Laser per gatti: gioco o dannoso?
Un gioco che spesso si utilizza in casa è il puntatore laser per gatti. Molti gatti ne vanno letteralmente matti. Ma ci sono opinioni contrastanti sul suo utilizzo. Giusto o sbagliato?
Vedere un gatto giocare è davvero divertente: fa salti, rotolamenti, versetti strani, si ingegna a scacciare la noia con qualsiasi cosa che riesca a trovare a portata di “zampa”.
Questo perché il gioco è un’attività molto importante: etologicamente parlando, è un vero e proprio indicatore dello stato di benessere e ci aiuta a distinguere se un gatto è sereno oppure se è un gatto stressato e/o depresso o addirittura malato.
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Il laser per gatti, si o no?
Per interagire attivamente in modo corretto con un gatto, anziché usare le mani e i piedi che verranno certamente attaccati con graffi e morsi, possiamo utilizzare degli oggetti quali, ad esempio, lo stuzzicamicio (bastoncino di metallo con legati ad una estremità codine pelose o piumette colorate).
Questo oggetto agitato a terra o in aria, a mo’ di bacchetta magica, stimola il gatto a saltellare e seguire le codine o piumette facendo “sfogare” il suo naturale istinto predatorio.
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Stessa sua identica funzione ha il puntatore laser per gatti. La luce del laser per gatti è generalmente rossa, e muovendo il laser con più o meno velocità, a destra e a sinistra, in alto e in basso e viceversa, si stimola il gatto a seguire, rincorrere e a tentare di “catturare” la luce proiettata ora su un muro ora a terra e così via.
Ci sono gatti che sono in grado di fare salti acrobatici pur di toccare la luce del laser. Il laser per gatti è un forte stimolo che può essere utile a gatti particolarmente pigri e non molto giocherelloni. Quindi, chi ha gatti molto timidi ed introversi, può invitare il proprio gatto al gioco laser per gatti.
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Esistono anche dei puntatori laser per gatti automatici, che possiamo accendere e mettere a disposizione del gatto in modo che giochi da solo, ma in questo caso non abbiamo neppure più una interazione con il nostro gatto, un momento di gioco che stabilisca un contatto con lui.
I giochi laser per gatti non vanno fatti per molto tempo al giorno ma, è consigliabile, solo per pochi minuti perché il gatto può stancarsi e, se reiterato troppo nel tempo, può portare il gatto a frustrarsi ovvero stressarsi per non riuscire a prendere realmente la luce del laser come potrebbe fare, invece, con un topino e/o pallina prendendoli direttamente in bocca e portarli nella “tana” (simulazione di caccia).
Per capire se il nostro gatto si sta frustrando giocando con il laser per gatti, basta leggere correttamente il suo linguaggio. Difatti, se manifesterà i cosiddetti “segnali calmanti”, quali scuotersi, sbadigliare, grattarsi (ma ce ne sono molti altri!) è bene interrompere il gioco e farlo calmare.
Quindi, non divertiamoci ulteriormente, prendendoci scherno di lui come con gli scherzi con il cetriolo: il nostro gatto è un essere vivente in grado di provare emozioni, belle e brutte che siano, e noi dobbiamo rispettarlo! Il puntatore laser per gatti può essere utilizzato anche come “aiuto” nei giochi di fiuto.
Se nascondiamo del cibo, ad esempio due/tre crocchette in più angoli della casa, e il nostro gatto ha difficoltà a trovare il punto preciso, possiamo puntare la luce del laser per gatti per facilitarlo.
Importantissimo: non puntare mai la luce del laser per gatti sugli occhi di nessun individuo, umano o animale. Il buonsenso sempre e comunque, in modo che il laser per gatti non diventi pericoloso. Buon divertimento!
Il gatto che gioca: modalità e scopo
Il gioco nel gatto può essere definito come “l’insieme delle attività motorie praticate sin dalla nascita non finalizzate e nelle quali i modelli motori sono presi da altre attività quali la predazione per essere utilizzati in forma modificata”. Questa è una grande “palestra comportamentale” e come tale è un’attività che necessita un grande consumo di energie, per questo motivo, se il gatto non sta bene, smette di giocare.
Esistono tre tipi di gioco legati alla fascia di età del gatto oltre alla personalità: il gioco locomotorio, quello con oggetti e quello sociale.
Il gioco locomotorio nel gatto è “un’attività ludica che l’individuo effettua nel suo ambiente senza che sia diretto verso altri individui o che siano presenti oggetti” e comprende attività quali la corsa, il salto, il rotolamento e l’arrampicata; Leggi anche: Salti, rotolamenti, come fa palestra il gatto
il gioco con oggetti (o strumentale) è, invece, “un’attività ludica con cui l’individuo utilizza strumenti/cose”;
il gioco sociale, infine, è rivolto verso altri conspecifici e/o altri esseri viventi compreso l’essere umano, generalmente il proprietario.
Nel gatto, il gioco sociale diventa meno importante una volta diventato adulto, previlegiando il gioco con oggetti: ecco perché è opportuno curare l’ambiente in cui vive il nostro gatto attraverso l’arricchimento ambientale(“il miglioramento dell’ambiente in cattività, tale da far aumentare il repertorio comportamentale e diminuire le stereotipie alloscopo di aumentare il benessere dell’animale”). Questo è un modo per rafforzare il legame tra noi e il nostro gatto, predisponendolo positivamente all’interazione interspecifica.
Bastano semplici cose per arricchire l’ambiente: sacchetti di carta, scatoloni e scatole; palline, nastrini, sonagli; mensole su varie altezze; cibo nascosto dietro vasi e/o dentro ciotoline; e molto di altro.
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