catnip :)

Erba gatta o catnip: che effetti ha?
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