FeLV o Leucemia Felina: come si contrae, cura, prevenzione e sopravvivenza
Quando sentiamo parlare di leucemia, almeno in ambito umano, le cose si fanno serie, molto serie. Ma esiste anche la FeLV, o leucemia felina, malattia che può colpire il gatto.
La Leucemia Felina, detta anche FeLV, è diversa dalla nostra leucemia, se non come evoluzione quantomeno come cause. In particolare, è molto più facile che un gatto contragga la Leucemia rispetto ad un uomo, ma allo stesso tempo è anche più facile diagnosticarla precocemente e, sebbene non ci sia cura, garantire al gatto una vita dignitosa, anche se la leucemia felina è una malattia grave, ad alto tasso di mortalità.
Ma andiamo con ordine, e cerchiamo di capire che cos’è la FeLV, come si contrae, quali sono i sintomi, come si trasmette e quali sono i suoi effetti sull’organismo felino.
Raccomando, tra l’altro, anche a chi dovesse avere un gatto sano, di leggere comunque questo articolo: la FeLV è una malattia così contagiosa (il contagio avviene anche tramite la saliva del gatto) che nessun gatto, a parte casi particolari dei castrati che vivono soli e non escono mai di casa, si può considerare al sicuro.
Per evitarla, questa malattia va conosciuta, e va conosciuto il suo decorso.
Va detto che la FeLV non è contagiosa per l’uomo, anche se tra i gatti si può diffondere molto rapidamente.
Indice dei contenuti
La FeLV: cosa sono i retrovirus
La Leucemia Felina, a differenza di quella umana che è essenzialmente una neoplasia (un tumore) che può derivare da varie cause, nel gatto ha sempre e solo un “colpevole”, in medicina agente eziologico: si chiama virus della FeLV (che è il nome del virus, e solo per estensione quello della malattia) che significa “Virus della Leucemia Felina.”
E’ un retrovirus, ed esiste anche una malattia umana causata da questo tipo di virus, che è l’HIV.
La FeLV non è proprio il corrispettivo felino dell’AIDS umana, perché i gatti hanno un’altra malattia che gli somiglia molto di più, causata anch’essa da un retrovirus: è la FIV.
I retrovirus sono particolarmente bastardi rispetto ad altre specie virali, perché mentre altri virus si limitano ad entrare nelle cellule, distruggerle e fare copie di sé, i retrovirus sono più subdoli.
Entrano anche loro all’interno delle cellule, sì, ma non ne escono più, rimanendo al loro interno, quindi non distruggendo le cellule, ma facendo in modo che di tanto in tanto producano copie di sé.
Quindi il virus non distrugge le cellule, ma riproduce sé stesso, di tanto in tanto, ingannando il sistema immunitario del, che non riesce a debellarlo, perché non considera malate le cellule infettate dal virus.
Ed è per questo che da FeLV (ma anche da FIV o, noi, da HIV) non si guarisce mai, come anche dalla FIP, la peritonite infettiva felina.
La FeLV: come si contrae e che cosa provoca
Abbiamo detto che nel corpo del gatto infetto ci sono cellule che producono il virus, in maniera lenta ma costante.
Dove finisce questo virus?
Finisce, tra le altre cose, all’esterno, e lo fa con la saliva, con il sangue e con l’urina, che sono le tre vie di trasmissione principali.
Così mentre la FIV i gatti di solito la prendono per via venerea (più che altro perché quando i gatti si accoppiano se le danno), quindi via sangue, FeLV si può prendere anche bevendo dalla stessa ciotola dell’altro gatto, o dalla stessa pozzanghera, oppure annusandone le urine: le vie di trasmissione sono davvero tantissime ed è per questo che la malattia è molto diffusa nell’ambiente.
Infatti la FeLV si trasmette molto spesso anche con semplice scambio di saliva, facile quindi che la malattia venga trasmessa tra gatti che semplicemente vivono nello stesso ambiente
I tantissimi randagi e il fatto che i gatti girino molto rende semplice capire perché le malattie infettive nei gatti siano così diffuse, rispetto per esempio a quelle dei cani.
E anche il fatto che sia attiva la trasmissione transplacentare, quindi che la mamma incinta e con la FeLV la possa trasmettere ai gattini, che nasceranno già tutti con la FeLV, non è certo una cosa da sottovalutare.
FeLV o leucemia felina: sintomi
Ma nell’organismo del gatto che cosa fa la FeLV? Quali sono i sintomi?
Sì, perché abbiamo detto che il virus viene espulso verso l’esterno con saliva, urine e sangue, ma, chiaramente, dà problemi anche all’interno del corpo, altrimenti non sarebbe una malattia.
Le cellule che il virus va ad infettare sono quelle del midollo osseo, che sono i precursori del sistema immunitario; i globuli bianchi del gatto, così, saranno tutti infetti e avranno comportamenti anomali, come quello di moltiplicarsi più di quanto dovrebbero (da qui la leucemia, cioè letteralmente “troppi globuli bianchi nel sangue”); un numero così alto fa sì che a volte si aggreghino formando i linfomi, che sono i tumori composti da globuli bianchi.
E sono tumori a tutti gli effetti, per cui si può capire la gravità della situazione.
La FeLV può manifestarsi appena il gatto la contrae, oppure rimanere dormiente e dare sintomi dopo molto tempo.
I sintomi di una leucemia felina possono essere vari, ed il gatto può anche non presentare nessun sintomo, essere del tutto asintomatico, per questo è una malattia subdola.
La leucemia felina si può presentare con i seguenti sintomi:
- Il gatto ha un calo dell’appetito
- Il gatto tende a dimagrire
- Febbre
- Il gatto può avere problemi respiratori
- Il gatto può presentarsi anemico agli esemi del sangue
- Il gatto può avere i linfonodi ingrossati
Leucemia Felina: cura e prevenzione della FeLV
Per quanto riguarda la cure possibili e la prevenzione della leucemia felina, abbiamo già detto che un gatto positivo alla FeLV non può guarire, non esiste cura per la malettia.
La terapia, nel caso di un gatto FeLV positivo, consiste nel tenere sotto occhio eventuali complicanze e curare problemi che possono insorgere il prima possibile, in modo da stressare il meno possibile il sistema immunitario. Si possono somministrare vitamine che rafforzano il sistema immunitario del gatto.
La diagnosi di FeLV si fa attraverso un apposito esame del sangue, che dirà se il gatto è FeLV positivo o negativo, con una sicurezza del 98%. In alcuni fortunati casi, il gatto che ha appena contratto il virus, riesce a debellarlo e guarire, quindi l’esame va ripetuto nel giro di un mese. In questo caso si parla di FeLV transitoria.
FeLV: decorso della malattia
Se il gatto risulta feLV positivo, non significa però che è destinato a morire a breve. Con le dovute cure, la sopravvivenza del gatto può essere prolungata per anni.
Come abbiamo visto, la malattia può risultare dormiente per un bel po’ di tempo, prima di apparire in maniera conclamata.
Se, infatti, il gatto viene castrato/sterilizzato quindi perde l’istinto della riproduzione e sta in casa, sta in un ambiente che non stimola le difese immunitarie (se andasse fuori il freddo le stimolerebbe, e anche il contatto con altri animali) e se viene regolarmente sottoposto a controlli veterinari, atti ad individuare quanto prima qualsiasi problema dovesse insorgere, il micio può vivere anche molto a lungo, perché viene costantemente tenuto sotto controllo.
Sopravvivenza alla FeLV: in media un gatto può sopravvivere alla leucemia felina per 5-6 anni, dipende appunto dalle condizioni in cui vive e se non insorgono altre malattie o complicazioni che attaccano il suo sistema immunitario.
L’importante è essere consapevoli del fatto che è malato, e questo è importante quando prendiamo un nuovo gattino, che deve essere sottoposto al test di positività alla FeLV, giusto per essere tranquilli.
Se il gatto dovesse essere malato, o se fosse sano, ma abbiamo altri gatti affetti da FeLV vi abbiamo già spiegato come far convivere animali sani e malati.
Nel decorso della malattia, comunque, il sistema immunitario del gatto si indebolirà man mano, esponendolo sempre più a malattie ed infezioni, fino a portarlo alla morte.
Quindi, in caso abbiate un gatto affetto da leucemia felina, questi sono gli accorgimenti da tenere:
- tenere il gatto in casa il più possibile, in modo da prevenire altre infezioni e per non fare trasmettere la malattia
- portarlo regolarmente dal veterinario
- somministrare vitamine
FeLV o leucemia felina: il vaccino
Se il gatto è FeLV negativo (perché se è già positivo non serve) due parole sul vaccino: il vaccino esiste, e anche se non è del tutto protettivo, lo è nell’80% dei casi circa, per cui conferisce una buona immunità.
Dovete però essere voi a chiederlo al veterinario, specialmente se nella vostra zona gira la FeLV (questo lo sa lui), perché nelle “vaccinazioni obbligatorie” la FeLV non rientra; sarebbe completamente inutile, infatti, vaccinare un gatto già malato.
Se il gatto è sano, quindi se risulta negativo al test, si può vaccinare e stare quantomeno un po’ più tranquilli, specialmente se è un gatto che esce e gira molto.
Leucemia felina: l’interferone
Sei hai un gatto FeLV+ sicuramente avrai trovato sul web delle domande relative all’interferone, un farmaco che pare utile nella terapia della leucemia felina.
L’argomento è discusso, e va interpellato il veterinario prima di agire da soli, ti basti sapere che esiste un interferone ad uso felino, uno ad uso umano ed anche una versione omeopatica, che qualcuno somministra ai propri gatti, dai costi e dosaggi molto diversi.
Alcuni sostengono che la somministrazione dell’interferone consenta al gatto di sopravvivere più a lungo anche se FeLV positivo, evitando di ammalarsi per altre cause dovute al sistema immunitario indebolito.
L’interferone è un immunostimolante che si somministra per stimolare appunto il sistema immunitario a reagire, è un farmaco che si usa in chemioterapia. E’ un farmaco dal costo molto alto, dagli effetti non certi, per cui chiedi aiuto al tuo veterinario che saprà consigliarti sul suo utilizzo.
Video sulla FeLV
In questo video la dott.ssa Beatrice Martinelli ci spiega tutto sulla FeLV e ci racconta anche la sua esperienza.
Scrivi nei commenti se hai domande o dubbi riguardo alla FeLV, ti risponderò con piacere. vedi anche: FeLV e Il mio gatto Scheggia e la FeLV, una storia vera di convivenza con la FeLV
Ti trovi qui:
Buongiorno
ieri ho portato il mio gattone adottato un anno fa a fare una visita dal veterinario perché mangiava poco
Premetto che un anno fa quando lo presi lo portai perché aveva spesso scariche di diarrea e il veterinario mi prescrisse stomorgyl…lui a sprazzi continuó ad averle
Ieri ho fatto fare esami del sangue ed è risultata un insufficienza renale e il veterinario palpandogli la pancia ha voluto testarlo perché a suo dire non era bella
Purtroppo è risultato Felv positivo una doccia fredda
Io ho in casa altri gatti adulti e una di 4 mesi che hanno sempre convissuto con lui finora, bevendo nella stessa ciotola dell’acqua
Ora non so cosa fare se testare tutti e vaccinarli…ho letto pareri discordanti sul vaccino felv, dovrei tenere il gatto positivo isolato momentaneamente dagli altri, potrebbe provocare sarcomi..,ho letto anche che i i gatti sani che convivono da tempo con i gatti felv hanno il 10/15% di probabilità di contrarre la malattia, è vero tutto ciò?
Cosa mi può consigliare?
Grazie
Raffaella
Buongiorno Raffaella,
TI consiglio di testare gli altri gatti per capire se sono positivi o no al virus, e nel caso anche di fare il vaccino, che se non è del tutto protettivo la tua situazione è ad alto rischio. L’isolamento si, potrebbe essere necessario (ma questo lo saprai dopo aver testato gli altri gatti) e per quanto riguarda i rischi del vaccino ci possono essere, ma anche la FeLV potrebbe portare neoplasie, quindi nel dubbio meglio il vaccino che quantomeno è una pratica conosciuta e che può essere costantemente seguita dal veterinario, a differenza dell’evolversi della malattia.
Per quanto riguarda le possibilità di contrarre il virus per gli altri gatti non ho fonti da riportarti, però secondo me la probabilità è più alta rispetto a quella che dici… Comunque ti consiglio di prendere come riferimento il tuo veterinario curante che conosce meglio di chiunque la prevalenza di FeLV nella tua zona e ti saprà dare i migliori consigli. Fai sempre riferimento a lui quando si parla di malattie infettive, ti sconsiglio di chiedere online anche se a risponderti sono altri veterinari come me, perché i gatti devono essere testati e visitati da un veterinario che possa vederli davanti a sé.
salve,ho un gatto testato felv quando aveva 5 mesi e ritestato felv positivocon la pcr ad aprile 2017..ora ritestato a gennaio 2018 col test rapido è risultato negativo.il gattonora ha tre anni e mezzo…cosa pensare e cosa aspettarsi?
buongiorno sono 15gg che il gatto non mangia abbiamo fatto una visita ed e risultato positivo felv il gatto a 6 anni ed e sempre stato bene siamo preoccupati…consigli??
Il veterinario cosa ha consigliato?
Gennaro ciao. Anche noi abbiamo un gatto. Da 15 giorni non mangia e non beve. Lo abbiamo portato 2 giorni, Venerdì, dal veteranario e aveva febbre. I ha datto un antibatterico, sabato ha peggiorato tanto e Sabato notte già sta per morire. Non sappiamo il motivo. Non siamo riusciti a fare le analisi del sangue. Pensiamo che sia stato FeLV.
Salve, la mia gatta con esame del sangue effettuato dopo la sterilizzazione, è risultata “leggermente positiva” alla felv. Esame da ripetere tra un mese. La cosa peggiore è che ha con se due cucciole di due mesi e mezzo che ancora allatta. Gli altri 3 sono stati dati via a meno di due mesi. Vorrei capire con chiarezza che cosa ci aspetta soprattutto per quanto riguarda I piccoli. C’é la possibilità che possano debellare il virus? Grazie Dottoressa.
Buonasera, io ho sempre avuto gatti e non mi sono mai trovata nella condizione in cui sono adesso. Ad Agosto un gattone abbandonato ha deciso che dovevo essere io a salvarlo . L’ho fatto ovviamente , anche perchè si è dimostrato un gatto gentile e affettuoso. Ho già altre due gatte , una di 7 anni e l’altra di 12 . La più giovane vive in appartamento e non esce mai, mentre l’altra è una vera selvaggia ed esce di continuo . Per farla breve , ho fatto tutte le analisi al gatto nuovo ed è risultato positivo alla FELV . In effetti una doccia fredda …. Ovviamente l’ho sterilizzato e la dottoressa , molto scrupolosa, mi ha consigliato di vaccinare le gatte con il rischio del sarcoma. Al che io ho deciso di tenere il gatto , di non sterilizzare le gatte e uso l’accortezza di non farli mangiare dalla stessa ciotola. Una fatica e una pena perchè il gatto non capisce il perchè non possa mangiare insieme alle altre due . Però devo dire che è bellissimo, gioca tanto , mangia di gusto ed è ancora più affettuoso. L’unico problema è che ha l’intestino un pò … lento . Non so cosa fare (Florentero?) . Mangia bene , buone crocchette e buon cibo umido , ma non riesco a risolvere il problema. Tornare dalla dottoressa … non credo …. non me ne vogliano i veterinari che hanno tutto il mio rispetto e stima , ma a volte esagerano nelle diagnosi , suscitano ansie inutili e prosciugano il borsello. Credetemi , io adoro gli animali , li preferisco a molti esseri umani , ma credo che terrò il mio gatto insieme alle mie gatte cercando di proteggere tutti loro . Poi, quando Ralph si ammalerà (perchè adesso non è malato) correrò ai ripari. Adesso è felice e non voglio stressarlo con cure troppo frequenti e invasive. Se comunque qualcuno volesse darmi un consiglio per queste feci ….gliene sarei grata. : )))
buon giorno ,
sono Massimo di Biella e ho appena visto il vostro bellissimo video sulla felv…e vi ringrazio per questo supporto che fornite…siete meravigliosi..
Purtroppo anche io ho un micio che ha circa 4 anni e che ho scoperto malato di felv e fiv…
il veterinario ha fatto il test rapido e mi ha dato questa brutta notizia …tutti e due positivi..
Purtroppo il mio micio e’ un girovago e sta pochissimo in casa …mi sono accorto che stava poco bene dopo una bronchite curata con antibiotici e aerosol…
finita la cura respirava bene ed era tornato felice e vispo…ma dopo poco aveva nuovamente quel catarrino nel respiro ed eravamo nei mesi caldi..
ora cerco di tenerlo sotto controllo e di farlo uscire di meno , ma purtroppo non sta molto in casa ..vorrei aiutarlo a passare al meglio la parte restante della sua vita e vi chiedo consigli per magari dargli integratori ecc..
io lo amo piu’ della mia vita e purtroppo sono senza lavoro da ormai 4 anni e non posso utilizzare interferone omega che e’ molto caro..come posso aiutare il mio piccolo angelo…io ho 46 anni e amo tutti gli animali…sto’ malissimo quando li vedo soffrire ..Figuratevi che mentre vi scrivo sto’ piangendo a dirotto..potete aiutarmi , grazie .
Scusate ma queste cose le sappiamo già, sarebbe stato utile, oltre a consigliare interferone, che non tutti possono permettersi, e dalla dubbia efficacia, consigliare, qualcosa che serva per alzare le difese immunitarie del gatto, io sto dando alle mie 2 micine felv, herpless, coactive, olio di fegato di merluzzo, engystrol echinacea, ho ascoltato tra l’altro discorso lungo e noioso, dicevo ho ascoltato, perché speravo di avere un consiglio per poter dare loro, qualche altro integratore, invece, ti sei dilungata su quello che bene o male, e abbastanza ovvio, quindi inutile, perché se sai che il gatto è felv sei stata dalla veterinaria, che ti ha gia spiegato queste cose. La mia domanda è, puoi consigliare qualche altro, che possa servire ad alzare le difese immunitarie, magari qualche nuovo prodotto che hai sperimentato, e che è abbastanza efficace, perché il problema della felv sono le difese immunitarie, come ben sappiamo. Grazie
Ciao Maria, ti dico che la maggior parte delle persone che ha gatti non sa nemmeno che cos’è la Felv, la Fiv eccetera. Questa community si rivolge a persone esperte e meno esperte ed anche a chi non ha mai avuto un gatto e non sa nulla delle malattie che può contrarre. Io mi sono trovata molto bene con Herpless per aiutare le difese immunitarie, se frequenti il gruppo facebook di MicioGatto ci sono i veterinari che magari possono consigliarti anche altro. Un abbraccio.
il mio gattino di circa 5 mesi trovato per strada quando ne aveva circa 2, ha fatto il test per la felv a 3 mesi di vita risultato negativo.Per dei tremori ricorrenti abbiamo fatto accertamenti che non hanno diagnosticato il problema. ma da un’eco addome è stata diagnosticata una splenomegalia con aspetto a nido d’ape del parenchima che riferiscono essere un segno di felv.Conviene ripetere il test subito o aspettare un mese che il gatto cresca per essere più sicuri?La diagnosi precoce è utile in questi casi?Si potrebbe iniziare ad aiutare il gatto in qualche modo se risultasse positivo?
il mio gattino di circa 5 mesi trovato per strada quando ne aveva circa 2, ha fatto il test per la felv a 3 mesi di vita risultato negativo.Per dei tremori ricorrenti abbiamo fatto accertamenti che non hanno diagnosticato il problema. ma da un’eco addome è stata diagnosticata una splenomegalia con aspetto a nido d’ape del parenchima che riferiscono essere un segno di felv.Conviene ripetere il test subito o aspettare un mese che il gatto cresca per essere più sicuri?La diagnosi precoce è utile in questi casi?Si potrebbe iniziare ad aiutare il gatto in qualche modo se risultasse positivo?
salve,il mio gattino di circa 5 mesi trovato per strada quando ne aveva circa 2, ha fatto il test per la felv a 3 mesi di vita risultato negativo.Per dei tremori ricorrenti abbiamo fatto accertamenti che non hanno diagnosticato il problema. ma da un’eco addome è stata diagnosticata una splenomegalia con aspetto a nido d’ape del parenchima che riferiscono essere un segno di felv.Conviene ripetere il test subito o aspettare un mese che il gatto cresca per essere più sicuri?La diagnosi precoce è utile in questi casi?Si potrebbe iniziare ad aiutare il gatto in qualche modo se risultasse positivo?
Buon giorno. Il nostro gatto ha 6 ani. E stato sempre magrino. Da 15 giorni non mangia e debole. Dopo 10 giorni lo abbiamo portato dal veterinario. Aveva febbre 40.3. I ha fatto un antibatterico. Secondo giorno le febbre scese a 39.2. Fatto secondo antibatterico, verso la sera la febbre scese a 36.5. Adesso sta per morire. Praticamente in 40 ore. Lo abbiamo portato tardi? Può essere che era malato di FeLV e la malattia è stat agresiva solo adesso nelle ultime 2 settimane? Non abbiamo fatto in tempo di fare analisi del sangue
Io adotto gatti felv da sempre e vorrei fare delle precisazioni:
1) pare che il gatto felv abbia sempre dei sintomi terribili che per la maggior parte non presentano affatto: debolezza, febbre, addirittura difficoltà respiratorie? Sono sintomi che vengono al gatto in fase terminale. Il gatto felv classico ha più facilità di dissenterie, raffreddori e ulcerette in bocca ma se curate possono benissimo regredire.
2) Non nominate nemmeno il cortisone, che è il medicinale numero 1 per i felv e che li aiuta a tenere sotto controllo la maggior parte dei sintomi e a stare bene, e nella maggior parte dei casi non è neanche costoso. L’interferone viene proposto solo in gatti molto giovani e comunque funziona raramente, purtroppo.
3) una volta contratta la malattia possono vivere massimo 5-6 anni… perchè? Io ho una gatta felv di 15 anni e ho visto diversi gatti felv arrivare anche a 8-10 anni. Dipende molto dal decorso, certo se la prendono da cuccioli è più mortale, ma non è una regola per fortuna.
4) occhio quando dite di far testare il gattino: la felv si vede realmente non prima dei 6-7 mesi, se si fa testare un cucciolo si hanno risultati falsati.
Scusate le specifiche ma sono già gatti trattati come appestati, un’informazione positiva può essere molto utile! :)
Alice è stato un sollievo leggere le tue parole. Oggi abbiamo portato la nostra micia di 2 anni in clinica veterinaria perchè è diventata apatica, mangia poco (è sempre stata una mangiona), e quando la veterinaria è venuta a visitarla ha riscontrato una massa nella pancia. Gli esami del sangue hanno dato purtroppo esito di positività alla felv e insufficienza renale. Quando l’abbiamo adottata, che aveva già 8 mesi, era risultata negativa… Quest’anno ad aprile abbiamo adottato una cucciola di cane che la gatta non ha accettato e io temo che lo stress le abbia scatenato la malattia. Ormai la cucciola c’è ma cercheremo di tenerle separate per non peggiorare le cose. Cosa mi consigli? Ti posso scrivere in privato? Mi mandi la tua mail? Grazie
Buongiorno, purtroppo ho scoperto da una settimana che la mia gatta di 8 anni è felp positiva. Esattamente come da lei descritto ha una grave anemia anche se nel complesso sta ancora discretamente bene. Il veterinario mi ha proposto i tre figli con l’interferone però mi sembra di aver compreso che al di là dell’impossibilità della guarigione, questa terapia influenzi poco l’aspettativa di vita del gatto. È così? Non è facile decidere sul da farsi, anche perché al di là del costo c’è un discorso di stress, di qualità di vita dell’animale… Non vorrei cioè farle partire due mesi di terapia, con il rischio di malessere e effetti collaterali, e poi vederla morire con gli stessi tempi. Grazie per la sua risposta. Maria
Salve, mi dispiace dirlo ma io non mi trovo minimamente d’accordo con quanto affermato dalla dottoressa nel video.
Il test Elisa per Fiv/Felv non ha alcuna attendibilità e parlo per esperienza purtroppo.
Ad agosto ho preso con me un gattino randagio di 4/5 mesi, dietro consiglio del veterinario aveva eseguito il test Elisa risultando negativo sia a Fiv che a Felv. Ha ripetuto il test più volte a distanza di un paio di mesi, sempre negativo.
Subito dopo la sterilizzazione ho notato che il suo pelo liscio e lucente era totalmente cambiato, diventando invece infeltrito, opaco e aperto come se avesse subito elettricità statica.
Due mesi dopo la sterilizzazione ha iniziato a stare male, leucociti alle stelle e di li a poco ha iniziato ad essere anemico. È stato ripetuto test ELISA per la Felv e risultava ancora negativo.
Solo dopo 1 mese e mezzo di sofferenze del gatto e anemia sempre più preoccupante, mi sono rivolta a un altro veterinario il quale ha proceduto con un’ecografia addominale che mostrava linfonodi ingrossati e reattività della milza. Solo facendo il test PCR per la ricerca del provirus della Felv è emersa la positività del mio gatto.
Purtroppo, nonostante le cure di interferone, è morto di lì a poco per una crisi emolitica.
Tutto questo per dire che il test antigenico ELISA non è minimante attendibile in caso di negatività, il mio gatto ne fece molteplici a distanza anche di mesi, tutti negativi. Solo con la PCR si può avere certezza della negatività. Non capisco perché i veterinari non lo dicano chiaramente, così da consentire alle persone di poter procedere o meno e il prima possibile con il test PCR su sangue intero per avere delle reali certezze.
Buongiorno Dott.ssa Martinelli
Vorrei un informazione soltanto per stare tranquilla.
I miei suoceri hanno una gatta fiv- felv positiva, volevo sapere se possono essere veicolo di contagio ( felv) tramite scarpe o vestiti portando la saliva o il muco della loro gatta a casa mia considerando che la loro gatta starnutisce parecchio.
La ringrazio in anticipo per l’informazione.