Gatto anallergico: la verità sul gatto ipoallergenico

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gatto anallergico ipoallergenico

Esiste veramente un gatto anallergico o un gatto ipoallergenico oppure chi soffre di allergia al pelo del gatto deve rassegnarsi a vivere senza felini accanto? In realtà si può convivere con un gatto anche se si è allergici, dato che esistono veramente razze di gatti anallergici, che ci permettono di goderci appieno la loro compagnia senza soffrire per l’allergia al pelo che purtroppo abbiamo.

L’allergia al pelo del gatto in realtà è causata da un allergene che si chiama FEL D1, presente nella saliva dei gatti, prodotto dalle ghiandole sebacee e molto persistente negli ambienti di casa. Quindi non è corretto dire “sono allergico al gatto”, ma chi sviluppa l’allergia è sensibile a queste particelle, principalmente FEL D1, ma esistono anche Fel D2, 3, 4 e 5.

Il problema è che il gatto leccandosi il pelo deposita questi allergeni su tutto il proprio corpo, e poi si spargono in giro per casa. Abbiamo parlato approfonditamente dell’allergia al pelo del gatto in questo articolo, mentre qui vediamo se è possibile convivere con un gatto anallergico e quali razze potrebbero fare al caso nostro.

La convivenza potrebbe essere possibile, in caso di allergia moderata, anche con una minuziosa pulizia dell’ambiente, che consenta uno “spargimento” minimo di allergeni in giro per casa, quindi con una toelettatura minuziosa del gatto (magari fatta da altri), aspirando costantemente i peli sparsi in giro. Oppure convivendo con un gatto ipoallergenico, ecco quale.

Gatto anallergico o ipoallergenico?

Ma che cosa significa gatto anallergico e perché si dice anche gatto ipoallergenico? Qual è la differenza?
La definizione di “anallergico” è letteralmente “che non provoca allergia”, mentre “ipoallergenico” si riferisce di solito più a prodotti cosmetici o alimentari, e significa “che riduce al minimo le possibilità di allergia”.

Per quanto riguarda i gatti, ho sentito usare le due parole indifferentemente, per riferirsi a gatti anallergici e a gatti ipoallergenici, ma che cosa significa avere un gatto che non dà allergia, ed esiste veramente?

Quale può essere un gatto anallergico

Un gatto anallergico è un gatto che non ci causa allergia, e visto che abbiamo capito che l’allergia non è in realtà al pelo del gatto, ma alle particelle FEL D1, dobbiamo trovare una tipologia di gatto che ne produca poche o nessuna. Fortunatamente i gatti anallergici esistono, ma dobbiamo cercarli tra le razze feline, la cui genetica è controllata dalla riproduzione in allevamento, sarà difficile infatti capire se un gatti di strada produca o meno l’allergene FEL D1, mentre sappiamo per certo che alcune razze di gatti non danno allergia.

Certo ogni gatto è diverso, ed anche se alcune razze di gatti producono meno allergene FEL, la quantità prodotta dipende dal singolo soggetto, per cui può succedere che a contatto un gatto di una razza non abbiamo sintomi di allergia, mentre a contatto con un gatto della stessa razza, abbiamo reazioni allergiche.

E’ noto anche che l’allergene FEL D1 viene prodotto maggiormente in gatti e gatte intere, si è visto infatti che c’è una correlazione con gli ormoni, quindi la produzione dell’allergene è minore nei gatti e gatte sterilizzati. Inoltre la proteina viene prodotta in minor quantità dalle gatte femmine.

In linea di massima, se dobbiamo scegliere un gatto anallergico, è bene selezionarne uno di una razza che non dà allergia, ma stare a contatto con esso, magari in allevamento, e vedere come reagiamo. Ho conosciuto comunque allevatori di gatti anallergici, che allevano razze di gatti definite anallergiche, che non avevano alcuna reazione anche se in allevamento possiedono decine di gatti. Quindi le testimonianze di assenza di allergia a contatto con questi gatti ci sono.

Rendere un gatto ipoallergenico

Sarebbe molto bello che tutto fosse così semplice: rendere un gatto ipoallergenico tramite l’alimentazione, o un vaccino, o un farmaco, o la ricerca genetica. Ci sono diversi studi a riguardo, uno dei quali riguarda la genetica.

E’ notizia del 2022 infatti che un team di scienziati di InBio, società di biotecnologie della Virginia, guidato da Nicole Brackett, abbia analizzato il gene che causa la produzione di Fel d1 in 50 gatti, inibendone la produzione, stabilendo che questa sostanza non è essenziale per la vita del gatto. E’ stata usata la tecnologia CRISPR.

Un lavoro che apre la strada ad ulteriori approfondimenti.

Esiste anche una ricerca da parte di Purina, noto brand di produzione di crocchette per gatti, che ha condotto alla creazione di una linea di prodotti con cui alimentare il gatto in modo da inibire la produzione della proteina FEL d1. A partire dalla terza settimana di alimentazione esclusiva quotidiana e per almeno 10 settimane si è riscontrato un ridotto livello di Fel d1 (20% in meno) nel 97% dei gatti. Approfondisci qui. Potrebbe valer la pena provare, anche se non è molto.

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Un altro prodotto che si può utilizzare sui gatti è Allerpet, da passare sul pelo del gatto per abbassare il contenuto di allergene che potrebbe spargere in giro.

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Gatti anallergici: le razze

Come già detto, se vogliamo essere un po’ più tranquilli dobbiamo per forza scegliere un gatto di razza, se vogliamo essere abbastanza certi di non avere reazioni allergiche alla sua compagnia, perché sono geneticamente controllati.

Esistono delle razze di gatti definiti ipoallergenici perché hanno una produzione di allergeni FEL D1 molto molto ridotta, permettendoci di stare a contatto con loro senza sviluppare allergia. Le razza più famose per essere anallergiche sono:

  • il gatto Siberiano
  • il gatto Norvegese delle foreste
  • il gatto Bengala

In passato è stato fatto anche un tentativo di creare “artificialmente” un gatto ipoallergenico, con il gatto Ashera. Creato nel 2006 dalla Lifestyle Pets di Los Angeles, da un incrocio tra Servalo, leopardo asiatico e gatto domestico. Il risultato era un felino di grandi dimensioni molto simile al Savannah, molto contestato e venduto a prezzi esorbitanti. Il commercio cessò in mezzo a un sacco di polemiche. Leggi qui la storia del gatto Ashera.

Non è detto comunque che con questi gatti siate al riparo da reazioni allergiche. Molti allevatori consentono di fare “una prova” presso l’allevamento, che sicuramente è pieno di allergeni, con un contatto diretto con il cucciolo che vorremmo adottare. E’ consigliato avere con sé antistaminici e i propri prodotti di emergenza, perché non è detto che non ci sia reazione allergica. Prova a chiedere all’allevatore se puoi fare questo “esperimento”.

Il gatto Siberiano, anallergico per eccellenza

Il gatto Siberiano è la razza felina più famosa per essere anallergica. In realtà non è un gatto anallergico, ma ipoallergenico, cioè ha meno possibilità di causarti allergia. Nessun gatto non produce allergeni FEL D1, bisogna trovare quello che ne produce il meno possibile.

Il gatto Siberiano, oltre ad essere un gatto stupendo e a pelo lungo (la lunghezza del pelo non ha assolutamente nulla a che fare con la possibilità o meno di sviluppare allergia), è un gatto che si affezione molto ai suoi umani, quasi ad essere considerato un “gatto cane”.

gatto siberiano anallergico
Gatto Siberiano anallergico – foto Flavio Facibeni

Come abbiamo visto, la sterilizzazione contribuisce alla riduzione della produzione di allergene FEL F1, per cui un gatto siberiano sterilizzato, meglio ancora se femmina, ha ancora meno possibilità di causarvi reazioni allergiche. Il gatto Siberiano è considerato ipoallergenico per eccellenza, il più conosciuto ad avere questa caratteristica.
Leggi anche: Gatto Siberiano, carattere, caratteristiche e prezzo.

Il gatto Siberiano va acquistato necessariamente in un allevamento qualificato, accompagnato da Pedigree ed ovviamente ha un prezzo, che in genere varia da 800-1000€, dipende molto dalle caratteristiche del gatto. Acquistare un gatto anallergico non ha un prezzo diverso dall’acquistare un qualsiasi gatto di razza con Pedigree.

Gatto Norvegese anallergico

Come per il gatto Siberiano, anche nel caso del Norvegese delle foreste, la produzione di allergene FEL D1 è molto ridotta, tanto da definire il gatto Norvegese “anallergico”. Anche in questo caso la definizione corretta è di gatto ipoallergenico, in quanto c’è comunque la possibilità di sviluppare allergia, quindi è necessario visitare prima l’allevamento di gatti Norvegesi e vedere come si reagisce.

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Gatto Norvegese delle Foreste ipoallergenico – foto di Matteo Gelatti

Il Norvegese delle foreste è uno stupendo gatto a pelo lungo, molto affettuoso e fedele. Le sue dimensioni sono medio-grandi, ma si adatta benissimo alla vita di appartamento, basta che non lo lasciamo solo per lunghi periodi perché ne soffrirebbe.
Leggi anche: Gatto Norvegese delle foreste, tutte le informazioni

Il gatto Bengala è ipoallergenico?

Il gatto Bengala è uno stupendo micio dal mantello maculato, dal pelo corto, molto vivace e giocherellone. Il Bengala è ipoallergenico perché anche lui produce poco allergene FEL D1 nella sua saliva e cute, per cui è adatto ad essere adottato da soggetti allergici.

Anche in questo caso il consiglio è di visitare un allevamento di gatti Bengala e stare a contatto prolungato con loro, per vedere come reagisce la nostra allergia. E’ noto che il gatto Bengala sia adatto a chi è allergico, ma ogni caso è diverso, quindi sempre meglio fare la prova.

gatto Bengala ipoallergenico
Gatto Bengala ipoallergenico – foto di Francesco Spadafora

Tra i gatti per allergici, il Bengala è forse quello più vivace, perché ha necessità di giocare molto, di saltare e di arrampicarsi, per cui ha bisogno di molte attenzioni e gioco da parte nostra
Per saperne di più sul gatto Bengala: Gatto Bengala, carattere, prezzo e allevamenti

Gatti per allergici: il Balinese

Il gatto Balinese è un incrocio tra il gatto Siamese e gatti a pelo lungo. E’ un bellissimo gatto dall’aspetto orientale, sinuoso ed elegante. Si dice produca poco allergene FEL D1 per cui è un gatto che non dà allergia, o per lo meno siamo meno a rischio.

Gatto Balinese ipoallergenico
Il gatto Balinese

Se amate l’aspetto del Siamese ed il pelo pungo e volete un gatto antiallergico, il Balinese potrebbe fare per voi.
Leggi anche: Gatto Balinese, tutte le informazioni

Gatti ipoallergenici: il Blu di Russia

Se amate i gatti minuti e dal pelo scuro, il Blu di Russia potrebbe fare per voi. Anche lui si dice produca poco allergene FEL F1, per cui il Blu di Russia è un gatto per allergici. E’ un meraviglioso micio molto affettuoso dal tipico manto soffice dalla colorazione lucente dal colore blu grigio tendente all’argento.

Blu di russia anallergico
Blu di Russia

Un gatto senza pelo è anallergico?

Il paradosso più evidente quando parliamo di gatti anallergici è il fatto che lo Sphynx, il gatto nudo per eccellenza, non sia affatto un gatto anallergico, anche se è senza pelo. Come abbiamo capito, la reazione allergica compare a contatto con l’allergene FEL D1, prodotto da sebo e saliva dei gatti, quindi indipendentemente dal fatto che il gatto sia a pelo lungo, corto o senza pelo del tutto.
Scopri il gatto Sphynx

Spesso trovo su internet citati tra i gatti anallergici anche i Siamesi, i Giavanesi, gli Orientali, perché a pelo corto e perché perdono pochissimo pelo. In realtà non è attestato e conosciuto il fatto che siano gatti ipoallergenici. Il fatto che dipenda sempre dal singolo esemplare inoltre attesta che alcune persone sviluppano allergia a contatto con i Siamesi, Giavanesi ed orientali ed altro no.

Lo stesso discorso vale per i gatti Devon Rex e Cornish Rex, a volte menzionati tra i gatti ipoallergenici perché perdono pochissimo pelo.

Gatto anallergico: il prezzo

Il prezzo di un gatto ipoallergenico o anallergico non differisce dal prezzo di un normale gatto di razza e dovete concordarlo con l’allevatore della specifica razza.

Le cure per la crescita di un gatto rispetto ad un altro, che possono cambiare da razza a razza o dalla carriera espositiva di un gatto rispetto ad un altro, non cambiano nel caso di razze di gatti ipoallergenici, per cui il costo di un gatto ipoallergenico non cambia rispetto ad un gatto di razza che non ha questa definizione. Ricordo che i gatti di razza vanno sempre accompagnati dal pedigree, documento che attesta anche la salute del gatto e la serietà dell’allevatore.

Puoi anche provare ad adottare un gatto da un gattile o un gatto abbandonato, non è detto che ti causi allergia! Come già detto, la cosa cambia da soggetto a soggetto e da gatto a gatto. Se ci sono meno probabilità che tu sviluppi allergia con un gatto ipoallergenico come il Siberiano o il Norvegese o il Bengala, potrebbe benissimo accadere che tu abbia la fortuna di incontrare un gatto non di razza che non ti causi allergia. La cosa complicata è fare la prova, perché l’allergia al gatto può anche svilupparsi dopo diverse ore dal contatto con l’allergene.

Domande frequenti su gatti anallergici e ipoallergenici

Che differenza c’è tra ipoallergenico e anallergico?

Anallergico significa che non causa in nessun modo allergia, mentre ipoallergenico significa contenente insignificanti parti di allergene.

Esiste un gatto anallergico?

Non esiste un gatto che non produca alcun allergene, ma ad esempio il gatto Siberiano produce una quantità inferiore di Fel-d1 tanto da essere definito ipoallergenico

Quanto costa un gatto ipoallergenico?

Dipende dalla razza, se ti riferisci al gatto Siberiano può costare tra i 700 e 1000€. I gatti ipoallergenici non hanno una maggiorazione di prezzo.

Perché di solito sono allergico ai gatti ma con il mio randagio no?

La produzione di allergeni varia di gatto in gatto. Può essere che anche con un gatto randagio non si abbiano sintomi allergici

I gatti senza peli sono anallergici?

No, perché gli allergeni sono contenuti nella saliva e nelle ghiandole sebacee dei gatti.

Il gatto anallergico è creato artificialmente?

C’è stato un tentativo in proposito con il gatto Ashera, venduto a prezzi esorbitanti, ma la cosa cessò con molte polemiche.

E’ possibile rendere anallergico un gatto?

Non totalmente. ci sono studi genetici a riguardo. Esistono delle crocchette che promettono un controllo degli allergeni prodotti dal gatto. Leggi nell’articolo.

Conclusioni

Per concludere, il gatto anallergico esiste, o meglio, esiste il gatto ipoallergenico, cioè che ha minor probabilità di causare reazioni allergiche nei soggetti predisposti. Il consiglio è di contattare degli allevatori qualificati di razze di gatti anallergici e visitarli di persona, per capire come reagiamo.

Fammi sapere nei commenti se sei allergico e hai adottato uno di questi gatti e come te la cavi, augurandoti una serena convivenza con il tuo micio!

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